"Hai risolto il problema?"
Passò una settimana da quell'incontro.
Il fatidico tempo che Mark le aveva dato era terminato.
Si sentiva persa, travolta da emozioni contrastanti.
Le domande la tormentavano: come avrebbe potuto risolvere quella situazione disastrosa?
E soprattutto, come avrebbe potuto dirlo a Joe?
O forse non avrebbe dovuto farlo affatto?Da quella sera, non l'aveva più sentito. Dopo aver trascorso la notte insieme, l'indomani Ally si era allontanata, lasciando tutto alle spalle. Ora, nella sua stanza, cercava una risposta, sperando di trovare la strada giusta, ma non vi era una vera e propria soluzione.La cosa nasceva da sé.
Parlarne con suo padre sarebbe stato corretto? Forse no.La sua reazione avrebbe ingigantito tutto.
Mark era il peggiore dei suoi incubi.
Una parte di lei, però, era consapevole che stava sbagliando qualcosa nella sua vita.
Joe non meritava quella situazione, ma metterlo in mezzo.. Non poteva farlo.
Doveva pensare alla sua terapia, un altro problema da aggiungere non era la soluzione.Ma lei stava bruciando. Bruciando di rabbia per il fatto di essersi allontanata senza dirgli nulla. Bruciando di passione per l'amore che stava provando per lui ogni giorno di più.Quella lontananza metteva in pericolo ogni sua certezza.
SmackDown doveva essere il suo unico pensiero quella sera.
Avrebbe incontrato Triple H, ci avrebbe parlato.
Si sarebbe sfogata ed avrebbe trovato una soluzione.
Almeno cercava di convincersene.L'ora era tarda e sola si diresse verso il palazzetto dove si sarebbe svolta la puntata di SmackDown.
Il cuore le batteva forte mentre attraversava il parcheggio, cercando di mantenere la calma. Occhiali da sole, un falso sorriso sulle labbra davanti alle telecamere.
Sapeva che quella sera avrebbe dovuto affrontare molte cose, ma non era ancora pronta.
Il cielo era coperto da nuvole scure, e un vento freddo le sferzava il viso, aumentando la sua inquietudine.
Entrò nel palazzetto e percorse velocemente i corridoi, sperando di trovare un momento di pace per raccogliere i suoi pensieri.Le luci dei lunghi corridoi sembravano più intense del solito, quasi accecanti.
Mentre raggiungeva l'ufficio di Tiple H, con la coda dell'occhio vide Joe.
Lui quasi la guardò in cagnesco.
Non era il momento giusto.
Joe aveva un'espressione cupa, e il suo sguardo sembrava perforarla, ma lei si costrinse a ignorarlo.
Non quella sera.
Non ora.Seduta alla scrivania dell'iconico wrestler, cercò di concentrarsi su ciò che gli avrebbe detto.
Aveva bisogno di sfogarsi e di trovare una soluzione, ma le parole sembravano sfuggirle.
La presenza di Joe nel palazzetto rendeva tutto ancora più complicato.Ogni volta che pensava di aver trovato il modo giusto per esprimersi, l'immagine di Joe le tornava in mente, facendola vacillare.
Alisson si alzò e iniziò a camminare avanti e indietro nel piccolo ufficio, cercando di calmare i nervi.
Le pareti sembravano chiudersi su di lei, e il ticchettio dell'orologio appeso alla parete era l'unico suono che riempiva il silenzio opprimente.
Uccellino.Si fermò davanti alla finestra e guardò fuori, osservando le persone che si affrettavano a prepararsi per lo show.
Tutti sembravano così sicuri di sé, così concentrati, mentre lei si sentiva persa in un mare di incertezze.
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The New Flame
FanfictionLa vita è come un filo sottile, teso tra i poli dell'essere e del nulla. A volte vibrante sotto i tocchi del destino altre volte calmo, come un lago senza onda. Un soffio di vento, un taglio sottile, può farlo vacillare, può farlo cedere. Ma ogni fi...