Capitolo 29

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Chloe

«Perché lo ha fatto? Perché rapirmi per poi lasciarmi andare via?»
«Non lo so.» disse Noah sdraiato su di me.
«Quindi che vogliamo fare ora?»
«Io vado a casa. Domani è il compleanno di Holly e....Oh, cazzo!»
«Cosa?»
«Il regalo. Non le ho preso il regalo.»
«Andiamoci ora. Ti accompagno.»
«Sei sicuro? Se hai altri impegni non disturbarti vado da....»
«L'unico impegno che ho nella vita è fotterti. Vorrei farlo tutto il tempo.»
Si gettò sulle mie labbra cattturmadole in un bacio indomabile.
Il fiato diventava corto. Il battito era più veloce. Le gambe molli. Era questo l'effetto che mi faceva. Io ricambiai il bacio con passione.
La tensione iniziò a diffondersi nella stanza ma dovetti spezzare quel momento.
«N-Noah...il regalo.»
«Si.....andiamo.»

Abbiamo deciso di farle una sorpresa stratosferica. Lei mi ha sempre detto che vuole un cucciolo. Un cane, di preciso.
Le sono sempre piaciuti i Golden retriever. Così eccoci qui in in un canile, per cercarne uno.
Camminammo nei lungo corridoi osservando i cagnolini dentro le gabbie abbaiare al nostro passaggio.
Erano tutti così carini.
«Quale prendiamo?» chiese il biondino.
«Sono tutti così belli. Però, dobbiamo prendere un golden retriever. È per Holly, il cane non per noi.»
«Però, avresti voluto che lo fosse.» rispose senza dubbi.
Lo baciai.
Semplicemente perché adesso volevo farlo.
Era davvero incredibile il modo in cui mi conoscesse.

Dopo due ore lo trovammo, un cucciolo di Golden retriever.
Era stupendo.
Lo guardavo con occhi innamorati e anche a Noah sembrava stare molto a cuore. Si mise a giocare con lui tutto il tempo.
Gli comprò anche una pallina gialla in modo che non si annoiasse.
Ma quanto erano carini!?
«Devo portarlo via. Vado a casa a cambiarmi.»
Eravamo stati tutto il giorno a casa sua a giocare col cagnolino di Holly.
Honey.
Questo era il nome che mi venne in mente lungo la strada del ritorno.

«Questo no, questo è orribile, questo fa vomitare.»
Mio fratello prese un vestito e se lo rigirò tra le mani.
«Buttalo nel cesso!» esclamò porgendomi il vestito.
«Ma cosa ti salta in mente, brutto idiota.»
«Mi hai chiesto di aiutarti a scegliere cosa indossare e lo sto facendo.»
«Stai facendo lo stronzo.»
«Non ho mai negati di esserlo.»
«Vaffanculo!!»

Mia madre era seduta sul mio letto mentre io le passavo i miei capi d'abbigliamento per avere un parere.
Lei osservò l'abito ma li scartò.
«Chloe ti serve qualcosa che ti faccia sembrare una vera principessa stasera. Quindi degli abiti comuni non vanno bene.»
Mi diede una collana di perle e degli orecchini circolari dorati.
Alla fine, indossai un vestito rosso, corto.
Era stupendo.
Abbinato a dei tacchi a spillo argentati.

«Dio Chloe, sei bellissima. Stasera farai impazzire tutti così!» affermò mia madre energica.
«Preferisco di no.»
«Ah già. Dimenticavo che a te pice essere sbattuta al muro solo da quel biondino.»
«MAMMA!!!» urlai imbarazzata.
Dio, perché doveva dire certe cose.

La musica era altissima.
Stavo diventando sorda.
Il ristorante era invaso da camerieri che preparavano i tavoli per la cena.
Io mi diressi verso quella ragazza col vestito viola che parlava emozionata.
«Auguri amore mio!!!»
La abbracciai dandole un bacio sulla guancia.
«Grazie Chlox. Sono agitata. Anzi emozionata. Non riesco a calmarmi.»
«Lo vedo.» esclamò la biondina appena arrivata.
Anche Lily abbracciò la festeggiata come fecero anche Ruby e Alison.
«Buon compleanno!!» sbottarono gioiosi i ragazzi.
Bryan, Connor, Logan e Noah erano stati invitati alla festa.
Io non lo sapevo, infatti Holly ci ha fatto una sorpresa.
«Dovrei darti il tuo regalo a fine festa, ma farò un'eccezione solo per te.» le dissi.
Tutte mi guardarono curiosi tranne Noah che era a conoscenza di tutto.

