Capitolo Dieci

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Aveva sbagliato...

Questo pensò Izuku guardandosi intorno nella stanza dell'ospedale, che gli era stata riservata, e passandosi una mano sul ventre in un gesto distratto ed istintivo

Aveva sbagliato e per poco quello sbaglio non gli aveva fatto perdere tutto...

Il feto...il contratto...i soldi..le cure per sua madre...

E per cosa poi?

Un succhiotto?

Che senso aveva?

Non conosceva il donatore e nonostante fosse già da un mese inoltrato, in quella casa, non si era mai preso la briga di andarlo a conoscere o presentarsi a lui...

Il motivo Izuku lo conosceva bene ma nonostante questo, in fondo in fondo, si sentiva alla stregua di un bambolotto di plastica da poter ignorare finché non gli avesse dato ciò che voleva...

Ed anche questo, visto che il contratto non parlava minimamente di contatti tra di loro, era scontato...

Ma quando aveva visto quella macchia viola sporcare la pelle della stronza...

Quando aveva immaginato la forma dei denti che l'avevano lasciata, immaginandosi nello stesso momento anche i lineamenti di quella bocca o il suo sapore, non era riuscito in nessun modo a trattenersi ed era scattato in avanti senza il minimo controllo...

Ohhh certo...

Colpire quella stronza in piena faccia, sentendo quello schiocco che gli diede una scarica di piacere inimmaginabile, era stato fin troppo bello...

Percepire sulla mano quella pelle diafana e vederla diventare rossa , dopo che Kiomi era caduta a terra, lo aveva decisamente ripagato da ogni umiliazione che aveva subito fino a quel momento e probabilmente gli sarebbe bastato per il prossimo futuro.

Ma quella stronzata aveva avuto anche delle conseguenze e doveva ringraziare proprio la stronza se adesso, su quel letto, poteva ancora percepire la presenza del feto dentro di lui...

Aveva rischiato grosso...

Quando Kiomi aveva rilasciato i suoi feromoni, costringendolo quasi in ginocchio e sormontandolo con rabbia, aveva percepito un dolore allucinante all'altezza del ventre e dello stomaco...

Immediatamente la bile gli aveva riempito la bocca e tutto il suo corpo sembrava essere sfuggito al suo controllo iniziando a muoversi velocemente ed a scatti...

I medici dell'ospedale gli avevano detto che aveva avuto una specie di crisi epilettica e che in più, dopo le analisi del sangue, c'erano i valori principali sballati a causa di un'alimentazione si equilibrata ma non sufficiente per compensare il fabbisogno quotidiano di un Omega gravido...o almeno...il suo...

Da quel momento in poi diversi infermieri si erano alternati a portargli delle piccole porzioni di cibo, in modo da non forzarlo a mangiare e da riabituare il suo organismo alla digestione, insieme a diversi tipi di vitamine e medicinali omeopatici...

Lo avevano trattato con tutta la cura possibile, facendo pensare al verdino che non tutti gli esseri umani fossero delle merde, e solo quella mattina era riuscito a scoprire che in realtà quell'ospedale apparteneva al donatore e che quindi quel privilegio era stato imposto a quei ragazzi...

Però, pensò Izuku tornando a guardare verso la finestra e perdendosi nell'osservare dei rami più bassi sfiorare il vetro, nemmeno quando era a così pochi passi da lui quell'alpha si era fatto vedere...

Erano così poco importanti per lui?

Izuku scosse il capo dandosi per l'ennesima volta dell'idiota da solo, per aver anche solo immaginato una cosa del genere e per aver pensato al plurale, mentre dei tocchi delicati sulla porta lo facevano finalmente girare per vedere chi stava entrando...

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