Corse nel bagno e si chiuse a chiave dentro di esso, piegò le gambe e ci nascose la testa all'interno, avvlgendo attorno a tutto questo le braccia e singhiozzando. Smise di piangere e quello che aveva vissuto poco prima si trasformò in qualcosa che gli sarebbe rimasto impresso nella mente per sempre, cominciò ad ansimare e panicare, ad ogni respiro che faceva sembrava che gli si stessero strizzando i polmoni dall'interno come si schiaccia un cartone del latte, non riusciva a respirare e l'aria non era abbastanza per riempire l'organo. L'insegnante per fortuna si preoccupò nel vederlo assente per tutta l'ora rimanente, così lo andò a cercare e lo trovò lì, sfinito dal respirare affannosamente da ormai cinquanta minuti buoni.
Presente
"Non posso essermi innamorato, non mi accetterà mai. Cosa dirà quando scoprirà tutto su di me? Che sono strano, psicopatico, che ho bisogno dell'aiuto psicologico..."
Si era stufato di pensare a quello che avrebbe potuto scoprire la persona che amava e si addormentò, sul divano, tra le lacrime ed i pensieri che lo stavano sopraffando.Azraphel era straiato sul suo divano, di tartan ovviamente, vicino al caminetto, mentre leggeva orgoglio e pregiudizio, era probabilmente la centesima volta che lo stava leggendo sì, ma non si stufava mai. Quella volta però era diverso, era la prima volta che lo stava leggendo da innamorato. Era quasi difficile concentrarsi sul libro perché i pensieri su lui e su Crowley sembravano quasi più importanti. Chiuse così il libro, lo appoggiò sulle cosce e abbandonò le braccia facendole cadere dal mobile, inclinò la testa indietro, chiuse gli occhi è pensò, anzi sognò, quanto sarebbe stata bella la sua vita di fianco a quell'uomo.
Il giorno seguente
La sveglia del biondo suonò brusca, lui piombò fuori dal letto con una felicità mai avuta prima e si preparò per andare a lavoro. Per il rosso il risveglio era stato molto complicato, aveva passato la notte sveglio nel letto, le tende di camera sua aperte e la luce soffusa del comodino accesa. Quando aprì gli occhi li sentiva bruciare, come se fossero secchi. Con fatica si alzò dal letto, sedendosi sul lato e realizzando tutto quello che gli era accaduto poche ore prima. Uscendo di casa poteva sentire il vento tiepido classico dell'inverno che stava arrivando, gli piacevano le mezze stagioni, le amava. Salì in macchina e mise nell'auto il CD "Queen II". Arrivò a scuola parcheggiando l'automobile facendo ovviamente una bella entrata sgasando, "prima o poi mi diranno qualcosa", si giustificava ignorando il casino che quel motore provocava.
<<Buongiorno...>>
Disse lui ad ogni allievo che entrava sempre con tono svogliato, ma era il suo e non voleva cambiarlo per dei ragazzini. La lezione iniziò e Crowley stava spiegando la sua materia in una maniera diversa, come se ci mettesse una quantità diversa di passione, questa cosa gli studenti la notarono e per questo motivo, cominciarono a tartassarlo di domande. Improvvisamente ed inaspettatamente, l'allievo che la prima lezione aveva detto a Crowley di essere un suo fan, che era un ragazzo molto silenzioso, fece la sua prima domanda, se la si può chiamare così, inerente la materia.
<<Scusi... ho letto una rivista che diceva che attorno a noi, non c'è solo ossigieno, ma anche altro>>
<<S-sì? Ovvero?>>
<<Amore?>>
La classe scoppiò a ridere e al ragazzino si spensero tutti i riflettori, al professore tornò in mente un terribile ricordo.
Orri-eating disorder treatment clinic of London, 1970.
Lui era seduto lì, sul letto bianco, come tutto il resto, di quella clinica. Tutto lì sembrava finto, spigoli inesistenti, finestre enormi ma apribili solo per una piccola parte, mobili appiccicati a terra, tutto lì aveva un senso. Per lui invece, non c'era un senso. "Sono io il fottuto problema" "per qual motivo tutti mi guardano con occhi diversi ora che sanno quello che sono?"
Un inferno.
Un fottutissimo inferno.
Quando quella mattina tornò dal bagno ancora tremante, le ciglia umide e bagnate ancora dalle lacrime di cinque minuti prima, la faccia terrorizzata del giudizio di chiunque.
Era stato un inferno quando lui superò la porta, si sedette al banco e si ritrovò tutti i compagni ridere, per l'apparente motivo che lui fosse "il problema". Tutte le persone con delle insicurezze vengono prese di mira, una di queste persone era lui.
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Non C'è Solo Aria Tra Noi Due
FanficAziraphale e Crowley in questo AU sono due insegnanti, uno di tutte le materie scentifiche come matematica, fisica, chimica e biologia e l'altro di italiano e latino. Cosa succederebbe se questi due insegnanti si conoscessero sul posto di lavoro acc...