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William e Connell furono mandati a controllarsi dal medico del campo, il primo per controllare i polmoni dopo quell'inalazione di benzina bruciata e il secondo per la gamba fasciata da Antoine, rimanendovi per il resto del pomeriggio.
-come ti senti?- Domandó Connell
-acciaccato ma bene nel complesso. La gamba?-
-fortunatamente non é infettata. Devo solo ringraziare Antoine- 
-sai, non credo di aver mai incontrato dei tipi come loro. In un primo momento credevo fossero dei contadini sprovveduti ma poi mi sono ricreduto. Sono grato di averli incontrati.-
-anch'io- disse Connell: - dopo l'attacco di domani potrai incontrare nuovamente il tuo tenente-
-si- disse William con il cuore pieno di gioia ma anche di timore:- spero mi perdonerá per averlo ingannato-
-sarebbe un'idiota se non lo facesse- disse con un ghigno Connell: - sinceramente tu sei quello che mi ha stupito piu di tutti. Dico davvero, non credo di aver mai conosciuto una persona come te-
-impulsiva?-
-romantica- 
-ma che dici- disse William voltando il capo dall'amico: - non dire queste cose-
-é vero, non ti prendo in giro. Anch'io avevo dei pregiudizi su di te, e per un momento credevo fossi un idiota passionale- William imbronció le labbra:- ma conoscendoti mi sono reso conto di quanto tu sia altruista e protettivo verso gli altri-
-ti sbagli. Adempio solo ai miei doveri-
-doveri che ti imponi da solo, amico mio. Ti sei sacrificato al posto del tuo tenente,  hai aiutato i francesi con le locazioni nemiche, mi hai protetto lasciandomi ad aspettare in auto e hai salvato la vita a Danton piuttosto che fuggire, e questo dimostra il tuo valore William Turner, non serve negarlo-
-sinceramente...- William si guardó i palmi delle mani, in difficoltá per esprimersi: - non cerco un riconoscimento. Vorrei solo che tutto questo finisse- il petto gli si strinse e gli occhi gli pizzicarono: - vorrei solo rivedere Henry- 
-sará cosí amico- 

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Il fatidico giorno giunse con anticipazione di tutti. Il suo svolgersi fu scandito dalle mille emozioni trapelare tra gli uomini, le preghiere e le camminate instancabili. Lo scontro fu violento ma a vantaggio degli Alleati. In un primo momento fu difficile rintracciare le unitá tedesche, dislocate per sfuggire le fiamme, ma in poco tempo furono raggiunte e chiuse in una morsa da nord e da sud. L'unitá di Smith arrivó come programmato, e William se ne accorse nel pieno dello scontro, con il fucile in mano e pronto a sparare da dietro una collina. I tedeschi cercarono di contrattaccare benché si ritrovassero bloccati da ogni punto ed incapaci di riorganizzarsi come voluto. Furono all'incirca 500 e nel complesso furono rappresati, molti costretti a disperdersi per fuggire da morte certa. La mente di WIll vacilló tra pensare alla sopravvivenza e a Miller, chiedendosi dove egli si trovasse, mentre le orecchie gli fischiarono per il baccano degli spari.
-Avanti, andiamo!- Miller fece segno ai soldati di avanzare e conquistare terra, scosso da adrenalina nel sapere che l'altra unitá fosse giunta a soccorrergli. William ce l'aveva fatta, il messaggio era stato consegnato a Tully e questo lo animó nella battaglia, nel desiderio di vincere contro i tedeschi cosí come inspirandosi di poter vincere la guerra in generale. La confusione generale fece perdere ogni tipo di riferimento, specie per  i bombardamenti dei cannoni , gli spari e le bombe a mano che alzarono grandi polveroni di terra e fumo, per un momento facendo dimenticare che fosse pieno giorno. Una di quelle bombe gli esplose vicino il giusto per non ucciderlo ma farlo urtare con dei detriti levatosi in aria e farlo sanguinare dalla fronte. 
-Cristo-
-Tenente!- Noah lo vide accasciato a terra ma presto si rialzó, per quanto lí per lí gli dolesse la testa:- sto bene, sto bene. Andiamo avanti- 
Passó piú di un'ora quando finalmente gli ultimi tedeschi vennero uccisi o scapparono dispersi, improvvisamente riempiendo di calma l'atmosfera attorno.
-Miller, ce l'abbiamo fatta- Disse meravigliato Smith, anche se Miller non rispose d'immediato. Si guardó attorno e come rallentato nella comprensione e nella visione, si lasció andare a terra, privo di sensi per quella concussione presa,  avendo come ultimo pensiero quello di aver vinto lo scontro.

Il soldato e il tenenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora