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Bruce si sveglió per primo, sentendo Will appoggiato a lui e respirare placidamente nel sonno. Guardó la sua spalla bendata, il busto salire e scendere morbidamente e il viso rilassato, tanto delicato quanto definito. Miller lo guardó per qualche minuto, sfiorando con carezze morbide la mano di lui, e pensó a come avrebbe voluto vederlo sempre cosí spensierato. Per quanto la sera precedente avessero fatto l'amore e si fossero detti quelle parole tanto confortanti, Miller non poté scordarsi di come trovó William a casa di Sprouse, certo che se fosse arrivato piú tardi il suo peggior incubo si sarebbe tramutato in realtá e allora la sua vita sarebbe crollata come un castello di carte. Per non pensare a quelle immagini decise che si sarebbe alzato a preparare la colazione per entrambi, inusuale per lui dato che non era solito svegliarsi prima di William, ma per quella mattina volle far trovare qualcosa di pronto al suo amato. Si alzó con cautela, senza far rumore e infine si diresse in cucina, pronto per mettersi ai fornelli. La luce era tiepida, segno del lento risveglio della giornata, e per la quale volle dedicarla totalmente a William. Il suo posto sarebbe stato coperto da Taylor, e le direttive per aprire un'indagine contro Victor Spruse erano giá state riferite al capo della polizia: non importa come ma avrebbe sbattuto quel miserabile in cella, fosse il suo unico obiettivo della carriera. Nel mentre preparó dei pancake e del latte macchiato, con una perizia degna da cuoco, condendo il tutto con marmellata di fragole e pizzico di burro, con sottofondo  lo speaker della radio parlare delle ultime notizie. Discorrendo tra queste, quella che lo attiró senza dubbio fu quella inerente a Cillian Evans, il quale avrebbe dovuto  scontare 3 anni in carcere per il suo giro losco di denaro, mentre con suo stupore Miller sentí parlare degli avvenimenti a casa Sprouse:

-Le indagini su Cassie Evans per affiliazione con il padre sono ancora in corso, ma ancora confusi sono i fatti capitati nella villa di Victor Sprouse, finaziere e compagno della donna, come ancora inspiegabile é stata la presenza del veicolo direttamente intestato a William Turner  e parcheggiato in prossimitá dell'abitacolo in questione.  William Turner, eroe di guerra, non ha ancora lasciato dichiarazioni,  cosí come Victor Sprouse, entrambi accomunati per il loro passato da soldati. Secondo alcuni si puó trattare di una corrispondenza con la signorina Evans sebbene....-
Miller spense la radio, non volendo sentire oltre. Il suo dipartimento era giá stato incaricato di occuparsi della faccenda, di certo William non si sarebbe dovuto preoccupare per questo. Per il momento si sarebbe preso cura di lui, assicurandosi che non sentisse il peso di alcuna speculazione addosso e una volta che si diresse in camera si trovó William seduto sul bordo del letto, visibilmente appena alzatosi, con i capelli scarruffati e il viso un po' gonfio.

-buongiorno- disse Miller appoggiandosi allo stipite della porta:
-'giorno- disse egli con un sorrisino mentre si strofinó gli occhi: -non credevo ti alzassi presto- disse ironico.

Miller ebbe un piccolo ghigno: - ti ho preparato la colazione-
-colazione?- William rise debolmente: - si sono invertiti i ruoli-
-non ti ci abituare- disse per poi guardarlo con cura:
-hai dormito bene?- chiese qualora avesse sentito male alla spalla:
-mm-mm- disse William per poi alzarsi pigramente e dirigersi verso Miller. Gli diede un bacio del buongiorno ma alla fine si mise ad abbracciarlo alla vita, e per cui Miller ricambió accarezzandogli il volto:
- sento giá l'odore da qui: e non sono brownies carbonizzati-
-non sono un principiante, sai- 

Mangiarono con calma la loro colazione e con gran gusto per William:
-vedo che ti piace- disse compiaciuto Miller:
-ottimo lavoro signor Miller, riconosco il suo talento- Miller prese un pezzo di marmellata al limite delle labbra di William per poi portarselo in bocca: 
-e io riconosco che non sai mangiare i dolci senza sporcarti-  in quel momento ci fu un trillo di telefono, e per la quale si alzó Miller a rispondere, lasciando William consumare la sua colazione. Si trattava di Taylor, il quale ebbe buone notizie per lui:
-ascolta,  la polizia ha raccolto le testimonianze di Cassie Evans e di alcuni vicini sulla sera in cui Sprouse é impazzito.  Ed effettivamente vanno tutte a vostro favore, ora basterá mandarlo al processo. Per quanto riguarda Cassie Evans lei potrebbe essere scagionata dalle indagini sul padre e con nostra sopresa vorrebbe testimoniare davanti al giudice contro Sprouse- Miller fu sorpreso di quel particolare, non aspettandosi quella collaborazione da parte di lei, ma infine disse:
-é perfetto, allora. Hai altro?-
-si ecco...c'é una condizione. Cassie Evans vorrebbe parlarvi: a te e William-
-digli che se lo scorda- in quel momento William fu incuriosito dalla chiamata, al che guardó Miller con attenzione:
-Aspetta Henry. Cassie Evans si trova al nostro dipartimento. Vorrebbe darci alcune informazioni in cambio di questo incontro: ti consiglio di pensarci se vuoi chiudere subito questa storia. E poi...hai sentito le notizie?-
-si...-
-alcuni si trovano all'ingresso della nostra sede. Vogliono parlare con Cassie e con William-
-dio...é necessario?-
-sarebbe utile...amico fidati, conviente a tutti. Ha anche delle informazioni contro Victor, credo che potranno esserti d'aiuto- Miller fu attento a quel particolare e con certa rassegnazione accosentí, per poi salutare Taylor e chiudere la chiamata:
-cosa ha detto Taylor?- inizió William con disinvoltura. Miller camminó verso di lui, poggiando una mano sul suo collo e accarezzandogli la nuca folta, per un momento esitante se dirlo o no, per poi dire:
-dobbiamo passare dal lavoro, piccolo-

Il soldato e il tenenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora