21 febbraio, 00:08
<<Sì, salve... sto cercando il dottor Tom...>>
<<giri a destra, poi tutto dritto. C'è il suo ufficio>>
<<Grazie mille>>
La sua espressione ed il suo tono di voce erano devastati, camminò così dove la segretaria gli aveva detto e bussò alla porta, che venne aperta e trovò davanti il dottore. Era parecchio giovane, aveva i capelli ricci castano chiaro, gli occhi azzurri e l'altezza di Crowley, quindi qualche centimetro in più di Azraphel.
<<Salve, grazie per essere venuto.>>
Si strinsero la mano prima di uscire dall'ufficio
<<Allora...>>
Cominciò a parlare il medico mentre camminava verso la camera di Crowley con Azraphel accanto.
<<Suppongo che il suo compagno non abbia famiglia, è per questo che c'era il suo numero e non quello si un parente.>>
<<C-che cosa?>>
<<Non... non lo sa? Il suo numero lo abbiamo trovato scritto su un fogliettino, insieme a "se qualcosa va storto chiama il mio ragazzo">>
<<Ma, io... ecco non lo sapevo...>>
<<Beh, ora lo sa.>>
Concluse il medico prima di fermarsi davanti ad una porta, alla sua destra c'erano delle finestre che davano all'interno della stanza, erano però bloccate alle viste altrui con delle tende bianche, afferrò la maniglia e guardò Azraphel, per poi permettergli l'ingresso. Il biondo si ritrovò sommerso da tutte le emozioni negative che un essere umano possa mai aver provato. Crowley era lì, disteso su quel letto, attaccato al corpo due flebo, una per il nutrimento e l'altra per l'acqua. Sulla bocca aveva posizionata una mascherina dell'ossigieno e in testa e sulle braccia delle bende avvolte. Andò vicino al suo letto e si sedette prendendo una sedia.
<<Cosa... come sta?>>
Il dottore fece un sospiro dispiaciuto
<<Signore... è in coma.>>
Lì Azraphel rimase bloccato.
Immobile.<<Mi dispiace...>>
A quel punto le lacrime cominciarono a riscendere sul suo viso, annuì al medico che uscì dalla stanza. Si coprì la faccia con le mani, lasciando che le sarebbero scorse per il suo viso.
<<C-Crowley....>>
Singhiozzò, poi alzò la testa e guardò il rosso in viso.
"Io... non ce la faccio a vederti così. Sapere che, tutto questo... è colpa mia. Devi lottare, lotta per te, per Sam, per i tuoi amici, per Keith, per Oliver, per Hardy, ma soprattutto... lotta per me. Così che quando un giorno tornerai qui tra noi, perché succederà, io sarò pronto a rivolgerti tutte le scuse che meriti di sentire."
Avvicinò la sedia al letto, gli afferrò la mano sinistra e gliela accarezzò delicatamente con il pollice continuando a guardare il suo viso, più precisamente i suoi occhi dato che erano l'unica cosa insieme alla fronte e alcune parti degli arti superiori che non era avvolta da strumenti bedici o bende, spostò infatti il suo sguardo sulle braccia, che erano avvolte appunto per la maggior parte dalle bende. Notò marcate cicatrici sulle parti libere dal tessuto, non ci mise tanto a capire per qual motivo fossero lì. Gli stava ancora strofinando la mano, poi però la spostò sulle cicatrici e accarezzò quelle. Rimase lì un'ora a fissarlo, continuando a pensare cose che non avrebbe dovuto neanche vederne l'ombra nella sua mente.

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Non C'è Solo Aria Tra Noi Due
FanfictionAziraphale e Crowley in questo AU sono due insegnanti, uno di tutte le materie scentifiche come matematica, fisica, chimica e biologia e l'altro di italiano e latino. Cosa succederebbe se questi due insegnanti si conoscessero sul posto di lavoro acc...