Mi allontanai dal gruppo correndo verso la macchina di Noah dove c'era Honey.
Tornai alla festa e tutti di focalizzarono su di me e sulla scatola che portavo.
Aveva dei buchi sul coperchio in modo che il cucciolo potesse respirare.
«Buon diciottesimo compleanno, mia cara Holly. Aprì la scatola.»
«Ok.» rispose incerta.
Lei sollevò il coperchio lentamente e quando vide il contenuto rimase a bocca aperta.
«AAAAAAAAAAAAAAAAA. Non ci credo.» gridò entusiasta e felice.
Prese Honey in braccio e lo accarezzò.
Stava per piangere.
«Si chiama Honey. È il tuo nuovo amico.»
«Ci divertiremo molto insieme, mio piccolo nuggets.»
Tutte noi non riuscimmo a trattenerci dal ridere.

La festa continuava beatamente.
Tutti ballavano.
Bevevano e si divertivano.
Il locale era stupendo.
Molto elegante e chic.
«Sei bellissima stasera.» sussurrò Noah al.mio orecchio.
«Anche tu.»

Dopo tre ore tornammo finalmente a casa.
Io e Noah eravamo in macchina insieme e ascoltavamo della musica.
Mi scoppiava la testa però.
Quando parcheggiammo davanti casa mia mi preparai a scendere ma il mio ragazzo aveva latri piani.
«Mi hai fatto impazzire stasera.»
«Avrei voluto strapparti questo vestito di dosso lì davanti a tutti.»
Mi attirò a sé facendomi salire a cavalcioni su di lui.
«Non riuscivo più a resistere.»
Iniziò a baciarmi il collo lentamente scendendo verso il basso.
Dio, che caldo!
Scese ancora raggiungendo il seno.
«Sai il rosso è il mio colore preferito!» esclamò eccitato.
Lo ero anch'io.
E molto.
Iniziai a muovere i fianchi e le sue mani si posarono esattamente lì facendomi aumentare il movimento.
Le sue mani andarono verso il basso.
Sulle coscie.
Le strinse nei suoi palmi.
Poi le fece correre sotto il vestito.
Sfregò due dita contro la mia intimità e io mi mossi incontrollata.
«Vedo che ti piace!» sorride compiaciuto.
«Mmh.....»
Con uno scatto entrò le dita dentro di me iniziando a spingere.
Dio, era.......era...... bellissimo.
Non avevo mai provato una sensazione così.
Mi sentivo bene.
Mi sentivo libera.
Quando stavo per raggiungere il culmine però si sfilò da me.
«Mmh...» mugolai infastidita.
«Tranquilla bambi. Non abbiamo ancora finito.»
Si abbassò i jeans e i boxer, mise il preservativo ed entrò di nuovo in me.
Dopo minuti di spinte forti e veloci io raggiunsi il culmine insieme a lui.

«Ora devo andare.»
Lo baciai.
Uscì dall'auto felice.
Stavo per aprire la porta quando un messaggio mi bloccò.

"Questo è il penultimo capitolo. "The mother death".

Psycho.

Paura.
Questa mi scorreva nelle vene.
Mi precipitai in casa.
Una puzza atroce mi investì.
Accesi la luce e vidi.......
«NOOO!!» urlai.
Non poteva essere perché? Perché.
«Chloe che succ.....Oh, cazzo!!» disse allarmati Noah.
Io ero inginocchiata sul pavimento sommersa dalle mie stesse lacrime.
Mi strinse a sé dicendomi che va tutto bene.
Provò a rassicurarmi.
Ma era inutile.
Niente.
Non poteva fare niente per mettere fine la mio dolore.

Mi ha portato via tutto.
Perché lei?
Perché Psycho ha.....ha......ha ucciso mia madre?

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