Capitolo Dodici

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"Lui sta bene...
Perché non vieni qui ad
accertartene?"

Il viso di Natsuo si piegò in una smorfia dura, svoltando all'ennesimo corridoio che lo avrebbe portato all'ascensore e poi al suo ufficio, premunendosi però di passare davanti ostetricia e fermarsi di fronte alla stanza numero 21

N:" sai che non posso farlo Fuy-chan... Nel contratto è stabilito che non avremo nessun tipo di rapporto "

F:" si Nat...ma la
vita non è fatta solo
di regole ed imposizioni "

Un sospiro lasciò le labbra dell'albino, che accarezzò la porta chiusa con le nocche della mano destra, prima di sospirare di nuovo e ricominciare a camminare con il cellulare ben piantato sull'orecchio

N:" che strano... Perché io mi ricordo ancora che tuo marito è stato scelto da Endevor"

F:" si... ed io ho rifiutato quel matrimonio per mesi"

N:" ma poi hai accettato"

F:" solo perché ho conosciuto Tensei...
Nat...a volte anche le cose brutte possono portare a cose belle ... Perché non gli dai l'occasione di farsi conoscere?
È molto dolce sai? Ed in più è un ragazzo sveglio e molto intelligente...
Perché non vieni qui?"

Gli occhi dell'albino si chiusero, nascondendo un dolore che aveva imparato a non mostrare ad anima viva, per poi allungare una mano ed abbassare la maniglia del suo ufficio

N:" Perché questo non è il mio ruolo Fuy... Si è calmato?"

La mano di Fuyumi passò sul viso dell'omega, con un sorriso dolcissimo a piegargli le labbra, per poi osservare il cuscino 'speciale' che gli aveva portato e ridacchiare per l'espressione serena che aveva

F:" si è addormentato come un bambino Nat...E sembra che non si sveglierà molto presto...."

Ed anche le labbra di Natsuo si piegarono in un sorriso, chiudendo la porta dietro di sé, e ripensando alla stoffa che aveva impregnato con il suo odore solo poche ore prima

N:" ne sono felice Fuy... Ci sentiamo più tardi"

F:" Nat aspetta!
Possiamo ancora..."

N:" no Fuyumi... Ormai è troppo tardi"

La comunicazione venne chiusa e Natsuo si mosse verso la scrivania su cui ,ormai da anni, passava la maggior parte delle ore da sveglio...

Il suo viso si piegò in avanti, accolto dalle mani , e l'albino si passò entrambe tra i capelli trattenendosi a stento dall'alzarsi di nuovo

Perché doveva mantenere fede al patto se voleva salvare la vita dei suoi fratelli...
E ,per questo, non c'erano vie d'uscita

Flashback

L'altare contenente le ceneri di Touya era stato montato da poco meno di un mese in casa Todoroki...

La sua vecchia stanza era stata adibita ad una specie di tempio, con le sue poche foto attaccate alle pareti, e spesso e volentieri Rei si chiudeva lì dentro per ore...

La follia che stava piegando sua madre era ben visibile agli occhi di Natsuo, nonostante fosse ancora piccolo, e spesso si ritrovava a rimanere seduto fuori da quella stanza aspettando il suo turno per poter stare con il suo fratellone.

Il dolore che provava era indicibile...

Per notti intere aveva ascoltato le sue congetture e la sua disperazione ..

Per notti intere lo aveva sentito parlare di farla pagare al loro papà e di farlo pentire , finalmente, per tutto ciò che gli aveva fatto subire...

Ma lo aveva ignorato...

A volte per il sonno ...

A volte perché era stanco, così tanto stanco di sentirlo parlare, che avrebbe voluto solo scuoterlo ed urlargli contro che anche lui stava male...che anche lui aveva bisogno di essere ascoltato e che , anche se in un modo malato, lui almeno aveva avuto le attenzioni del loro papà...

E lo aveva lasciato da solo...

Ed ora , davanti al suo altare e con un senso di oppressione a comprimere il piccolo petto, Natsuo chiedeva continuamente scusa al fratello che non era riuscito a salvare...

Ma alcuni giorni dopo gli era capitato di sentire una conversazione di Endevor al telefono, non si sa con chi, ed aveva sentito che probabilmente Touya era vivo...che Endevor sapeva dove si trovava e che lo avrebbe riportato a casa con le buone o con le cattive...

Ed era stato allora che aveva deciso di cambiare...

Era stato allora che si era offerto di essere il nuovo giocattolo di Endevor, per qualsiasi cosa volesse, ed aveva rinunciato ad ogni scelta possibile...

E tutto per lui...


Fine Flashback

Un sospiro lasciò le labbra di Natsuo, che si strinse le ciocche bianche tra le dita fino a farsi male, prima di rialzare il viso e prendere il telefono in mano

N:" portami la documentazione rimasta indietro.. e non disturbarmi per nessun motivo"

 e non disturbarmi per nessun motivo"

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