"Lotterò, fino alla fine."
Il sole californiano salutava Ally attraverso il finestrino dell'aereo mentre si allontanava da Los Angeles.
Tre giorni di sole, mare e libertà avevano lasciato un'impronta indelebile nel suo cuore, ma era tempo di tornare a casa.
Suo padre l'aveva richiamata prima della partenza, esprimendo preoccupazione per la sua salute, che secondo la giovane stava migliorando notevolmente.
Aveva preparato la sua valigia con malavoglia, cercando di non dimenticarsi nulla in quella bellissima stanza.Mentre l'aereo solcava i cieli, Ally ripensava ai momenti trascorsi, alle avventure inaspettate. Tuttavia, un senso di malinconia si insinuava tra i ricordi felici; la città degli angeli possedeva una magia che già le mancava.
Forse era la lontananza da casa, o forse il fatto di aver trascorso quei giorni in solitudine.
Dopo un volo tranquillo, atterrò nella realtà della sua vita quotidiana.Il ginocchio, che un tempo aveva dominato ogni suo pensiero, ora sembrava un lontano ricordo. Stava bene, seguiva la sua routine di esercizi con regolarità e si preparava per il ritorno. I suoi genitori erano lì ad attenderla non appena atterrò, accogliendola con uno dei loro soliti saluti calorosi. Le coccole e il cibo abbondante erano una certezza. Sua madre era solita preparare un banchetto al suo ritorno da viaggi o puntate in qualche città o stato lontano, ma a lei non dispiaceva affatto. Le sue discendenze italiane la rendevano più che felice di gustare qualcosa che per lei era vero cibo.
I giorni successivi al suo rientro trascorsero in una nebbia di routine e jet lag.
In quel momento, Alisson era nella palestra di riabilitazione, concentrata sul movimento del suo ginocchio. Il fisioterapista che la seguiva da un mese e mezzo le aveva assicurato che sarebbe presto tornata in piena forma, e questa promessa la spingeva a non fermarsi mai. Nonostante il gonfiore residuo della lesione, il ginocchio sembrava muoversi senza problemi.
Camminava sul tapis roulant, lasciandosi riempire le orecchie dalla musica di Harry Styles, unico amore della sua vita.
Decise di fare qualcosa di diverso, così aprì YouTube sul telefono e qualcosa catturò immediatamente la sua attenzione: un'intervista sul podcast di Logan Paul.Tra le tante voci e opinioni che avevano animato il podcast in quei giorni, una in particolare catturò il suo interesse: quella di Roman Reigns.
Con un misto di curiosità e apprensione, Ally premette play.
"Vedi, Logan," Roman Reigns prosegue con un tono che, nonostante la calma apparente, trasuda un'irritazione palpabile, "le parole di Ally non mi hanno sorpreso. È chiaro che non comprende appieno che nel wrestling non si tratta solo di dimensioni o forza fisica; è una questione di cuore, di passione e di dedizione a questo business. Evitare una sfida non ti rende più grande, ti rende solo meno preparato."Roman si ferma un attimo, pesando le sue parole con attenzione. "Quanto al consiglio di suo padre, ascolto sempre ciò che gli altri hanno da dire, specialmente se proviene da una leggenda. Ma c'è un modo per esprimersi, e se non riesci a distinguere tra rispetto e mancanza di rispetto, allora forse sei tu che hai qualcosa da imparare."
La sua voce si ammorbidisce leggermente, ma solo per un istante. "Non ho nulla di personale contro Ally. È una lottatrice talentuosa, ma sembra dimenticare che questo è un mondo competitivo. Qui, se vuoi essere il migliore, devi essere pronto ad affrontare chiunque, in qualsiasi momento."
Poi, con un tono che non ammette repliche, Roman aggiunge: "E ora parliamo di Nia Jax. Lei è entrata nella Bloodline e ha preso il titolo in un Triple Threat.
E sai perché Nia ha vinto? Perché è cento volte la lottatrice che Ally potrebbe mai essere. Se Ally vuole davvero riconquistare quel titolo, dovrà affrontare Nia. Non ci sono scorciatoie, non ci sono vie di fuga. Se non è pronta ad affrontare Nia, allora può dimenticarsi del titolo. Questo è il nostro mondo, il mondo della Bloodline, e qui si lotta con onore e si affrontano le sfide a testa alta."Ally, con un misto di frustrazione e determinazione, chiuse il video.
Il suo cuore batteva forte, non tanto per le parole che aveva sentito, ma per l'ennesima sfida che ora le si presentava davanti.
Sempre lui, Joseph, o Joe come lo chiamavano dietro le quinte, che sembrava rovinarle le giornate, anche in quel momento. Erano mesi che non lo vedeva.
Mesi in cui era stata risparmiata dalle sue critiche verbali durante le puntate di SmackDown.
Scendendo dal tapis roulant, tirò fuori il telefono dalla tasca della sua tuta e compose il numero di Triple H.
Era l'unico che poteva capirla e darle la soddisfazione che ora stava cercando.Il telefono squillò solo un paio di volte prima che lui rispondesse.
"Ally? È una sorpresa sentirti. Come stai?" chiese Triple H, la sua voce piena di genuina sorpresa."Hey! Non ho tempo per le formalità, ho una proposta." rispose Ally, la voce ferma e sicura.
"Voglio tornare a Smackdown questo venerdì. Ho una promo da fare, una sorpresa per tutti, anche per voi... niente di pericoloso. Voglio solo far capire alla Bloodline che the New Flame è tornata, più carica che mai."C'era una pausa dall'altra parte della linea, poi un sospiro.
"Sei sicura? È un grande passo. Potresti alzare polveroni che fanno molto male..." disse Triple H, ma nella sua voce c'era un tono di rispetto."Sono più che sicura. È ora di mostrare a tutti che non sono finita," insistette Ally.
Triple H sorrise, anche se lei non poteva vederlo.
"Va bene. Ti metto in programma. Questo venerdì, Smackdown. Fai la tua mossa, Ally. Non combinare troppi casini..."Con un sorriso di soddisfazione, Ally riattaccò il telefono.
Era pronta a riprendersi ciò che le apparteneva.
Era pronta a sorprendere tutti.Mancavano esattamente 3 giorni.
Ally scattò fuori dalla palestra, il cuore ancora pulsante per l'adrenalina della sfida che aveva appena accettato.
La strada verso casa le sembrava più breve del solito, ogni passo la portava più vicino al confronto che avrebbe potuto cambiare tutto. Quando finalmente arrivò, trovò suo padre, Stone Cold Steve Austin, seduto sul portico, una lattina di birra in mano."Che succede, piccola?" pronunciò scrutando il volto di sua figlia.
"Vado a Smackdown questo venerdì," disse Ally, cercando di mantenere la calma. "Ho una promo da fare."
Il padre alzò un sopracciglio, la preoccupazione evidente nei suoi occhi.
"Sei sicura? È una mossa audace.""Lo so," rispose la giovane, pronta a tutto, "ma è ora di fare quello che è giusto. È ora di prendere una posizione, proprio come hai fatto tu con il tuo 3:16."
Un sorriso si dipinse sul volto burbero di "Stone Cold" Steve Austin.
"Allora, cosa aspettiamo? Andiamo a preparare quel discorso."
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The New Flame
FanfictionLa vita è come un filo sottile, teso tra i poli dell'essere e del nulla. A volte vibrante sotto i tocchi del destino altre volte calmo, come un lago senza onda. Un soffio di vento, un taglio sottile, può farlo vacillare, può farlo cedere. Ma ogni fi...