Capitolo 4

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Chloe

«Quindi? Vuoi restare lì per molto? Per me non è un problema ma suppongo che tu debba andare a lezione e non vorrei che dopo incolpassi me per aver fatto tardi.». Lui continuava a parlare e io ero immobile, paralizzata dalla sua bellezza.
Il ragazzo mi schioccò due dita davanti alla faccia e io mi risvegliai.
Lui mi guardò con un sorriso malizioso stampato sul viso e io arrossii violentemente.
Che stupida! Una figuraccia il primo giorno.
Iniziamo bene.
«Io...io...ehm» non sapevo che dire ero completamente incantata che la mia voce faticava ad uscire.
«Tu cosa?» mi chiese con voce esausta.
«Io mi sono persa, sono nuova qui e stavo cercando l'aula di filosofia. Puoi aiutarmi?» chiese con voce flebile.
«Sei fortunata bambi. Anche io sto andando lì» concluse.
Un attimo.... Mi aveva chiamata bambi? Come si è permesso non mi conosce neanche.
«Seguimi bambi» disse.
«Non chiamarmi bambi!!» sbottai furiosa.
«Ok...» fece una pausa <<bambi!>> disse con tono derisorio e un ghigno malefico in volto.
Mi fece arrabbiare ancora di più così decisi di ignorarlo.
Giungemmo alla classe ed entrammo sedendoci distanti.
Io mi trovavo in fondo alla classe nell'angolo a sinistra.

«Buongiorno a tutti,come va ragazzi?»
In classe entró un uomo sui quarant'anni con dei capelli castani e lisci.
«Oggi abbiamo una nuova alunna nella nostra classe. La signorina Chloe Hayler» continuò indicando con il braccio il mio banco.
«Perché non viene qui e ci racconta un po'di lei?» mi chiese il professore.
Mi alzai lentamente raggiungendolo.
«Buongiorno signorina, sono il signor Parker il suo insegnante di filosofia» si presentò lui.
«Si presenti ai suoi nuovi compagni.» concluse.
«Buongiorno, io sono Chloe Hayler, ho 18 anni e vengo da Londra.» dissi timidamente.
Il professore mi fece risedere e iniziammo la lezione.
Parlammo di Newton, Socrate e Parmenide finché la campanella non suonò segnando la fine dell'ora.
«Ah ragazzi un ultima cosa prima di andare. Dovrete fare un progetto su un filosofo dove includerete la loro vita e tutto quello che lo riguarda.
Si farà a coppie che assegnerò io»

Il signor Parker creò le coppie e dopo qualche studente toccò a me.
«Chloe Hayler, tu sarai in coppia con.... Noah Wood. Ho voluto mettervi insieme perché ho notato che lei è portata per la filosofia e vorrei che aiutassi il signor Wood a recuperare il suo voto.»
Io annuì solamente.
Ad un tratto qualcuno appoggiò il braccio sul mio banco.
Mi voltai e vidi il ragazzo che mi avevo incontrato in corridoio fissarmi.
«Saremo insieme quindi, Chloe». Il ragazzo disse il mio nome con tono sensuale e un brivido mi attraversó la schiena.
«T-tu sei...Noah Wood?»domandai.
Che stupida, ovvio che era lui.
«Si bambi»rispose sapendo di avermi infastidita.
«Non chiamarmi così»sbottai furiosa mentre uscivo di corsa dall' aula.
Sbattei contro qualcuno e finimmo entrambi a terra.
Si trattava di una ragazza bellissima coi capelli lunghi, mossi e castani.
I suoi occhi erano grigi simili a una nuvola di fumo.
Si alzò in piedi e mi aiutò a rialzarmi.
Notai che era più alta di me anche se di poco.

«Scusami davvero cavolo, non guardavo dove stavo andando. Mi dispiace dav...» dissi dispiaciuta.
Lei mi bloccò.
«Ehi tranquilla non agitarti. È stato un incidente non ti preoccupare, capita a tutti» mi disse con la sua voce melodiosa.
«Sono Alison comunque, Alison Grifford»
«Piacere Alison, io sono Chloe Hayler»
«Si lo so.»
«Mi dispiace ancora per averti fatto cadere».
«Tranquilla, non preoccuparti davvero».
Alison era molto gentile e premurosa.
«Seconda figuraccia del giorno compiuta» dissi in tono ironico.
Lei rise e mi chiese quale fosse stata la prima. Così le spiegai quello che successe stamattina.
«Be devo dire che in realtà tutte le ragazze del liceo sono affascinate da lui, me compresa.È una cosa normale»
Ci mettemmo a ridere e dopo mi trascinò nella mensa dove mi avrebbe fatto conoscere le sue amiche.

