Capitolo 15

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Noah

Il mio momento con la mia bambi è stato interrotto da quel coglione di Logan.
Vorrei che Ruby avesse dato un calcio a lui invece che a Connor.
«Dovevi proprio rompere i coglioni?!»
«Non è colpa mia se la tua ragazza sta delirando perché vuole vederti»
«Dov'è?»
«È dietro lo chalet ti sta aspettando.»
Mi dirigo dietro lo chalet dove ha indicato Logan e appena la vedo piombo da lei riversandole la mia frustrazione.
«Che cazzo vuoi?»
In risposta mi arriva uno schiaffo sulla guancia destra.
«Ti sei divertito con la tua "nuova ragazza"?»
«Ok. Ora basta. Mi sono stancato di te. Non ti voglio più. Sai una cosa.... Ti lascio.»
«Vaffanculo!!»
Sbotta furiosamente contro di me e dopo di dirige nello chalet, al piano di sopra.
Cazzo, finalmente!
Mi sono liberato di lei dopo tutto questo tempo.
Non la sopportavo più. Col tempo era diventata sempre più gelosa e possessiva nei confronti delle ragazze che si avvicinavano a me. Inoltre l'unico motivo per cui io e lei abbiamo avuto questa relazione e per volere di mio padre.
Non l'amavo seriamente.
Non l'ho mai amata.
Ho sempre amato Chloe ma ho provato a dimenticarla anche se con scarsi risultati.

Entrò in casa dopo una lunga passeggiata. Saranno le 2 del mattino e io per non svegliare gli altri decido di appartarmi in macchina.
Un vociare lontane mi distrae.
Avvicinandomi sento Logan e Ruby discutere mentre le ragazze assistono, come me, alla scena senza fiatare.
Dopo poco tempo decido di andare al piano di sopra chiudendomi nella mia camera.

Mi sveglio attirato dal dolce profumo della colazione che c'è sul tavolo della cucina.
Indosso una maglietta e il costume.
Ho proprio voglia di un bagno per svegliarmi per bene.
Passo accanto al tavolo delle signore senza lanciare uno sguardo in quella direzione e mi avvio verso la piscina.
Tolgo la maglietta sentendo gli occhi di Chloe osservarmi da lontano.
Mi butto in acqua raggiungendo Bryan e Lily che stanno chiaccherando.
Sono davvero carini insieme.
D'un tratto immagino che al loro posto ci fossimo io e una ragazza dalla chioma ramata che mi abbraccia con un dolce sorriso sul volto.
Per gioia divina Charlotte e Evan uscirono alla luce del sole anche se, grazie a Connor, rientrarono per continuare a baciarsi in solitudine.

