"E' l'alcol a dirlo?"
Tutta l'atmosfera venne spezzata dal suono di un bicchiere rotto.
Poco più lontano da loro, due persone avevano iniziato a dibattere su cose di poco valore, non lasciando spazio alle persone che stavano ballando con allegria e spensieratezza.
"Andiamocene.." Aveva sussurrato con voce decisa il campione, che fino a pochi istanti prima si stava godendo quella pace inaspettata, prendendo con gesto naturale la mano della ragazza. I passi di lei, però, non erano ben assestati. Si muoveva a stenti, con alcol nel suo stomaco e la testa che sembrava esser parte di una giostra.
"Hey tu, aspettami... non riesco a.."
In poco tempo si trovò tra delle braccia muscolose, coperte da una camicia chiara, dopo aver fatto solamente qualche passo.
L'equilibrio non sembrava volerla aiutare, non in quel momento almeno.
"Ti sei fatta male?" chiese una voce preoccupata, appartenente a qualcuno che sapeva bene che lei avrebbe potuto di nuovo lesionarsi quell'arto che stava pian piano tornando ad essere guarito."Lascia fare a me.." Il terreno sembrava ora così distante dal suo corpo. Con una gran facilità era stata sollevata e si erano diretti verso l'uscita, senza esitazioni.
"Sei troppo alto, lo sai?" ridacchiando come prima, aveva sussurrato quelle parole mentre toccava leggermente la sua barba, che in quel momento sembrava più un antistress per lei.
Quel tocco, come tutti i precedenti, fece rabbrividire Joseph, che cercava incessantemente di non fare altri casini quella sera.
Quella vicinanza, quelle parole che aveva detto. Tutto sembrava alimentare il falò di emozioni che stava ormai bruciando da tutto il giorno nel suo corpo."Lo hai detto anche tu, non ti vorresti mai battere con uno come me..." Fu una risposta acida, quasi spontanea, ma lei ormai si era accoccolata, posizionando la testa nell'incavo del suo collo. Sembravano intimi, quasi due persone che si conoscono da sempre e lo fanno da tutta la vita.
Un minuto di silenzio passò prima che ella parlasse di nuovo."Ho detto tante cose... pensato tante altre." Fu quella l'unica cosa che pronunciò prima di sentire il suo corpo posarsi su un sedile di una macchina.
"Non credo che mio padre vorrebbe vedermi così..." Aveva pronunciato quelle parole, facendo capire bene quanto la loro differenza di età fosse evidente. Undici anni che segnavano una linea delicata ma cruciale, anche se non troppo marcata."Non ti porto a casa.. allora.." E fu allora che realizzò una cosa: non avrebbe mai voluto incontrare faccia a faccia 'Stone Cold' Steve Austin, non con sua figlia ubriaca tra le braccia almeno.
Il grande SUV iniziò a dirigersi verso una strada a lei sconosciuta, mentre senza vergogna continuava a parlare a vanvera.
"Non mi sarei mai aspettata di trovarmi con te, nella tua macchina, non mi starai mica rapendo vero?" Le parole le erano uscite di bocca poco prima di sentire il suo telefono vibrare.
Lo prese con malavoglia, vedendo che era Liv.
"Ciaoooo tesoroooo."
Joseph la guardò con la coda dell'occhio mentre rispondeva a quella chiamata.
"Al ma dove sei? Dopo la rissa non ti abbiamo più vista. Stai bene?"
Il tono preoccupato era evidente nella sua voce squillante."Sisi, tranquillaaaa sono al sicuro. C'è Joe con me!"
"Joe? In che senso scusa?! Puoi passarmelo, tesoro?"
L'uomo poté sentire la voce stridula di una delle sue amiche al telefono, senza però capire cosa stesse dicendo alla brilla donna nella sua macchina.
Ally senza pensarci troppo gli passò il telefono, osservando l'espressione stupita del wrestler.
"Hey Liv... si, l'ho portata via... poi ti spiego dai... sto guidando... non ti preoccupare.. sta bene... buonanotte... sisi ti chiamo più tardi... ciao, ciao."
Tante parole furono pronunciate dal guidatore, che con delicatezza riattaccò e poggiò il telefono sulle cosce della donna dai capelli rossi. Lei arrossì quando le sue dita sfiorarono involontariamente la sua pelle nuda.
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The New Flame
FanfictionLa vita è come un filo sottile, teso tra i poli dell'essere e del nulla. A volte vibrante sotto i tocchi del destino altre volte calmo, come un lago senza onda. Un soffio di vento, un taglio sottile, può farlo vacillare, può farlo cedere. Ma ogni fi...