Capitolo Quindici

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N:" portate il resto della documentazione al reparto di cardiologia. Cercate di non confondere i documenti e se ci fosse bisogno di qualcosa, di qualsiasi cosa, contattatemi sul cellulare privato... vi ho lasciato il numero sulla scrivania"

Natsuo si sistema la cravatta, guardandosi nello specchio di quella grande camera d'albergo, per poi prendere la giacca dalla sedia ed afferrare le chiavi della macchina

N:" Rientrerò in turno tra tre giorni."

L'interlocutore risponde ancora una volta, mentre l'albino apre la porta della camera, per poi chiudere la chiamata e fargli fare la stessa cosa.

L'auricolare scivola nelle mani lunghe e forti di Natsuo, che lo ripone nella tasca dei pantaloni, prima di far scattare l'antifurto della sua Lamborghini e fare un cenno al portiere di notte che ha appena iniziato il turno.

Non era più tornato a casa...

Natsuo, dopo aver cacciato Kiomi ed aver litigato con Endevor per questo, non aveva più messo piede in quella casa che ora gli sembrava ancora più sterile e vuota senza quel minimo profumo di cioccolato e menta che aveva sentito quella maledetta sera...

Aveva optato per affittare un appartamento,dotato di ogni confort, all'ultimo piano di un prestigioso complesso residenziale ed ormai da due mesi andava lì quando la stanchezza si impossessava del suo corpo e gli Energy drink finivano di fare effetto...

Andava in quella camera sprovvista di qualsiasi tipo di odore, e di ricordo, e prendeva tre pastiglie prima di sdraiarsi a letto e cercare di non pensare...di non ragionare...

E quelle poche ore di sonno che si concedeva riuscivano a tenerlo sotto controllo per almeno un'altra settimana in modo che, quando Touya chiamava, avrebbe potuto chiedergli informazioni senza far trasparire la minima emozione né il minimo interesse...

In fondo non era un suo problema no?

Aveva già detto ad Endevor che Quella Omega aveva perso il bambino ed ormai da mesi inventava balle su balle in modo da rimandare il più possibile la nuova inseminazione che suo padre gli aveva richiesto...

Ma sapeva che ,prima o poi, avrebbe dovuto cedere e reinviare dei campioni alla prossima candidata che magari non gli avrebbe stravolto l'esistenza come quell'omega di cui non conosceva nemmeno il nome...

No...

Natsuo conosceva il suo nome e sapeva anche che aveva 23 anni e che aveva un sorriso dolce...quando riusciva a sorridere...

Touya gli aveva raccontato che si chiudeva in biblioteca per ore e che, per altrettante ore, passava il tempo seduto nel suo giardino a giocare con il gatto ed a leggere qualsiasi cosa...

Tranne quando anche Shouto e Denki andavano a trovarli...

Perché in quel momento l'omega sembrava riempirsi di nuova linfa e con il biondino elettrico passavano ore ed ore a chiacchierare ed a mangiare schifezze mentre Touya e Shouto li guardavano da lontano...

Natsuo aveva saputo che la risata di quell'Izuku era forte e piena e che anche suo fratello più piccolo, nonostante tentasse di darsi un tono, più e più volte si era ritrovato a ridere insieme a lui fino alle lacrime...

E che dire di Fuyumi?

Izuku e la ragazza erano legatissimi ed ora che anche lei aspettava il suo primo bambino, proprio dall'uomo che Endevor aveva scelto per lei, il loro legame sembrava essersi consolidato ancora di più rendendoli quasi inseparabili...

Il motore rombò quando l'ennesimo semaforo diventò verde e Natsuo si passò una mano tra le ciocche bianche sistemate ad arte...

Erano una bellissima famiglia...

Una famiglia fatta di risate, e di momenti teneri, di cui lui non faceva parte e di cui non avrebbe mai fatto parte...

L'immensa struttura del resort scelto per quella cena di beneficenza, che avrebbe portato nuovi soldi all'ospedale che gestiva, apparve davanti alla visuale dell'albino ed un'altro sospiro uscì fuori dalla sua bocca quando parcheggiò nel vialetto principale e lanciò le chiavi ad un emozionato parcheggiatore

N:" uscirò tra un paio d'ore..."

Una banconota di grosso taglio venne messa nella mano del ragazzino, che si trattenne dal saltellare per la felicità, e Natsuo si sistemò la giacca prendendo un profondo respiro e guardando verso le porte principali da dove iniziava a sentir provenire della musica...

E su cui il corpo di suo padre, avvolto in uno smoking dal taglio impeccabile, si stagliava come un presagio di morte piazzato apposta per lui

E:" sei in ritardo"

La voce dura di Endevor non era cambiata di una virgola negli anni e non aveva mai smesso di instillare nel corpo dell'albino una profonda sensazione di inadeguatezza e di insicurezza...

Natsuo salì gli ultimi gradini, con la morte nel cuore, ed Endevor sollevò il sopracciglio guardandolo come se fosse un insetto e facendosi di lato

E:" dov'è la tua accompagnatrice?"

Natsuo alzò le spalle facendo il suo ingresso nel salone, e passando il lungo soprabito alla ragazza alla reception, per poi sistemarsi ancora una volta la cravatta e piegare la mascella in una linea dura

N:" ci siamo accordati per vederci direttamente qui. Avevo alcuni documenti da sistemare, dell'ultimo minuto, e non avrei fatto in tempo a passare a prenderla"

L'espressione disgustata del maggiore crebbe di intensità, sempre accigliato e con le labbra tirate in una linea dura, per poi fermarsi nel grande salone trattenendo Natsuo prima che arrivassero vicino alle altre persone

E:" hai mandato i tuoi campioni alla clinica?"

N:" non hanno trovato ancora un Omega adatta padre"

E:" come diamine è possibile che non si trovi un'altra cagna da ingravidare? Devo forse pensare che sia tu il problema? In fondo anche la prima ha perso il bambino e..."

La mascella di Natsuo si serrò, un basso ringhio che premeva per uscire ma che riuscì a trattenere all'ultimo secondo, ed il suo viso che si spense non mostrando la minima emozione mentre si girava verso suo padre

N:" Non è il luogo adatto padre ... E la mia accompagnatrice è appena arrivata."

L'albino si girò verso la porta ed anche Endevor fece lo stesso facendo un verso, finalmente di apprezzamento, quando una bellissima ragazza fece il suo ingresso avvolta in un meraviglioso abito lungo e nero dal taglio sartoriale...

I lunghi capelli neri erano sapientemente intrecciati sulla sua nuca, lucidi e dall'aspetto comunque morbido, ed il suo sorriso sembrò illuminare per qualche istante l'intero salone quando Natsuo si avvicinò a lei e si inchinò prendendole la mano e portandola alle labbra

N:" Sei sempre bellissima...Momo"

Protège Moi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora