Capitolo Nove

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X:" i-io...io non penso che sia una buona idea"

S:" io penso che invece sia perfetto"

X:" Ma non mi sono nemmeno preparato! Che cosa gli dico? Che cosa gli racconto? Starò lì, come un imbecille, a tremare ed a non spiaccicare parola!"

Mezzo sorriso piegò le labbra di Shouto, che mise la retromarcia per parcheggiare nel grande garage riservato dell'ospedale, per poi tornare a guardare al suo fianco ed aprire le labbra ancora di più

S:" tu che riesci a stare in silenzio? Questa sì che sarebbe una novità!"

Un tenero broncio venne messo su dall'altro ragazzo, talmente tanto adorabile che il bicolore dimenticò per qualche secondo il motivo per cui erano lì, che si intensificò ancora di più quando Shouto allungò una mano e gli scompigliò i capelli

S:" non devi avere paura di lui e lo sai ... Sei il mio omega e mai al mondo lui ti farebbe del male"

Gli occhi dell'altro ragazzo si socchiusero, iniziando a godersi quelle coccole nonostante avrebbe dovuto tenere il broncio, per poi riaprirsi e far accelerare il cuore del maggiore come ogni volta.

Erano bellissimi quegli occhi... Shouto non sapeva nemmeno come poter descrivere una bellezza del genere...

Luminosi...grandi...

Contenenti talmente tante sfaccettature di colore da fargli pensare che l'intero sole fosse stato racchiuso in quelle iridi ora terrorizzate di fronte alle sue

S:" Amore...sai già che nessuno potrà mai farti del male come io so già, e lo sai anche tu, che sei capacissimo di difenderti da solo ed anche di costringere una persona a terra allungando un solo dito...
Perché lo temi così tanto?"

Il labbro di Kaminari Denki si piegò di nuovo, facendo venir voglia a Shouto di ribaltare il sedile e prenderlo in quel garage, per poi tremare appena e cacciare fuori uno sbuffo d'aria

D:" i-io...io non ho paura di lui .. ho.. h-ho paura di cosa farà quando saprà di noi...quando saprà che stiamo insieme "

Shouto si sporse in avanti, scavalcando con il busto il cambio e la radio, per poi posare un bacio sulla guancia dell'omega ed un'altro sulla sua fronte

S:" Denk... A Touya non gliene frega nulla di con chi sto io o se è un maschio ,una femmina o un unicorno... Sai che anche lui non ha preferenze e che il fatto che siamo Mate ci pone davanti al non avere...."

I capelli biondi di Denki si mossero, miele liquido che si perde tra le dita del maggiore, ed i suoi occhi dorati si riempiono ancora di più di paura quando torna a guardare verso l'ingresso dell'ospedale

D:" non è lui a farmi paura... Ma Natsuo..."

~°~

N:" QUESTA STORIA È RIDICOLA!"

Natsuo si alzò su con il busto dal letto che gli era stato riservato, nel suo stesso ospedale, afferrando la camicia che era sulla sedia al suo fianco ed iniziando a metterla con la faccia infuriata e lo sguardo duro

N:" perché mai Kiomi dovrebbe fare una cosa del genere? "

Touya roteò gli occhi al cielo, allungando una mano dietro la schiena e facendo scattare la serratura della stanza per sicurezza, per poi piazzarsi davanti alla porta a braccia incrociate e sbuffare pesantemente

T:" pensaci un attimo Nat! Vi siete sentiti male in contemporanea e tutti i liquori, compreso quello che hai bevuto, sono stati buttati! Ed in più ha stuzzicato Izuku finché non ha avuto una dannata crisi epilettica!"

I bottoni della camicia bianca vennero chiusi uno ad uno, anche se Natsuo fu costretto a tornare indietro ad abbottonarli correttamente un paio di volte, ed anche i pantaloni vennero afferrati per poter essere indossati

N:" Certo... La mia più vecchia collaboratrice ha deciso di impazzire tutto ad un tratto, nonostante mi abbia visto portare diverse donne a casa negli anni che è con me, rischiando persino il posto di lavoro e la vita nel tentativo di uccidere me e l'Omega! "

Touya si piantonò ancora di più davanti alla porta, gonfiando le spalle ed assumendo una posa più minacciosa, mentre il suo telefono tintinnava avvisandolo di un messaggio in arrivo

T:" Le puttane che hai portato a casa non aspettavano tuo figlio Nat! Izuku è molto più minaccioso per lei perché porta in grembo TUO figlio!"

Una piega dura rafforzò i lineamenti già glaciali del minore, che ringhiò con forza nel sentir parlare del feto come se fosse una cosa importante, per poi allungare una mano e cercare di prendere il maglione sulla sedia

Venendo però anticipato da Touya, che allungò la sua nello stesso momento, e che con un unico movimento aprì velocemente la porta lanciandola in mano a Shouto che alzò l'altra mano a salutare

S:" Ciao nii-chan. Lui è Denki e te lo presenterò dopo. Tou a te non devo nemmeno presentarlo vero?"

Gli occhi azzurri del maggiore si socchiusero ed un sorriso enorme si aprì sul suo volto, mentre scrutava l'omega nascosto dietro suo fratello, per poi scoppiare a ridere ed annuire con forza

T:" Ohhh si... Non vedo l'ora...fratellino..."

Protège Moi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora