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Il rientro dalla serata fu tranquillo e una volta nell'ascensore di casa, MIller si allentó il nodo alla cravatta, lieto che non dovesse conversare piú con gli altri invitati. Will lo guardó perso nei gesti, incantandosi sulla mano di lui solcata da poche vene ingrossate e dal suo colletto  particolarmente erotico.
-sei stanco?- chiese Will
-non molto. Vuoi che ti prepari qualcosa da mangiare?-
William scosse il capo e una volta apertesi le porte dell'ascensore seguí da dietro Miller mentre egli cercava le chiavi per il portone di casa. Sembró come che ogni cosa che facesse avesse una sua sensualitá naturale, dal suo tono alla sua postura, tanto che William non biasimó le particolari attenzioni femminili ricadere su di lui per tutta la serata. Semplicemente seppe che non avrebbe potuto resistergli, che la sua volontá si sarebbe sottomessa a lui, per quanto non fosse per indole passiva:
-Non mi sembra vero che uno di quei blasonati abbia comprato un quadro all'asta per 1 milione di dollari. E' assurdo come spendano i soldi- Si tolsero le giacche e scarpe, e Miller fu per sciogliersi il nodo alla cravatta quando William lo fronteggió per farlo lui stesso:
-Loro direbbero lo stesso se vedessero quanto spendi in cravatte- disse William mentre con calma sciolse il nodo:
- é un acquisto funzionale il mio- 
-pff, non quando ne hai giá una cinquantina- Gli estremi della cravatta caddero morbidamente sulla camicia di MIller e che William sbottonó con premura, scoprendo man mano il fisico scolpito del suo amato. Henry guardó in silenzio le mani di lui all'opera per poi chinare il capo su di lui e dire con tono basso:
-mi chiedo quando smetterai solo di guardarmi con quegli occhi affamati- William alzó gli occhi su di lui, per un momento sorpreso di essere stato cosí trasparente in viso, per poi sentire le mani di Miller poggiarsi sui suoi fianchi:
-vorrei sapere a cosa stai pensando- disse eroticamente mentre l'ultimo bottone della camicia venne aperto, scoprendo gli addominali e il segno a V scendere sul pube di lui. William sentí il sangue fluire sul suo membro e il cuore animarsi, allorché procedette con inusuale audacia a slacciargli la cinta senza mai smettere entrambi di guardarsi. Gli occhi di Miler sembrarono animarsi nella fioca luce:
-penso a quanto sei sexy- Miller ebbe un ghigno divertito a quelle parole e un desiderio di stuzzicare ancor di piú William
-solo?- La cintura slacciata produsse un suono metalicco sordo, accompagnato da quello della zip dei pantaloni abbassarsi, mentre William tastó sopra gli indumenti l'erezione importante di Miller, eccitandolo esponenzialmente. Si abbassó sulle ginocchia con meno intraprendenza di prima, di modo da livellarsi al membro di lui, per poi guardare in alto. Miller lo osservava con viso animato di stupore ed eccitazione, ammaliato da quella prospettiva che gli permise di vedere meglio il rigonfiamento stretto nei pantaloni di William.

Quando William fu per abbassare le mutande  di Miller, questi lo interruppe afferrandogli il viso per le guance:
-E' questo quello che vuoi quindi? sei sicuro, piccolo?- disse con voce profonda e dominante, esigente di una conferma che William non tardó a dare:
-é da tutto il ritorno che ci penso - disse, aumentando l'eccitazione di Miller, il quale lasció via libera a quel desiderio:
-é tutto tuo allora- disse e Will proseguí a scoprire il membro di lui, il quale a vederlo cosí in prossimitá fece venire dei dubbi a William sulla riuscita del suo intento, per poi iniziare a massaggiarlo con la sua mano. Miller ebbe respiri udibili ma controllati, lentamente passando la sua mano tra i capelli folti di William, godendosi quel tocco piacevole. Quando William si convinse ad andare oltre, portó lentamente le sue labbra sulla cima del membro, avviandolo dentro in bocca e inumidendolo con la lingua:
-ah...-Miller lasció andare un primo gemito, guidando William a ogni passaggio. Non era la prima volta che riceveva un pompino da William e ogni volta ne traeva grande piacere a sentire il suo amato sottomesso in quel modo. 
-piano Will...- William fu anch'egli al colmo dell'eccitazione, voglioso di dare il massimo piacere a Miller, al che si portó il suo membro fino in fondo alla gola, come se potesse toccarne l'ugola per poi continuare i suoi moti con la bocca e la lingua. Cazzo, pensó Miller, compiaciuto di quel tocco per quanto cercasse di contenersi dal non assalire William e scoparlo forte, poiché volette godere anche di quella sua iniziativa a compiacerlo. William difatti non fu costante nei movimenti, fu un po' impacciato in alcuni tratti, ma Miller ne trasse anche un piacere mentale nel sapere che egli si volesse sottomettere a lui e a lui soltanto per arrecargli unicamente piacere.
Con la mano ben salda sulla sua nuca, spinse William piú a fondo, il quale gemette un poco, in confusione con i respiri profondi di Miller:
-bravo piccolo, cosí...ah- Miller poggió la testa sulla parete a lui retrostante mentre un brivido di piacere percosse ogni suo nervo, certo che a breve non avrebbe piú sopportato quella posizione passiva.  William continuó nonostante la fatica e il respiro irregolare, desideroso di far venire Miller, a tratti avendo riflessi di vomito repressi per quanto in profonditá il membro di lui si trovasse:
-cazzo...- imprecó a bassa voce mentre a fatica allontanó William , respirando affannato per quel piacere arrestato che lo avrebbe altrimenti portato negli attimi seguenti a venire, mentre il suo compagno in ginocchio tossichió e gli occhi furono un poco lucidi :
-cosí ti farai male- disse con voce travisata e William lo guardó, con le sue gote rosee,mentre si ripulí gli argini della bocca:- non...non ti é piaciuto?- la sua voce tradí un filo di dispiacere
Miller lo squadró e l'immagine di William semplicemente lo eccitó ancor di piú: dalle labbra umide, il viso accaldato, i capelli e i vestiti scompigliati, la sua erezione pendere esigente tra i suoi pantaloni ma soprattutto il senso di vulnerabitá che solo in sua presenza lasciava trasparire e lo eccitava da impazzire.
-stai scherzando?- disse con voce erotica  e afferró William per la camicia per alzarlo e fiondarsi sulle sue labbra umide e morbide, tastando i sapori delle loro bocche e lasciando che il calore dei corpi deflagrasse con quell'eccitazione.

Il soldato e il tenenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora