Capitolo 17

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"Io so chi sei."

Una volta fuori dal locale, Liv saltò tra le braccia della migliore amica, sussurrando al suo orecchio parole importanti. Parole di fiducia e amore.

"Finalmente posso vedere il tuo vero sorriso. Spero che questa cosa tra te e Joe continui.. non fatevi del male, vi prego. Non potrei sopportarlo." Ally era arrossita, sentendo il suo cuore battere all'impazzata, e balbettando pronunció una risposta banale eppure fin troppo giusta.

"Liv.. io gli starò a fianco. Sarà poi il destino a decidere..." Non aveva mai nominato la parola 'destino', ma quella sera tutto stava cambiando.

"Il destino non esiste. Voi si." Un dolce bacio si scontrò con la sua guancia, prima di vederla allontanarsi con gli altri, verso la macchina di Joe.
Quest'ultimo, però, aveva delicatamente spinto la rossa sulla portiera della sua macchina, appena tutti si erano allontanati. Appena gli occhi indiscreti erano spariti dentro l'oscurità della notte.

"Volevo dare la buonanotte alla mia piccola crocerossina." Il suo sguardo penetrante la mise in soggezione, così come le sue parole, mentre manteneva il colorito sulle sue gote calde.

"Buonanotte." Si scambiarono un bacio prima di tornare rispettivamente nelle loro macchine.

Alisson guidava, con tanti pensieri per la testa, con tanti sentimenti nel petto. Fu incredibile quanto quella serata avesse dato chiarimenti ai suoi dubbi, forse non solo suoi, ma di tutti.

La strada verso casa non fu troppo trafficata. Riuscì ad essere a casa ad un orario decente, con nessuno ad attenderla.
Non ci pensò tante volte: si gettò sotto la doccia, per darsi una rinfrescata.
Il suo cervello aveva bisogno di ragionare su tutto ciò che ora riempiva i suoi pensieri. Dall'odio alla passione. Era così strana quella situazione.
Appena riuscì ad indossare i suoi pantaloncini e la canottiera, il suono d'un campanello le fece drizzare la schiena.

Erano esattamente le 4 di notte quando ciò avvenne. Prima di aprire a chiunque fosse, guardò dalla finestra, vedendo la persona che quella sera l'aveva resa stranamente felice. Alzò un sopracciglio, allungando la mano sulla maniglia.

Aprì la porta, con un gran sorriso, chiedendo ironicamente:

"Bel forestiero, ti sei perso?"

Alcuna risposta le venne rivolta, ma bensì la spinse dentro casa, baciandola come se quella fosse la droga migliore che gli fosse stata mai regalata. Almeno quella sera. Chiusero la porta, mentre lui la spingeva all'interno, fino a raggiungere una parete della casa. La baciava in una maniera così passionale che mai se lo sarebbe sognata.

"Scusami..." Aveva detto fra uno di quei baci, baciandole le guance ed il collo per qualche istante. "Liv mi ha indicato questa casa.. ne avevo bisogno. Volevo vederti ancora."

E continuò, fin quando entrambi persero il fiato. Di nuovo. Lei era accaldata, nonostante la doccia appena fatta.

"Credevo fossi già nella tua camera d'hotel." Aveva fatto notare Ally, toccandogli la barba e le sue guance.

"Non l'ho prenotata.. lasciati baciare un altro po'.. poi dormirò in macchina."

Come un leone che voleva la sua preda, continuò ancora, fin quando i fianchi di lui vennero coperti dalle gambe nude della rossa. A quel gesto, i due si ripresero, senza spingersi oltre, ma staccandosi un momento per poi riprendersi in un abbraccio.

"Ho tante camere... potresti rimanere." Propose la padrona di casa, ricevendo in cambio una stupida frase:

"Non voglio essere di disturbo."

"Joe.. veramente?" Si era staccata, incrociando le braccia al suo petto. Lui scoppiò in una risata toccando il suo viso e posando un tenero bacio sulla sua fronte.

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