Capitolo 28

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ELYAS

Oggi

Sfilo i pantaloni di mia moglie e le tolgo le mutandine mentre sospira e mi guarda con eccitazione e fame di me.

Cazzo, è uno splendore anche adesso che siamo ridotti come dei zombie.

Le sue gambe toniche e chiare riflettono nei miei occhi e vederla sorridere prevale su tutto il resto.

Mi tremano le mani e quasi ho il timore di sfiorarla per paura di romperla per quanto l'ho desiderata e la desidero ancora. Non ne ho mai abbastanza di lei.

Tutti gli anni che ho passato a essere il suo stalker e gli anni che ho trascorso successivamente senza di lei dopo averla avuta tra le mie mani, mi sembrano un incubo ormai lontano. Non pensavo che la vita dopo tanta merda mi riportasse da Alys, nonostante mi ero promesso che prima o poi me la sarei ripresa.

Anche con la forza.

Perché non c'è niente e nessuno al mondo che possa tenermi lontano da lei.

Accarezzo la sua pelle e tratteggio con le labbra la sua coscia mentre le trasporto verso la sua dolce fica.

«Apri le gambe per me, princesa»

"Vaffanculo, Elyas. Non ascolteremo questa merda. Stiamo per gettare questi merdosi auricolari e vi diamo cinque minuti di tempo. Dopodiché entriamo e se ti trovo ancora in mezzo alle cosce di mia sorella ti stacco le palle!" sbraita Artem.

«Sette minuti» rispondo di rimando mentre Alys ridacchia «consumiamo questo matrimonio mi amor»

Sigillo le labbra sulla carne della sua fica e inizio a stuzzicare e giocare con il clitoride fino a sentirlo gonfiarsi tra i miei denti.

«Che cazzo, non voglio guardarvi» strilla la ragazza legata intorno al crocifisso

«Non sai cosa ti perdi, stronzetta» replica Alys mentre geme e io continuo a succhiarla senza staccarmi da lei. Mi muovo mordendo la sua carne sensibile e infilo un dito tra le sue pieghe facendole inarcare la schiena.

Con la coda dell'occhio sbircio il prete che ci osserva con un misto di eccitazione e terrore che gli attraversa il viso.

Sa per certo che gli caverò gli occhi non appena avrò finito di consumare la mia prima notte di nozze.

Scaccio il pensiero e torno su mia moglie vogliosa e sempre più sgocciolante.

La sua fica mi si sta scopando la lingua fino a quasi staccarmela, me la risucchia e la stritola. Infilo due dita dentro e poi un terzo fino ad arricciargliele e accarezzarle il suo punto sensibile che la fa schizzare sulle mie mani e nella mia bocca.

«Sì così, princesa. È sempre un piacere dissetarsi tra le tue cosce»

Rotolo sopra di lei. Mi calo i pantaloni e le mutande e afferro il mio cazzo duro e pronto per riempire quella fica rosa. Mi tolgo la giacca e la maglia e faccio scivolare Alys sopra di me in modo da farla mettere a cavalcioni.

Il crocefisso di legno preme sulla mia schiena nuda graffiandomi la pelle e tiro un lungo sospiro prima di sollevare la mia donna per i fianchi e farla slittare sul mio cazzo che viene inghiottito in un istante.

«Prendilo tutto, moglie. Fallo sparire dentro di te» gemiamo come due ragazzi che non vedono l'ora di darsi piacere mentre infilo le mani sotto la maglia di Alys e inizio a stuzzicarle i capezzoli già duri come pietre.

Mi cavalca e getta la testa indietro ansimando sempre più forte.

Il suo gemito mi fa arrivare delle scariche elettriche lungo la mia schiena e il piacere di esploderle il mio seme dentro mi manda in cortocircuito il cervello.

𝖂𝖊 𝕬𝖗𝖊 𝕮𝖍𝖆𝖔𝖘 - 𝕰𝖑𝖞𝖆𝖘 - 𝖛𝖔𝖑. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora