Capitolo Ventisette

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Non era la prima volta che si svegliava lì e doveva ammettere, almeno con sé stesso, che adorava il modo in cui quel materasso lo avvolgeva o come si adattasse perfettamente alle sue nuove forme..

Amava il fatto che era largo e confortevole, un King size degno di un gigante come il padrone di casa, come amava la disposizione delle finestre che irroravano la stanza di luce senza però dare fastidio ed accecare chi vi riposava all'interno...

Ed era altrettanto vero che Izuku aveva dormicchiato su quel letto per più giorni di quanto volesse in realtà ammettere, approfittando dello stacanovismo del maggiore e della sua assenza perenne da casa, ma non gli era mai capitato di svegliarsi su quel paradiso di stoffa senza quella fastidiosa sveglia, che puntava per non essere beccato, e senza sentire il feto scalciare come un dannato come se già lo odiasse profondamente...

Si...

La pace e la soddisfazione erano dipinte a chiare lettere sul volto lentigginoso del minore, gli occhi impastati dal sonno più ristoratore degli ultimi cinque mesi ed un filo di bava a bagnargli il bordo del labbro, e per qualche secondo Izuku si lasciò cullare da questa estasi ignorando completamente il fatto che avrebbe dovuto essere in camera sua e di certo non in quella dell'albino

E forse avrebbe seriamente preferito trovare un metodo per cancellarsi la memoria, o farsi una lobotomia casalinga, piuttosto che vivere quell'attimo in cui la coscienza si riattiva ed in cui vide sé stesso scattare come una molla per mettersi a sedere

Cosa diamine ci faceva lui lì dentro?

Come diamine era finito a dormire in quella stanza?

Si ricordava ovviamente della serata di sclero avuta il giorno prima, il cucciolo che scalciare come se volesse entrare a far parte dell'anime Blue Lock prima ancora di nascere, come si ricordava dall'aver cercato come un disperato l'odore dello stronzo

Ma non si era forse messo sul divano?

E stava fin troppo comodo anche lì con quei cuscini da sogno che lo avevano avvolto completamente e che....

Le mani di Izuku andarono verso i propri occhi, i palmi chiusi e con un leggero tremore ad avvolgerli, per poi sfregarsi le palpebre e trattenersi a malapena da urlare

Perché man mano che la coscienza tornava attiva, schivando la bolla creata dell'omega e da quel cucciolo maledetto, anche le ultime immagini viste trovarono la loro giusta collocazione facendogli coprire successivamente gli occhi, con entrambe le mani, e facendolo diventare di una gradazione di rosso talmente tanto forte da sentire di stare quasi per prendere fuoco

Perché c'era Natsuo su quel divano...

C'era proprio l'alpha addormentato lì sopra, steso in modo disordinato con la faccia rivolta al soffitto ed un braccio dietro la nuca, ed Izuku si ricorda perfettamente di aver pensato di non aver mai visto niente di più bello al mondo...

La tuta scendeva morbida sulle gambe lunghe e muscolose, evidenziando con quel grigio chiaro ogni avvallamento dato dalla muscolatura possente ed ogni sua forma, ed anche la t-shirt nera e senza maniche andava a delineare con una precisione assurda ogni addominale ...per non parlare dei bicipiti gonfi sotto la testa o di quei pettorali da paura che aveva, successivamente ,usato come cuscino...

E cosa dire del viso?

Che fosse un bel ragazzo Izuku lo aveva sempre pensato, perché si va bene odiarlo a prescindere ma non era di certo cieco, ma steso su quel divano scuro sembrava quasi come un'opera d'arte troppo bella per essere vera...

Le labbra erano distese e rilassate...

La mascella non era tirata come durante il giorno e soprattutto, per buona pace della sua sanità mentale, sembrava avere un sorriso sulla bocca che lo rendeva ancora più angelico e stupendo...

E lui cosa aveva fatto invece che correre e segregarsi in camera sua?

Si era sdraiato al suo fianco pur di far smettere il cucciolo di scalciare e pur di riuscire a dormire almeno cinque minuti

Ma i minuti non erano stati di certo così pochi, vista la luce che irrorava la stanza, e per quanto si sforzasse Izuku non riusciva a trovare nemmeno una minuscola motivazione per giustificarsi con l'alpha e non dargli anche questa enorme arma in mano da usare contro di lui...

E quasi saltò su sé stesso, sentendo persino l'istinto suggerirgli di soffiare come un dannato gatto , quando le enormi porte della stanza vennero aperte e Natsuo entrò dentro portando tra le mani un vassoio enorme e sorridendogli pienamente

N:" non sapevo cosa preferissi mangiare ed allora ho preso un pò di tutto...spero che ci sia qualcosa che ti piace"

L'albino fece il giro del letto, avendo cura di non guardarlo mai in faccia, per poi posare il vassoio sul lato vuoto e raddrizzare la schiena

N:" io...beh...buongiorno "

Per poi fare un passo indietro, allontanandosi dal letto, ma rimanere completamente congelato quando una mano si legò al suo polso strattonandolo appena

I:" b-buon..buongiorno anche a te...Natsuo..."

"

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