36. Acqua, Corvi e Distruzione

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Con la candida armatura baciata dalle luci del meriggio che filtravano dai sublimi mosaici del Goldiero, il Corvino Utopico rispose con estrema riverenza: "Il mio allungato cimiero udirà tutto ciò che vuole comunicarmi, Sire."

Prendendo fra i suoi guanti dorati il suo quotidiano bicchiere di vino sanguigno, che teneva sempre vicino il trono, Rèoro iniziò il suo discorso.

"Lumius, in questi movimentati giorni avrai di certo sentito molti frastuoni in città, nella tua zona soprattutto: Campanula. Beh, quei frastuoni sono stati generati dalla venuta dell'Acqua e della nascita della Dea Del Sangue, o almeno così m'ha detto quella odiosa vecchia di Sole Cadente!"

Il Prigioniero Della perfezione guizzò con lo sguardo ed esclamò "Avete parlato con la Tessitrice e v'ha detto che la Dea Del Sangue e l'Acqua stanno minacciando Princìpia?!"

Smuovendo il vitreo calice di vino, il Dio Dell'Oro rispose con fare beffardo nei confronti dell'Intessitrice del Destino "Si...e no...quella vecchiaccia è più paranoica di un vampiro a cui manca il sangue da un giorno, non m'ha fatto capire nulla! Ha detto che secondo lei l'Acqua vincerà, ma poi ha detto che anche io potrei sovvertire gli ordini della leggenda e sconfiggere il Principio scomparso e il Sangue!"

Con palpabile confusione, Lumius rispose "Sire, quindi perché m'ha convocato? Qual è la mia missione?"

"E' che non lo so nemmeno io!", rispose rompendo fra le sue mani il calice di vino sanguigno del quale non ne aveva bevuto nemmeno un goccio. "Lei dice che dovrebbe intessere i fili del destino no?! E perché non m'ha dato nessuna conferma?! Ha solo formulato ipotesi!"

Lumius intramezzò :"Mio Re, non ha mai sbagliato...dovrebbe ascoltarla" .

All'udire di quella frase Rèoro tuonò e disse al Corvino "Ah si?! Pensi che dovrei ascoltarla perché delle sue sciocche profezie non ne ha mai sbagliata una, Lumius? Non ci penso neanche."

"Sire, sta parlando sempre della Tessitrice o sbaglio?"

"Si! E lo farei ancora per molto altro tempo se non ci fosse una grande minaccia da scongiurare nella mia amata Stella A Quattro Punte!

"Stammi bene a sentire Lumius" proseguì convinto il reo d'oro, "quella sordida vecchiaccia la finirà prima o poi d'azzeccarci, non è mica l'incarnazione terrena dei Grandi Occhi celesti. E per questo tu farai come ti dico io, intesi?"

"Si, mio re". Di gran carriera Rispose Il Prigioniero Della Perfezione.

"Bene. Sta' attento con quel candido becco, perché te lo dirò una singola volta; non voglio che questa faccenda si dilunghi per molto. Avrai capito che l'Acqua è tornata, spero?"

alzando lo sguardo e guardando un solerte Rèoro il Corvino rispose un poco titubante: "Si sire, anche se credevo fosse solamente una leggenda...proprio com'è scritto in tutti i libri di Princìpia"

gli occhi del Dio Dell'Oro vamparono dal suo aureo cimiero e di getto rispose "Esatto Lumius". Poi lo alzò dal becco, guatò profondamente il pallore del traforo del suo beccuto elmo, e incattivito disse "prova soltanto a dire a qualcun altro ciò che ti ho detto e giuro che ti farò bruciare con la tua spadona infilata nel tuo vistoso petto bianco! Intesi, Corvino Utopico?!

"Non ci metterei molto a farti definire eretico da tutto il regno. Questa Stella spiaggiata sul mare l'ho istruita io, ho abbattuto tutti i miei rivali e mi sono preso la gloria eterna. Non permetterò a nessuno di privarmi del mio lusso e della mia forza!

"Né dalla sostanza che ho sradicato, né da una Dea che neanche esiste e mai esisterà! Siano maledette le profezie! Io assurgerò alle stelle e parlerò con I Grandi Occhi Celesti! Diverrò invincibile e queste terre rimarranno ancora sotto il mio controllo, per sempre!

Le Cronache Scarlatte - Il CavaliereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora