"Lasciati andare."
Un'ombra si muoveva silenziosa tra le luci morenti del backstage.
Ally, ancora avvolta nel calore della sua promo, non si accorse della presenza che la seguiva con passi felpati.
Solo quando una mano improvvisa e forte la afferrò per un braccio, capì che non era più sola. Trascinata senza preavviso in uno stanzino buio, il battito del suo cuore si fece frenetico.
La porta si chiuse con un clic sinistro, e l'oscurità la avvolse, senza lasciarle via d'uscita.
L'aria era carica di un'energia palpabile, ma chi l'aveva portata lì?
E perché?L'ombra che l'aveva afferrata fu in breve rivelata.
Gli occhi chiari vennero a contatto con due pupille scure, viste più volte in precedenza ma non in quegli ambiti.
Joseph, meglio conosciuto come Roman Reigns, era l'uomo dietro la mano che l'aveva trascinata.
La tensione tra loro era palpabile, un misto di passato e presente che si stava scontrando in quell'oscurità."Cosa vuoi da me?" aveva chiesto la vittima di tale agguato, con voce vibrante di sfida mentre cercava di liberarsi dalla presa di lui. Quel contatto la bruciava, come l'argento brucia i vampiri
"Solo parlare..." Joseph, in quell'attimo emanava calma, mantenendo la sua presa sul braccio di lei. Entrambi potevano sentire il disagio rivelarsi pian piano.
"Potevi chiedermelo gentilmente..." aveva replicato lei, il sarcasmo evidente nella sua voce.
Non riusciva a credere al fatto che fossero soli, in quel piccolo spazio, a discutere, di nuovo."Non mi avresti ascoltato." Vi fu un accenno di frustrazione che filtrava attraverso la sua solita maschera di indifferenza.
Una frustrazione che la rese ancora più nervosa."Di cosa vuoi parlare allora?" aveva incalzato Ally, il suo sguardo non lasciava spazio a scappatoie.
Non era lì per scherzare e neppure per discutere."Tu... tu... perché continui a sfidare tutti? Non puoi startene tranquilla a riposo, con il tuo ginocchio lesionato? Non puoi lasciare che.. che la Bloodline faccia il suo lavoro?"
Un tono misto di preoccupazione e rimprovero si fece spazio nell'aria."Veramente Joe? Te la prendi per la Bloodline? Lo sai che fa solo parte del tuo personaggio, vero? O confondi realtà con fantasia? Sei sempre stato bravo a farlo." Una lieve risata breve e incredula si fece spazio tra le labbra della giovane. Poté sentire le sue difese abbassarsi ogni volta che respirava il profumo nella stanza.
"Stai zitta..." aveva sibilato lui, la voce improvvisamente dura, mentre la tensione tra loro cresceva, densa come la nebbia che avvolge i misteri non ancora svelati.
Un silenzio carico di parole non dette.
Joseph fissava Ally, la sua espressione un mix di emozioni contrastanti, le braccia lungo i fianchi ed il cuore estremamente in pericolo."Non è solo per la Bloodline," aveva detto infine, rompendo il silenzio.
"È per te, Ally. Non sopporto di vederti metterti in pericolo... in continuo."Lei lo aveva interrotto, "Perché ti importa così tanto ora? Non te n'è mai importato di me ed ora? Perchè hai atteso che fossi fuori pericolo all'ospedale? Perchè ora sembra che tutto ciò che mi hai detto debba ignorarlo? Vuoi forse avere tu l'onore di finirmi? Vuoi picchiarmi?"
Joseph si era passato una mano tra i capelli, frustrato. "Picchiarti? Stai scherzando vero...? Io non voglio tutte quelle cose che stai dicendo perché... perché nonostante tutto, nonostante le battute e gli scontri, mi importa di te. Più di quanto pensi..."
Ally era rimasta senza parole, il suo cuore batteva all'impazzata.
La rivelazione aveva scosso le fondamenta del loro rapporto di lunga data. Un rapporto di schiaffi morali, insulti su qualsiasi caratteristica negativa.
Forse, sotto la superficie di quella che sembrava una rivalità senza fine, si nascondeva qualcosa di più profondo.
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The New Flame
FanfictionLa vita è come un filo sottile, teso tra i poli dell'essere e del nulla. A volte vibrante sotto i tocchi del destino altre volte calmo, come un lago senza onda. Un soffio di vento, un taglio sottile, può farlo vacillare, può farlo cedere. Ma ogni fi...