Chloe
Stamattina mi sono svegliata presto, un'ora prima che la sveglia suonasse.
Provai a riaddormentarmi ma fu tutto inutile.
Nella mia testa vagavano liberi i ricordi della sera precedente.
Lo odio! Odio il fatto che lui si intrufolasse nei miei pensieri e il fatto che sentissi ancora il suo profumo, le sue mani su di me, la sua voce bassa e profonda, il suo respiro caldo sul mio collo...
Dio! Dovevo smetterla di pensare a lui.
Era solo un ragazzo ribelle a cui non interessavano le relazioni visto che ogni sera usciva con una ragazza diversa.
Questa mia affermazione fece vibrare qualcosa dentro di me e sentii una punta di...gelosia? Perché? Non me lo spiegavo proprio.Mi alzai dal letto per sciaquarmi il viso e risvegliarmi dai miei pensieri invadenti.
"Lo eviterò" pensai io.
Credo che fosse la soluzione migliore.
Io avevo già sofferto tanto nella mia vita e non volevo provare altro dolore.
E con lui, sapevo che questo sarebbe accaduto.5 mesi prima
Ero con mio fratello, facevamo una passeggiata nel parco di Londra.
Era sempre piacevole stare qui.
Ma da qualche giorno, qualcosa era cambiato e questo mi fece preoccupare.
Lì c'erano delle ragazze della mia vecchia scuola più grandi di me.
Ogni volta che passavo al parco mi ignoravano ma, da un giorno all'altro, iniziarono ad accorgersi di me molto spesso.
Mi guardavano sempre e dopo si mettevano a ridere.
Non capivo il motivo visto che noi neanche ci conoscevamo.
Un giorno durante una delle mie passeggiate, ero da sola visto che mio fratello era con i suoi amici.
Mi arrivò una chiamata dal mio ragazzo, James Brown, così riposi subito felice di sentirlo.
«Ehi Chloe, dove sei? Io sono davanti a casa tua, sono venuto a trovarti!» mi disse.
«Scusa, James ero al parco. Arrivo subito!» gli risposi.
Mi incamminai verso casa e lo trovai seduto lì sui gradini della porta d'ingresso.
Mi diede un bacio salutandomi ed entrammo sedendoci sul divano.
Fui io a spezzare il silenzio creatosi tra noi.
«Ehi ti andrebbe di andare a cena fuori stasera?» gli chiesi dubbiosa.
«Io...io non posso stasera. Scusa emh...mia, mia madre è malata. Devo stare con lei e mio padre è fuori con amici. Mi dispiace tanto Chloe.»
«Tranquillo non ti preoccupare. Sarà per la prossima volta».
Mi disse che mi avrebbe chiamata più tardi e se ne andò.
Decisi di seguirlo.
Mi ero accorta che era nervoso e, visto che lo conoscevo molto bene, avevo capito che nascondeva qualcosa.
Seguendolo giunsi ad una casa che non era la sua e nemmeno quella della madre.
Vidi uscire una ragazza bionda che mi sembrava familiare.
Certo! L'avevo vista al parco.
Era con quelle ragazze che mi fissavano ridendo ora capii il motivo.
Iniziai a piangere correndo verso casa mia. Mi chiusi in camera immergendomi nel mio dolore.
Nel corso dei giorni scoprì che lui mi tradiva ogni sera con una ragazza diversa dopo tre anni di relazione.
Dio! Incolpo solo me per non essermene accorta prima.
Per un mese intero evitai il contatto con il mondo. Non uscivo dalla mia camera neanche un secondo visto che la stanza disponeva anche di un bagno.
Solo con l'aiuto di mio fratello ho avuto la forza di andare avanti e dimenticare il passato.Qualcuno bussò alla porta risvegliandomi dal mio stato di trance.
«Chloee!!!!!» urlò mio fratello.
«Che ti gridi! Sei impazzito!?»
«Ti sto aspettando da un'ora e se non ti sbrighi faremo tardi a scuola» dice esausto.
Così esco dalla camera dirigendomi con Jason in auto.
Arriviamo a scuola e io vado subito verso le mie amiche che come ogni mattina mi stanno aspettando.
«Ciao ragazze!!» dissi felice.
Un coro di "Ciao" si diffuse nell'aria.
Drin!! La campanella.
Salutai le mie amiche e mi diressi verso l'aula di matematica.
Mi sistemai in un banco all'ultima fila e seguii la lezione.
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Heartbeats
RomanceLa vita è come un dipinto. Ha sfumature belle e brutte. Senza di esse, però, il dipinto sarebbe monotono, non mostrerebbe agli altri l'impegno impiegato per ottenere quel risultato. Gli errori fanno parte della vita e solo grazie a questi, riuscirem...