Non C'è Solo Aria Tra Noi Due

Cap XXIV: Sam

<<cazzo... CAZZO! Fate in modo che non perda la concentrazione, fatelo contare o anche solo fargli domande basilari... tipo il suo colore preferito o anche l'animale. >>

Il rosso camminò verso la porta.

<<Okay. Hey? Mi senti? Qual'è il tuo colore preferito?>>

Non gli rispose.

<<AZIRAPHALE! VIENI SUBITO!>>

<<CROWLEY, È SVENUTO!>>

<<MERDA... MERDA... HEY... RIESCI A SENTIRMI...? TI PREGO RISPONDIMI!!>>

***

Mezz'ora prima

L'albergo era vicino al ristorante, così Sam decise di andare a farsi un giro per i fatti suoi nonostante gli fosse stato detto più volte di non camminare mai da solo.

<<Hey... S-Sam? sei Sam giusto?>>

Il ragazzo si girò di scatto spaventato

<<Uhm. Sì, sì... sono io.>>

<<Come mai cammini qui da solo?>>

<<Oh per... pensare, sì. Aiuta a svuotare la mente.>>

<<Figo. Anche io lo faccio spesso.>>

Lei si chiamava Charlie, piaceva a Sam da quasi metà anno, solo che la sua introversia non lo aveva mai portato ad aprirsi con lei, nonostante si conoscessero da ben due anni. Non erano grandi amici, ma era certo che si rispettavano a vicenda, avevano infatti avuto solamente una conversazione solida, il resto delle volte si salutavano e basta.

<<Posso... fare un giro con te?>>

Domandò lei con il suo solito tono allegro.

<<Certo.>>

Charlie aveva i capelli biondo scuro, d'estate indossava praticamente solo jeans corti e magliette over size di colori scuri e sbiaditi, partendo dal verde oliva e arrivando al viola di seta, una cosa che la rendeva iconica erano le sue converse spesso abbinate o con il colore della maglietta o a quello dei jeans, altrimenti andava di nero classico, e le sue collane fatte di perline colorate.

<<Sai... mi chiedo sempre come mai sei sempre solo.>>

<<Mi piace.>>

<<Hm. Capisco.>>

Charlie si fermò e indicò verso la sponda del fiume, appena sopra rimbombavano tuoni e si vedevano fulmini in lontananza carichi e impazienti di lasciar cadere a terra tutta l'acqua accumulata per giorni.

<<Guarda!>>

Esclamò lei, afferrando il polso del ragazzo e cominciando a correre.

<<AHI!>>

<<Merda scusa... ti ho fatto male?>>

<<N-no... tranquilla.>>

<<No davvero, scusa. Che hai fatto?>>

<<Nulla... sul serio...>>

<<Posso vedere?>>

<<No, non c'è nulla.>>

<<Sam... dai! Fa vedere!>>

<<N-No!>>

Continuava ad insistere, Sam ad indietreggiare spaventato, quando arrivò un punto in cui lei afferrò la manica e gliela alzò di colpo