35. Il Circo Dei Vituperati

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Il Corvino Utopico era fra i più forti guerrieri concepiti dalla Creazione Scarlatta. Era assai contrapposto al capo dei Corvini, nonostante ciò era l'unico fra i Prigionieri Della Perfezione che riusciva a rivaleggiare con lui a livello di forza e potenza.

A nessun Corvino piaceva arrendersi, ma a Lumius ancora di più. Preferirebbe la morte piuttosto che arrendersi. L'unica volta che fu sconfitto fu per mano di Nubius.

Rèoro quella volta doveva decidere chi sarebbe dovuto essere il capo dei Corvini; scelse quindi i due Prigionieri Della Perfezione che fino ad ora si erano destreggiati meglio in battaglia: proprio Lumius e Nubius.

Per decidere li fece scontrare all'interno dell'Arena Dorata. Era il luogo perfetto. All'interno di quelle meschine mura auree venivano compiuti i più aberranti e ridicoli spettacoli di sempre.

Il Domatore, che adesso risponde al nome di Violaceus, aveva il compito di far divertire il pubblico mettendo in ridicolo coloro che venivano messi all'interno di quel maledetto circolo dal tappeto paonazzo.

I prigionieri di solito erano schiavi, reietti e belve innestate dalla conformazione buffa. Essi erano seviziati dal Domatore, il quale faceva battute squallide ed uggiose sul loro conto mentre li colpiva con la sua vituperata frusta di colore viola.

Ovviamente tutti gli spettacoli culminavano con la morte di tutti i prigionieri e con il lungo inchino del Domatore che aspettava che la platea gli donasse un po' d'oro.

Funzionava quasi come il Festival Della Lama, solo che queste carneficine avvenivano settimanalmente. Questo era l'attuale lavoro del Corvino Viola; ma prima di venir affibbiato a lui era svolto dallo stesso Rèoro, e proprio il reo d'oro diresse lo scontro tra Nubius e Lumius, commentando e facendo ridere la platea con orride battute del tipo :"Sarebbe un peccato se al povero Lumius venissero tarpate le ali e date in pasto a qualche sciocco e affamato orco", "Guardate Nubius! Ve lo immaginate con una spada dritta nella gola?!".

A vincere fu Il Corvino Nero. Alla sua vittoria tutto il pubblico inveiva per finire l'esanime Lumius, che sfinito giaceva supino sul terreno. 

E' innegabile dire che il futuro capo dei Corvini pensò a trafiggere i vitrei occhi del suo odiato fratello. Infatti, quando brandì la candida e dorata spada utopica di Lumius e fece per puntargliela sul viso, dopo pochi secondi la gettò via e gli porse la mano per aiutarlo a rimettersi in piedi. 

Ovviamente quell'orrido gesto fu ripudiato dal pubblico, che voleva vedere qualcuno rimetterci le penne quel giorno. Rèoro non intervenne a fermare la possibile uccisione di uno dei suoi più forti combattenti; stava pensando a quanto denaro gli avrebbe procurato un'attrazione simile se fosse usata settimanalmente.

Al che alla fine dello scontro si complimentò con i due Corvini dato che gli avevano dato l'idea per un grande e macabro progetto.

Invero, da lì a pochi giorni il Dio Dell'Oro cambiò il nome dell'arena in 'Circo dei Vituperati' ed iniziò ad eseguire spettacoli settimanalmente fino a che non si stufò e passò la staffetta a Violaceus. 

Da allora, nel quartiere più espanso della Capitale Dorata: Brilluria, ogni settimana pletore di cadaveri iniziarono a popolare il terreno del folle Circo dei Vituperati. 

Lumius era finalmente arrivato alle porte del Goldiero. Non appena vi entrò vide la grande armatura di Rèoro che di spalle ammirava il luccicante mosaico posto dietro il suo sontuoso trono ingioiellato. 

Il Corvino Utopico s'inchinò e disse: "Sire, le mie candide ali sono qui. Proprio come avevate chiesto voi.".

Il reo d'oro si girò, e con gli occhi che fiammeggiavano come non mai, disse al suo guerriero: "Lumius, finalmente. Ci sono molte cose che devi sapere."

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