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La cena era pronta e Miller aspettava il ritorno di William per parlargli di quanto scoperto al lavoro, benché si accorse che forse un po' in ritardo dal solito. Solo il suono del campanello lo rassicuró, certo che Will fosse arrivato, al che si diresse ad aprire la porta per irrigidirsi di fronte a chi vide:
-Will-
-Hey, stavo cercando le chiavi- William rise un po' nervoso per poi dare un'occhiata a Cassie: - E' un po' inaspettato ma c'é anche Cassie stasera.-
-piacere di rivederti caro- disse ella guardando Miller il quale tutto si sarebbe aspettato tranne lei di fronte casa sua:
-come scusa?- disse Miller rivolto a Will, mentre egli si fece strada dentro: -ti spiegheró tutto tra poco. mmm hai cucinato il pesce?- Will colse il profumino provenire dalla cucina, ricordandosi di avere fame e desideroso di cancellarsi l'aroma di caffé in bocca con la cena:- La signorina Cassie mi ha chiesto se potesse essere nostra ospite per una notte e dato che é stata una cosa all'ultimo non ti ho avvertito in anticipo-
-non si preoccupi Henry, so essere squisita come ospite- aggiunse Cassie, benché Miller fosse tutt'altro che soddisfatto da quella spiegazione: - Spiacente ma non credo di aver capito bene il motivo della sua visita- disse piú distaccato, cosa che Cassie notó ma per cui non si scompose:
-oh non si preoccupi caro, perché non ne parliamo con calma e seduti?- 
- Henry- Miller si rivolse verso di lui con sguardo confuso:- direi di andare a mangiare, mmm?- 

Miller non si sarebbe aspettato quel paradosso di trovarsi Cassie Evans a casa proprio quando avrebbe voluto dire a William di non frequentarla piú, e una volta seduti con il pesce e le verdure nei piatti, Cassie dette le sue spiegazioni a Miller, il quale fu poco empatico con lei:
-mi faccia capire: che tipi di problemi ha suo padre?- 
-sono dispute contrattuali tra lui e dei clienti, non serve spiegare troppo-
-la prego invece; sono curioso di ascoltarla- disse insistente ed ella si sentí a disagio a quella domanda, sia Miller che William lo colsero, al che quest'ultimo intervenne:
-non serve Cassie, immagino sia stata una giornata pesante per te-
-oh...si. Chiedo scusa, in genere non sono cosí. Vi ringrazio per la pazienza. Oh e questo salmone é delizioso Henry, dico davvero, al pari di quello del mio chef personale-
- pff si, Henry é ottimo in cucina, ha sorpreso anche me la prima volta con il mio piatto preferito-  Wiliam rise un poco e la tensione parve un po' allentarsi, sebbene Miller non si sentisse in vena di scherzare.
- il suo fidanzato sa che si trova qui? Immagino non gli piacerebbe l'idea di lei dormire a casa di due uomini- ella deglutí del cibo, per poi dire:
-temo che la nostra relazione non sia solida come la vostra. Sembra sciocco ma dopo 2 anni di fidanzamento non credo sappi le cose piú banali di me, come il mio piatto preferito. In questo periodo non siamo molto connessi-
-e perché mai?- domandó diretto Miller per poi essere richiamato da William
-Henry non credo che abbia voglia di parlarne-
-oh no, va tutto bene. Non é una cosa grave, credo che ognuno abbia ogni tanto dei dubbi sul propro compagno, no? Victor é molto pragmatico, é cresciuto in una famiglia di commercianti, sa cosa vuol dire essere efficienti nella vita. Temo solo che a volte manchi una certa connessione mentale tra di noi, o lui non valorizzi appieno le miei emozioni... oh che sciocca, probabilmente penserete sono  solamente paranoie femminili , chissá, forse lo sono-
-signorina Cassie- Miller si pulí con un tovagliolo per poi dire con certo distacco: -credo che siano lampanti i problemi con il suo fidanzato e per quanto non mi interessi fare il giudice di coppia, credo di non esagerare nel dirle che manchi fiducia da parte sua nella relazione, certamente per ragioni sensate che non limiterei al termine di paranoie femminili e di cui non intendo approfondire questa sera; sono certo che lei pensi le stesse cose in fondo, ovvero che non lo consideri come una persona a cui rivolgersi in caso di bisogno, cosa che invece dovrebbe essere un fondamento di qualunque rapporto di coppia che si consideri tale-  Cassie bevve un sorso d'acqua cercando di non sembrare perturbata, per poi dire:
-sono sagge le sue parole Henry, vedo che sono frutto della vostra sana relazione, e questo mi rallegra soltanto. Tuttavia non é che non riponga fiducia alcuna in Victor, solo...penso abbia difficoltá a capirmi-
-e cosa ne pensa suo padre? -
-non lo disapprova solo perché é figlio di un suo caro amico. Temo che gli recherei dispiacere da una nostra possibile rottura. E' stato lui in fondo a farci conoscere-
-Cillian Evans é sempre attento nello scegliere di chi circondarsi. Si fida di pochi, presumo-
Cassie affondó la forchetta nel pesce, sospetta su dove Miller volesse andare a parare:
- é normale per la posizione in cui si trova. E poi immagino che ogni genitore voglia il meglio per il proprio figlio, anche nella scelta del compagno-
-cosí dovrebbe essere- disse cinico Miller, finendo le ultime gocce di vino dal bicchiere, e William colse la tensione riemergere come un riflusso: - Cassie, desideri qualcos'altro? Dovremmo avere altro vino-
-grazie Willy, ma per stasera desidero contenermi. Anzi, temo che la stanchezza stia avendo  il sopravvento su di me-  a ció William rispose apprensivo:

Il soldato e il tenenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora