ELYAS
Campus estivo – Los Angeles
Esco dalla camera di Alys con il cuore che mi palpita veloce.
La voglia di scoparmela su quel letto o di infilarle il cazzo in gola è stata davvero troppa. Ma devo trattenermi fino al punto di farla impazzire. Voglio vedere implorare la mia piccola bugiarda.
Appena ho toccato la sua eccitazione con le mie dita non ci ho visto più, avrei voluto divorarla.
Negli ultimi due mesi è scappata da me e devo capire cosa cazzo è successo, non usciva mai dalla sua cameretta e dopo quel fottuto video che le è arrivato, è cambiata. Ho provato a infiltrarmi un milione di volte in quel canale, ma senza risultati.
In che cavolo di guaio si è cacciata?
Sposto il peso sui talloni e dopo averle mandato un messaggio in cui la minaccio di presentarsi a lezione domani, me ne vado quando una figura scura mi fa sussultare.
La sua ombra mi ruota intorno nascondendo la faccia sotto il cappuccio nero di una felpa. Con questo cazzo di caldo ci mancava un fottuto psicopatico a rompermi i coglioni nel dormitorio femminile. Spero non mi faccia perdere troppo tempo.
Infilo la mano nella tasca e stringo tra le dita il mio coltello a serramanico e lo faccio scattare nella stoffa. Non ho idea di chi cazzo sia ma sono quasi certo che tornerò con le mani ricoperte del suo sangue se non si toglie dai piedi.
Si avvicina e quando si trova a due centimetri dalla mia faccia si toglie il cappuccio.
«Cosa ci facevi in camera di mia sorella?» il piccolo lord con la sua gelida voce mi redarguisce. Uccidere mio cognato non sarebbe un buon biglietto da visita per entrare a far parte della famiglia Kovalenko. Anche se sarà sua sorella a trasferirsi da me alla clubhouse. La porterò via da quella villa del cazzo.
«Cognato» esordisco «è un piacere fare la tua conoscenza» sono sicuro di stargli facendo ribollire il sangue nelle vene. Potrei avere la stessa reazione se qualcuno mi parlasse di Bea in questo modo.
«Cognato? Credo tu mi abbia scambiato per qualcun altro e faresti meglio a dirmi che hai sbagliato stanza prima che possa spedirti all'inferno» inarca un sopracciglio in attesa della mia risposta. Sorrido alle sue parole e lascio il coltellino ancora aperto nella tasca. Prendo uno spinello e me lo passo tra le mani prima di portarmelo alla bocca.
«No» rispondo secco mentre mi accendo la canna. Non me ne frega un cazzo se siamo ancora all'interno del dormitorio, ho bisogno di fumare «sono appena uscito dalla camera della mia ragazza, Alys. Tua sorella, piccolo lord» soffio il fumo dalle narici davanti alla sua faccia incazzata. Mi mette una mano al collo e mi schiaccia contro la parete. Gli sorrido ancora.
«Potrei ucciderti, ora. In questo fottuto momento solo con una rapida pressione dei polpastrelli.»
«Lo so» mi limito a dire, e so che potrebbe sul serio farlo «ma non lo farai»
«Ne sei certo?» mi scruta facendo pressione. Metto la mano sulla sua con calma e me lo scrollo di dosso. Si allontana di poco senza mai togliere gli occhi dai miei. La somiglianza tra i due gemelli è sbalorditiva. I loro capelli di un biondo quasi bianco sono identici al colore della luna, e i loro occhi blu intensi mi ricordano l'oceano quando sta incazzato. Sprigionano rabbia.
«Alys ti odierebbe e tu non faresti mai soffrire tua sorella di proposito»
«Mia sorella non ha un fidanzato, non si è mai interessata a nessun ragazzo, figuriamoci a un fottuto messicano» alla sua voce si è aggiunta una tonalità di dubbio.
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𝖂𝖊 𝕬𝖗𝖊 𝕮𝖍𝖆𝖔𝖘 - 𝕰𝖑𝖞𝖆𝖘 - 𝖛𝖔𝖑. 2
Roman d'amourElyas Garcia De La Cruz è un giovane hacker messicano che fa parte del Mc Tijuana, uno dei club motociclistici più famosi del nord del Messico e del sud della California. È ossessionato da una piccola nerd diventando con il tempo il suo stalker. La...