Capitolo 22

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ALYS

Oggi





Amare Elyas è come salire sulle montagne russe, sai che ti farà vivere l'emozione più inebriante di tutta la tua vita ma allo stesso tempo hai paura di precipitare nel vuoto da un momento all'altro.

In questi cinque anni mi sono domandata spesso se avesse ragione nel raccontarmi la sua verità alla quale non ho mai creduto. Farlo avrebbe significato ingoiare le sue orribili parole. È facile per lui parlare quando dietro quella porta c'ero io ad ascoltare, e c'ero sempre io quando ha deciso di aprirla e vomitarmi addosso quella massa di letame che ancora mi porto dietro.

Sapeva quanto avessi sofferto in passato e quanto lui fosse riuscito ad allontanarmi dall'orribile sensazione di essere sempre inadatta. Indesiderata. Brutta. Invisibile.

Ed è così che sono tornata a essere dopo quell'estate al campus. Invisibile.

E insieme ai miei mostri. Di nuovo.

Sì, perché quelli sono tornati con prepotenza e a rincarare la dose c'erano anche i suoi ricordi.

Le sue parole che mi hanno tagliato come lame in punti che nemmeno pensavo di avere.

Sanguino ancora.

Col tempo ho cercato di non tenere traccia di quei giorni nella mia memoria ma era difficile, perché lui continuava a essere presente in tutti i modi. Mi sono sempre chiesta il perché, e mi sono data anche delle risposte al riguardo.

O era pazzo, o quello a cui avevo assistito era stato davvero uno sporco ricatto usato nei suoi confronti contro di me. D'altronde mi era successa la stessa identica cosa. Sapevo fin dove potevano spingersi, i miei mostri, e non avendo più il mio video col quale ricattarmi potevano ferirmi solo attraverso Elyas.

E allora perché non gli ho mai creduto?

Perché mi sono ostinata a stargli lontano?

Non so darmi una risposta ma posso darmene una per come mi sto comportando adesso.

Mi sento in colpa, è questa la verità e per redimermi devo sacrificarmi, motivo per il quale devo riuscire a entrare nella casa dei Gambino e liberare le ragazze.

O perlomeno quelle che riesco a togliere dalla morsa di quella famiglia schifosa.

Avere Elyas intorno per una settimana non ha fatto altro che destabilizzarmi. Rivederlo e stare a contatto con lui, sentire di nuovo le sue mani calde sul mio corpo rovente mi ha resa debole come pasta frolla che si sgretola con un solo tocco delle sue dita.

Quelle stesse dita che mi hanno dato piacere molte volte e che ho sognato per cinque anni insieme a tutto il resto di lui.

Ma stasera ho bisogno di fuggire, scappare, allontanarmi dalla Alys destabilizzata, insicura e impaziente.

Stasera sono qualcun altro.

La sicurezza dell'Hartisflirt mi lascia passare non appena vedono il mio documento d'identità insieme a ventimila bigliettoni che sono serviti per comprarmi il loro silenzio, e la loro collaborazione per la serata che voglio trascorrere.

Indosso una maschera di pizzo veneziana di colore rosso che riflette i miei occhi azzurri. I miei capelli biondi e lisci sono sciolti e ricadono sulle spalle del kimono di raso nero lungo fin sopra il ginocchio che risalta le mie curve attraverso la cintura stretta sui fianchi. Mi sento bene.

Non mi vesto mai in maniera così audace. Di tanto in tanto metto qualche vestito elegante agli eventi alla villa che organizza mio padre, ma farlo per me stessa ha tutto un altro sapore.

𝖂𝖊 𝕬𝖗𝖊 𝕮𝖍𝖆𝖔𝖘 - 𝕰𝖑𝖞𝖆𝖘 - 𝖛𝖔𝖑. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora