Chloe
3 anni dopo.
Da ormai due anni vivo con mio fratello e mia madre a Londra, la città dove sono cresciuta.
Dopo che mio padre tradì la mamma con Maya Reynolds noi andammo via e comprammo un'altra casa dalla parta opposta della città rispetto alla sua.
Io non capisco come abbia fatto a lasciare la mamma per una come Maya. Mia madre, Kira Martin, è praticamente la mia gemella. Ha dei capelli lunghi e ramati , gli occhi verdi come due smeraldi e un grande sorriso.
Sono felice di essere uguale a lei.
Maya invece è tutto l'opposto.
Lei ha dei capelli castano scuro con degli occhi color nocciola.Comunque questa mattina abbiamo saputo da mio padre che lui e la sua nuova ragazza si dirigeranno presto verso le nozze. Anche se io vorrei che si dirigessero altrove.
Dopo questa notizia, io mia madre e Jason abbiamo fatto le valigie pronti a partire per New York e allontanarci da loro il più presto possibile.Toc! Toc!
Due colpi mi fecero tornare alla realtà.
«Avanti!!». La porta della mia camera si aprì e spuntò mio fratello. Lui era un ragazzo molto alto. Aveva i capelli neri come il carbone, ereditati da nostro padre, e gli occhi verdi come i miei e quelli di mamma.
«Ciao Chloe, volevo sapere se avevi bisogno di aiuto con le valigie.» mi disse.
«No grazie, ce la faccio da sola» gli risposi.
«Ok nanetto. Però poi non venirmi a cercare se non riesci a prendere dei vestiti dalle mensole più alte». Mi guardò con un sorriso perfido sul volto ma io sapevo che non poteva vincere questa discussione.
«Sta tranquillo. Non ho vestiti lì. Proprio perché sono un nanetto». Dopo averlo detto lo vedo prendere la mia piccola borsetta con tutti i trucchi e metterla sull'alto armadio dove io non potevo arrivare.
«Brutto idiota, ma che fai? Sei impazzito per caso?» gli urlai arrabbiata.
Lui però prese a ridere e questo mi innervosì ancora di più.Dopo una lotta durata mezz'ora sono riuscita a convincerlo a riprendere la mia borsa e lui accettò solamente perché avevo minacciato la sua nuova PlayStation.
Dopo aver riempito due valigie con tutto il necessario vado in bagno a sistemarmi i capelli passando le dite tra essi.
Sono molto morbidi e setosi e amo toccarli. Lo faccio soprattutto quando sono nervosa.
Appena esco dal bagno guardo l'ora sul cellulare e e mi accorgo che sono le cinque di pomeriggio così stanca morta mi stendo sul letto e mi addormento.Sento qualcuno chiamarmi molte volte e lentamente apro gli occhi vedendo mia madre seduta accanto a me,sul mio letto.
«Eri molto stanca suppongo» dice con la sua voce dolce.
«Si mi sono addormentata alle cinque» gli risposi assonnata.
«Tre ore di sonno. Spero che tu abbia fame. Sono le otto e ho preparato la lasagna, la tua preferita!».
Subito l'abbracciai e lei ricambiò stringendomi a sé.
Dopodiché scendemmo in cucina dove ci stava aspettando Jason.
«Finalmente siete arrivate. Stavo morendo di fame». Si alzò e iniziò a prendere i piatti dal mobile in alto visto che mia madre, come me, non aveva una grande altezza.«Allora ragazzi, avete già preparato le valigie? Avete messo tutto?»ci chiese mia madre. Ci trattava ancora come se fossimo dei bambini anche se ormai ne avevamo 18.
In realtà, non odiavo il fatto che lo facesse, almeno in privato, perché se avesse iniziato a farlo davanti altre persone lo avrei sicuramente odiato.
«Io ho già fatto. Ho messo tutto. Camera mia ora è vuota ed è stano vederla così spoglia» dissi con una punta di malinconia.
«Lo so, ma sta tranquilla. Quando saremo a New York sono sicura che il buonumore non ti mancherà mai. E se non dovesse andare così io sarò con te e lo sarò per sempre amore mio» mi disse. Amavo mia madre e decisi di fidarmi di lei.
«Mi commuovo nel vedere tanta dolcezza ma non vi sarete mica dimenticati di me madre. Vero?» disse mio fratello con tono ironico.
«Oh no, non potrei mai dimenticarmi del mio servo favorito» rispose lei schernendolo.
Tutti ci misimo a ridere e, in quel momento, osservai la mia famiglia riunita a questo tavolo.
La famiglia che avrei amato per sempre.Dopo cena andammo tutti e tre a letto alle nove visto che la mattina dopo ci saremmo dovuti svegliare alle cinque per poi partire alle sei e mezza.
Passarono diversi minuti e finalmente, alla fine, mi addormentai.———————————————————
Ciao ragazzi, il primo capitolo è finito.
Cosa ne pensate del capitolo?
Vi aspetto al prossimo.
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Heartbeats
RomanceLa vita è come un dipinto. Ha sfumature belle e brutte. Senza di esse, però, il dipinto sarebbe monotono, non mostrerebbe agli altri l'impegno impiegato per ottenere quel risultato. Gli errori fanno parte della vita e solo grazie a questi, riuscirem...