Erano sedute a un tavolo isolate dal resto del mondo.
Già le amavo.
Ci avvicinammo alle tre ragazze completamente differenti tra loro.

La prima, a destra aveva i capelli biondi, corti fino alla spalla e mossi.
Aveva gli occhi scuri e delle labbra carnose.
Era impegnata a scrivere sul suo cellulare.
«Ciao Ali». Salutò la sua amica e riportò lo sguardo sullo schermo.
Aveva una voce armoniosa e bellissima.

La seconda al centro aveva, anche lei i capelli corti, ma neri come la pece con occhi scuri.
Era impegnata a fare quello che anche io amavo fare di più.
Leggere un libro sottolineando le frasi più belle.
"Questa ragazza è come me" pensai.
«Buongiorno» esclamò lei.

Poi toccò all'ultima che stava disegnando.
Aveva capelli lunghi e ricci, castani come gli occhi.
«Ciao» disse con voce timida.

«Ciao ragazze. Questa è Chloe Hayler e da oggi farà parte del nostro gruppo.
Mi raccomando comportatevi bene è una mia amica.» disse Alison.

Le ragazze furono gentili e accoglienti con me cosa che ci fece diventare migliori amiche già da subito.
Il resto della giornata passò in fretta grazie alle mie nuove amiche che già adoravo.
Si presentarono e scoprii che la riccia si chiamava Holly ed era la più dolce.
Poi la bionda era Lily, carina e affettuosa.
Infine c'era Ruby che, con i suoi comportamenti sottolineava un lato cinico.

«Allora com'era il cibo della mensa oggi?» mi chiese Holly.
«Accettabile» risposi io.
«Mangiabile» disse Ruby.
«È una mia impressione o oggi il cibo era più buono delle altre volte?». Fu Lily a parlare stavolta.
«Forse è un regalo per la nuova arrivata» commentò Alison.

Dopo pochi minuti arrivò nella mensa Noah Wood, il mio compagno di filosofia, accompagnato da due ragazzi e due ragazze.
Tutti si voltarono verso di loro a guardarli.

«Chi sono quelli?» chiesi alle mie amiche curiosa.
«Quelli sono il gruppo in cui tutti vorrebbero essere.
Organizzano sempre feste a casa di Noah quando i genitori non ci sono. Lui abita in una villa pazzesca quindi queste feste sono stratosferiche.» mi spiegò Lily.
«I ragazzi accanto a lui sono i migliori amici di Noah.
Quel biondino riccio con gli occhi verdi è Bryan Colbain, attaccante nella squadra di hockey della scuola, I Silver King. Il suo numero sulla maglietta è il 15 ed è figlio unico» concluse lei ammirando il famoso Bryan.
«E Lily ha una cotta per lui dall'inizio del liceo» affermò Ruby.
«Sta zitta. Tu parli per me ma non ammetti la verità su di te» ribatté Lily.
«Che verità?» chiesi io.
«Lo vedi l'altro biondino con occhi azzurri. È Connor Smith. Be lui è il portiere della squadra di hockey e il suo numero è il 22. Ecco, diciamo che Ruby è cotta di lui» concluse Holly.
Tutte ci mettemmo a ridere e Ruby arrossii all'istante.

Passai poi ad esaminare le ragazze e chiesi informazioni anche su di loro.
«La biondina è la fidanzata di Noah.
Si chiama Elizabeth Reyes ed è una vera stronza come la sua migliore amica Charlotte Brown» disse Alison.
La prima aveva capelli lunghi e castani con occhi color nocciola.
La seconda invece aveva capelli lisci e scuri che facevano risplendere i suoi occhi castani.
«E invece, cosa sapete di Noah? Dovrò lavorare con lui per fare il progetto di filosofia e mi piacerebbe sapere chi ho davanti» dissi io.
«Be lui» iniziò Holly «lui è il ragazzo più ambito del liceo, peccato che sia fidanzato. È il capitano dei Silver King e il suo numero è il 72.» concluse lei.
«Interessante» esclamai fissandolo.
«Ti consiglio però di stargli lontana.
A causa della sua ragazza.
L'hanno scorso ha perseguitato una ragazza facendogli scherzi di ogni tipo ogni giorno finché quella poverina non abbandonò la scuola.» mi disse Alison.
Io la guardai ancora e stavolta ricambiò il mio sguardo e mi fissò con crudeltà.

Dopo la fine della lezioni tornai a casa con mio fratello.
Mi venne a prendere con la sua Citroën bianca che nostro padre gli aveva regalato il 3 di Febbraio, il giorno del compimento dei suoi 18 anni.

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