Cap VII: Concerto

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La serata.

Azraphel era seduto su un tavolo da cinque rotondo, le cose degli altri erano infatti posizionate su ogni sedia e lui stava sorseggiando dello champagne. Proprio cinque minuti prima che la band salisse sul palco e iniziò a suonare arrivarono quattro uomini sui trenta-quarant'anni, occuparono il tavolo appena di fronte che avevano infatti riservato.

Uno aveva i capelli medi lisci e biondi, uno i capelli quasi afro e castano chiaro, uno li teneva corti e aveva un baffo iconico, entrambi neri e l'ultimo anche aveva i capelli neri, però parecchio lunghi e ricci. Sta di fatto che quest'ultimi si sedettero e ordinarono da bere, senza che Azraphel si rendesse conto chi fossero. Quando arrivò da bere al gruppo di fianco al biondo uscirono tutti e quattro i membri della band.

Chitarrista e bassista afferarono i loro strumenti, Crowley uscì vestito diverso da quando aveva fatto il soundcheck, oltre alla maglietta senza maniche aveva indosso un gilet jeans un po' rovinato alle maniche, oltre ovviamente ai soliti jeans neri attillati che metteva e alle bende su tutto l'avambraccio e su una buona parte del palmo della mano.

<<JAY SEI UN FIGO!>>

Urlò quello con i capelli corti del tavolo accanto, come se lo conoscesse da più tempo. Crowley rispose a quest'ultimo con un bacio e cominciò poi a suonare insieme agli altri componenti appena dopo aver fatto quattro colpi in aria con la bacchetta. Dopo una decina di secondi uscì il frontman, cominciando a cantare le prime strofe della canzone. Azraphel sentì dentro qualcosa mai provato prima, una rabbia incredibile provata per quel che l'uomo al tavolo accanto aveva urlato al SUO fidanzato.

"Sono... geloso? Caspita non mi era mai capitata una cosa simile. STA CONTINUANDO A GUARDARLO? SMETTILA! Dovrei andare da lui e dirglielo? No, sembrerei pazzo..."

Ed ecco di nuovo quel bellissimo momento, quel bellissimo assolo, quelle bellissime spalle...
Azraphel si stava perdendo un'altra volta sulla bellezza di Crowley dato che quest'ultimo in quel momento stava mettendo di nuovo un sacco di forza nel colpire il rullante ed i piatti e questo rendeva il biondo ancora più fiero.
"Quello è il mio ragazzo" continuava a pensare, senza rendersi conto quanto fortunato lui fosse ad averlo. Si lasciò sfuggire una sbirciatina all'uomo del tavolo accanto, che ancora lo stava continuando a guardare come se lo desiderasse, questo lo faceva mentre applaudiva. Si girò e noto che il biondo lo stava fissando, così gli sorrise come se niente fosse accaduto e continuò a guardare incantato il rosso.

"O mio... MA LA SMETTE?! CHI SEI TU PER GUARDARE IL MIO RAGAZZO COSÌ?!"

L'espressione del biondo divenne subito arrabbiata, l'uomo dai capelli corti girò ancora lo sguardo e non potè non notare il modo in cui Azraphel lo stesse guardando. Comunicò così a gesti: "tutto okay? (Inclina la testa verso un lato e mostra un'espressione confusa, mentre con una mano fa un pollice in su)"
Al che il biondo rispose a sua volta a gesti: "Lui è il MIO ragazzo! (Indica con un dito Crowley, poi indica sè stesso e unisce le due mani con le punte delle dita, mimando loro due che si baciano)" per finire, incrociò le mani sempre fissandolo con un'epressione offesa.
L'uomo dai capelli corti rimase con la bocca spalancata come gli occhi, finché l'amico accanto non lo interruppe.

<<Hey Fred, guarda quanto è bravo questo...>>

Disse quello con i capelli corti e biondi. Azraphel udì quello che si dissero e udì anche il soprannome che il biondo aveva dato allo scuro.

"Fred? Ma lui è... FREDDIE?! FREDDIE MERCURY?! FREDDIE MERCURY CHE SI STAVA ARRAPANDO PER IL MIO RAGAZZO?! DIO... non penso di reggere più..."

Non C'è Solo Aria Tra Noi DueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora