Capitolo Ventitré

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N:" dovresti calmarti..."

La voce dell'alpha era morbida e gentile,  come un balsamo che unito a quel delizioso profumo di caffè ebbe il potere di distendere almeno in parte i nervi del verdino,  ed una mano di Natsuo si alzò a sfiorare quella dell'omega che era ancora stretta a pugno

N:" non farà bene al nostro bambino sentirti così nervoso..."

Ed ecco che i nervi tornarono a fior di pelle sul corpo del minore,  quella semplice affermazione che gli fece roteare le scatole vorticosamente,  portandolo s stringere ancora di più i pugni e quasi a ringhiare

I:" il TUO bambino sta benissimo! Scalcia talmente tanto forte che sono certo che diventerà un giocatore di Football di fama mondiale e che se ha preso i vostri caratteri di merda, soprattutto quello di Touya,  sarà anche un grandissimo stronzo "

La mano  venne spostata con malagrazia  dal tocco dell'alpha,  che però non sembrò minimamente colpito da questo gesto , risultando anzi ancora più tranquillo e sereno

N:" mmmh...ci hai pensato a lungo?"

Il piede destro di Natsuo compì un passo avanti,  impercettibile come movimento ma ampio a causa della lunghezza delle sue gambe,  ed Izuku fu costretto ad alzare ancora di più il viso per poterlo guardare

I;" a c-che...a c-che cosa?"

Un'altro minuscolo movimento,  il piede sinistro che avanza senza farsi vedere, ed altri centimetri servirono ad Izuku per alzare ancora di più la testa e trovarsi quasi impossibilitato a respirare

N:" al nostro  bambino...a come sarà..che cosa farà  ..quali saranno le sue inclinazioni ed il suo carattere...quale sarà il suo aspetto..."

Gli occhi grigi del maggiore sembrarono risplendere,  abbassandosi ad incrociare quelli di Izuku che trattenne quasi il fiato, e Natsuo piegò la testa verso sinistra facendo sfiorare i loro archi di cupido per un minuscolo tocco

N:" hai pensato a che nome dargli? Mmmh? Hai pensato a quale sarà la sua prima parola?"

La gola del verdino produsse un suono secco, saliva che viene deglutita a forza nella sua gola, per poi ritrovarsi a fare  un passo indietro per sfuggire da quella situazione

I:" i-io non...i-io non è...non è un problema mio"

N:" problema?"

La mano enorme dell'alpha sfiorò il fianco del minore,  un lento e micidiale brivido che percorre la spina dorsale del verdino spezzandogli il fiato in gola, per poi sfiorargli il ventre con la parte più spigolosa delle nocche bianche

N:" vorrei che fosse mamma.."

Un'altro blocco  di saliva venne deglutito dal verdino, quel delizioso odore di caffè che irretiva la sua mente rendendola leggera come una piuma, e Natsuo ripetè quel gesto anche lui rapito dal minuscolo accenno di cioccolato che stava ricevendo in risposta

N:" vorrei che fosse mamma la sua prima parola...e che tu fossi al suo fianco per sentirgliela pronunciare"

Gli archi di cupido si sfiorarono ancora una volta, le iridi chiare circondate da un anello più nero della notte che si fondevano in quelle  altrettanto scure dell'omega,  e la lingua del maggiore uscì fuori dalla bocca andando a sfiorare appena quella del minore

Perso...così si sentì Izuku...

Bloccato dentro quegli occhi che sembravano promettergli  milioni di cose bellissime, e peccaminose, e tentato dall'alzarsi in punta di piedi e spezzare quella distanza che lo stava uccidendo

Si chiedeva come sarebbe stato...

Si chiedeva cosa sarebbe successo se si fosse lasciato andare,  rispondendo a quei feromoni con i suoi, e quasi si vide a venir preso in braccio e trascinato nel primo bagno disponibile per essere preso ancora ed ancora da quel magnifico alpha

Ma mentre l'immagine si componeva sempre di più davanti ai suoi occhi,  i brividi a percorrere la sia schiena rendendolo sempre più eccitato, un'altra immagine si sovrappose a quella facendolo ringhiare e facendogli portare le mani avanti a spingere via l'alpha

Gli occhi verdi si assottigliarono,  pieni di rabbia e disgusto, ed Izuku si sistemò una piega invisibile sulla camicia prima di girargli la schiena e mettere una mano sulla maniglia della porta di Inko

I:" ripeto...non so a che gioco stai giocando ma se pensi di poter giocare con me.... ti sbagli di grosso "

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