Un'ora dopo uscì dall'acqua seguito dai fidanzatini e da Connor e Logan.
Stanno diventando molto amici in questo periodo. Loro, di solito, non andavano molto d'accordo.
Ci avvicinammo al gruppetto sistemato sul portico che chiacchierava spensieratamente.
Ma un momento..... dov'è Chloe?
Cercai di capire il motivo per cui non ci fosse quando Alison gridò il suo nome indicando la piscina.
Elizabeth era davanti al pontile con un sorriso vittorioso sul volto.
La mia rabbia si innalzò e tutti iniziammo a correre tutti verso il lago.
Io spinsi Elizabeth che mi impediva di passare e raggiunsi Chloe che era sparita sott'acqua.
Andai in profondità trattenendo il respiro ma fu tutto inutile. Di lei non c'era traccia. Non volevo perdere le speranze.
Girovagai tutto intorno tornando in superficie quando mi mancava l'aria e ritornando alla ricerca della mia bambi.
Stavo per arrendermi e poi la vidi.
Nuotai più veloce che potevo e quando la raggiunsi la portai fuori dal lago.
Era svenuta, non respirava e non sapevo cosa fare.
Ero in panico, avevo paura di perdere anche lei.
Non potevo perderla.
Era la persona a cui tenevo di più oltre mia sorella.
Mi imposi che non l'avrei lasciata morire così iniziai a spingerle il petto contando fino a tre e poi le posai le mie labbra sulle sue domandole il mio respiro.
Continuavo a farlo. Di solito questo modo funzionava per far rinvenire qualcuno che aveva perso ossigeno.
Continuavo a farlo, ancora e ancora, ma lei non si svegliava.
Le sue palpebre rimandavano abbassate e io volevo piangere ma mi opposi al pensiero che l'avrei persa.
Così continuai a spingerle il petto e a baciarla,e l'avrei fino al suo risveglio anche se ci sarebbero volute ore, giorni, mesi.
Non sopportavo di perderla. La conoscevo da molto tempo e questo mi provocò molta tristezza.
L'ho sempre amata dal primo giorno che l'ho vista.
Dopo un tempo infinito le lacrime percorsero il mio viso. Chloe non si svegliava ed ero qui da almeno dieci minuti mentre lei era sdraiata senza emettere un fiato.
Gli altri di unirono a me e anche i loro visi si cosparsero di lacrime salate.
«C-Chloe.....ti prego...svegliati» gli dissi singhiozzando.
«Non puoi lasciarmi. Non ora»
La tosse!
Lei iniziò a tossire e sul mio viso le lacrime divennero gioiose.
«Che cos'è successo?»
La abbracciai forte stringendola a me.
Le ragazze gli raccontarono tutto e lei, dopo aver saputo l'accaduto, corse da me abbracciandomi forte piangendo tra le mie braccia.
«Grazie.» rispose con voce flebile.
«Bene ora che la scenetta è finita possiamo anche andare a casa visto che qui non c'è più niente da fare.»
«Che ti è successo?» le chiesi.
«È stata lei mi ha ferito la gamba e mi ha buttata in acqua.»
A quella notizia mi volto verso la caviglia ricoperta di sangue e questo mi mi provocò rabbia.
«Che cosa ti è saltato in mente? Eh? Sei diventata pazza?»
«Io non ho fatto niente. Non è colpa mia se non sa nuotare»
Prima che possa ribattere Ruby entra in scena.
«Oh nonna Betta, stai zitta!» grida lei infuriata.
«Come hai detto?» ribatté Elizabeth.
«Hai sentito bene, brutta oca!»
In un attimo Elizabeth spinse Ruby e lei le tirò uno schiaffo.
Una ginocchiata deve cadere la mia ex ragazza per terra.
Ruby la colpì più volte e poi colpì Charlotte che si schierò dalla parte della sua migliore amica.
«Non la toccare!». Evan fece cadere Ruby che si alzò subito e prima che lui la colpisse venne fermato da Logan.
«Non provarci nemmeno,amico! Prova solo a sfiorarla e te ne pentirai!»
«Mi stai minacciando» disse lui proteggendo la sua ragazza.
«No, ti sto avvertendo.»
«Se non ti dispiace, potresti ripetere non credo di aver capito bene!»
«Ok, te lo ripeterò solo un'altra volta: Non.Osare.Toccare.La.Mia.Ragazza!» disse Logan infuriato più che mai.
«La tua ragazza!?»
Tutti rimanemmo sbalorditi dalle sue parole ma non lui non si preoccupó di noi ma si curò di portare via Ruby che lo ringraziò subito.
Evan, Charlotte e Elizabeth andarono via per primi.
«La sua ragazza!?» ripetè Alison
«Già! Secondo me non sono male insieme.» dissi mentre Chloe era appoggiata sul mio petto.
«Ok ragazzi noi prepariamo le cose e andiamo via col pick-up. Voi potete tornare col SUV.»
«Cosa!? No non entrerete mai tutti.»
«Abbiamo già organizzato tutto, amico.
Tre ragazze dietro, Lily davanti e Bryan alla guida. Noi vi metteremo nel retro del furgone.»
«Ok, va bene. Fate attenzione!»
«Certo, a dopo»
I ragazzi salutarono anche Chloe e si allontanarono con le ragazze.
«Stai bene?»
«Sono con te, quindi si!»
«Mi dispiace. Non credevo che potesse arrivare a tanto»
«Tu non hai colpe, è stata la tua ragazza ad avermi attaccata, anche se non capisco perché.»
«Punto primo: lei è la mia ex ragazza.
Punto secondo: lei ci ha visto quando stavamo per...ecco e dopo era arrabbiata perché il l'avevo lasciata»
«Oh...»
Ci dirigemmo al SUV e partimmo per tornare a New York.

«Ascoltiamo qualche canzone?»
«Ok, però sappi che odio le canzoni smielate, con tutte quelle parole dolci e bleh..»
Lei si mise a ridere e io rimasi ipnotizzato dal suono angelico proveniente da quelle piccole labbra che avrei tanto voluto baciare.
Lei mise una canzone connettendo il cellulare all'auto.
Riconosco il ritornello della canzone.
È "Love Is a Bich-" by Two feet.
Cazzo questa canzone è....dio.....mi fa immaginare cose che non dovrei lontanamente pensare.

I'm flyin'
I'm flyin' high like a bird
But my fluttering wings can't
keep you from pullin' me down.

Mentre il ritornello continua io sento di soffocare. Non resisto, vorrei fermare la macchina e baciarla, prenderla nel modo in cui voglio io, e farla diventare mia per sempre.
DIO!!
La mia pazienza pian piano svanisce e la voglia di assaporare la sua pelle si insinua in me così tanto che sento il battito accellerare. La canzone poi non aiuta di certo.

Your mama
Your mama says I'm fool
And yeah, maybe that's true
'cause I can't stop thinking''bout
you.

La osservo continuamente chiedendomi che sapore abbia la sua lingua, se lei vuole me. Se mi desidera quanto me.
Il non riesco a non pensare a uno scenario in cui lei e io siamo in un letto, mentre ci baciamo rotolando tra le coperte che profumano di lei. Lei che emette versi di piacere grazie a me, che mi accarezza le spalle, fino ad arrivare alla schiena e scendere più in basso, dove nessuno è mai arrivato.
Vorrei sentirla mentre ansima di volermi, mentre grida il mio nome perché io sono l'unico che amerà per tutta la vita.
Un temporale arriva all'improvviso e, non potendo guidare, decido di accostare vicino ad un hotel dove prendiamo una stanza per la notte.
A un tratto un fastidio si insinua nel basso ventre crescendo smisuratamente.
So che la causa di tutto questo è lei e non posso fare niente per resistere così, appena entrati in camera la afferro dalle braccia posizionandola davanti a me.
Ci guardiamo negli occhi con la stessa intensità che avevamo al lago.
«Che succede? Stai bene?»
«Devo farti una domanda.»
«Emh...okay»
«Tu, che cosa provi per me? Cioè provi qualcosa? Per me?» dissi con voce un po' insicura.
«Si. Io....io.....sai...vorrei...vorrei baciarti. È questo quello che provo. So che può sembrare stupido però io..»
«Anch'io provo lo stesso!»
«Oh» disse con un sorriso.
Io cambiai il tono di voce e lo resi più basso.
E la baciai.

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