Dopo due mesi da quegli avvenimenti, le speranze delle controparti vennero realizzate: Victor venne condannato a 15 anni di galera e Cassie Evans mantenne la sua promessa di non contattare piú la coppia della nostra storia; difatti ella volle partire per un viaggio verso la West Coast come esperienza per lasciare indietro quelle vicende burrascose.
L'estate giunse calda e solare, e l'attivitá che piacque principalmente a William fu di salpare con la grande barca a motore di Noah ereditata dallo zio e percorrere le acque dell'Atlantico. Quel giorno, lui, Henry e Noah si trovarono in barca, prendendo il sole e godendosi qualche tuffo. Noah e Will soprattutto si divertirono a fare a gara di tuffi, mentre Miller con i suoi occhiali Ryan sorseggiava la sua bibita fresca in camicia hawaiana aperta, in pieno relax: L'acqua fu rinfrescante, un vero piacere per i sensi, specie stendersi dopo al sole e asciugarsi all'aria. Quando William risalí in barca si avvicinó a Miller e a suo rischio e pericolo lo bagnó volontariamente con l'acqua pendergli da costume e capelli:
-cerchi grana?'- disse Miller mentre William si mise a ridere per poi poi scappare da lui:
-William, non trasporteró il tuo corpo inanime a terra.- disse Noah ironico per poi andarsene sul solaio della barca a prendere il sole come una lucertola:
- Noah non mi difendi?- chiese William, per un momento impaurito dell'avanzata vendicativa di Miller:
-te la sei cercata amico- disse ridendo per poi andarsene. Miller afferró William di peso, per quanto egli se la ridesse e pregasse di lasciarlo andare, per poi essere buttato dalla punta di poppa. Egli riemerse dall'acqua e lanciando quache schizzo a Miller:
-Sei un bullo Henry Miller-
-l'hai voluto te- Miller si spoglió della camicia e degli occhiali, rimanendo in costume e ostentando tutta la sua bellezza fisica, per poi tuffarsi in acqua come un nuotatore professionista. William ebbe dei brividini come se in quel momento sapesse di starsi avvicninando uno squalo, anche se lo squalo in questione era Miller. Una volta che egli riemerse, i capelli all'indietro e la pelle lucida diedero un'altra bellezza a Miller. Fecero qualche nuotata insieme, solo loro due, parlando del piú e del meno, per poi risalire in barca e stendersi sui loro teli, imperlati di acqua e con un sapore di sale. Will si stese di lato di fianco a Miller per giocare con alcune gocce sul suo petto, unendole con le sue dite e tracciare dei segni morbidi su di lui:
-sei un bravo nuotatore per essere cresciuto in campagna- disse William
-ho recuperato infatti- le dita di Will tracciarono la linea di mezzo dei suoi pettorali, risalendo il collo e il suo pomo d'adamo per poi tracciare il contorno del suo mento e labbra:
- sei anche piú abbronzato- Miller giró il capo verso Will e i loro occhi vibranti si guardarono gai:
-tu invece hai il naso rosso-
-pff, non é vero-
-si, come un pomodoro- Miller toccó la punta del naso di William: -potrei mangiartelo alla fine-
-devi solo provarci- Miller ebbe un piccolo ghigno ma alla fine gli diede un piccolo bacio sulle labbra:
- magari ti mangeró con altro- gli prese le guance in una mano premendole con poco forza: - o potrei divorarti tutto-
William fu intimamente compiaciuto di quelle parole, al che si accostó per scambiare un altro bacio col suo amato, stavolta piú lungo, con i sapori di mare e sale mischiarsi tra le loro lingue.
Una volta sciolto il bacio si lasciarono cullare dal sole e dal moto lento della barca. Dopo un po' il loro riposo venne interrotto dal rumore di un motore di una barca passare vicino loro, unito a voci animate che interruppero la quiete del momento.
Miller e Henry alzarono un poco le teste, per accorgersi che la barca, grande quanto la loro, si fosse affiancheggiata appositamente perché uno dei presenti potesse parlare con loro:
-anche voi a fare un bagno di sole?- egli era scuro, alto, con una camicia verde floreale aperta e di aspetto di uno poco piú anziano di loro. Miller non seppe chi fosse, ma rispose in egual tono amichevole:
-serve mantenere l'abbronzatura- quello ebbe un ghigno e alzó il suo bicchiere in aria, un concnetrato di spritz e frutti tropicali. In quel momento si affacció dal solaio Noah, il quale urló per farsi sentire:
-Tim! Che ci fai qui, vecchia volpe-
-riconoscerei questo gioiellino a un miglio di distanza per questo mi sono avvicinato. Di un po', ti piace il regalino di Cillian?-
-la tratto meglio di come faceva lui- disse Noah e Tim rise bonario, per poi dire:
-mi fa piacere rivederti. Proprio ora sto tenendo un party con degli amici, perché non fate un salto da me? C'é della bella musica e cocktail da urlo-
-tu sai come divertirti. Che ne dite voi?- si rivolse a William ed Henry, i quali furono un attimo esitanti:
-oh, ehm.. per me non c'é problema- disse William
-stesso. Lascia che ci presenti allora- continuó Miller introducendosi, a cui seguí Tim, un vecchio amico di Noah e proprietario di un ristorante di lusso. Passarono sull'altra barca dal loro ponte e con assoluta facilitá dato che furono molto accostate, per quanto Miller da gentleman porse allo stesso modo la mano a William per aiutarlo nell'atto. Una volta sulla barca di Tim, egli fece loro un giro di presentazioni dei suoi ospiti e della barca in generale, spaziosa e attrezzata a egual modo che quella di Noah, il quale non perse a dire:
-allora, che hai combinato nell'ultimo periodo? no ti sento da un po'-
-oh va alla grande. Con il lavoro sono alle stelle, potrei aprire altri ristoranti qui a Manhattan per quanto mi riguarda, anche se per ora voglio godermi il riposo. Desiderate da bere? Vanessa ha preparato dei drink pazzeschi- il suo tono era estroverso e di stazza comparabile a Miller, entrambi dai muscoli scolpiti e ben delineati. William ebbe subito una buona impressione su di lui, a sostegno anche che fosse amico di Noah, e gli piacque come evolse il corso di quel pomeriggio. Della gente in costume si stava godendo della musica o prendendo il sole,, con alcune donne oscillare e danzare con copricostumi colorati:
-rilassatevi dove volete, e mi raccomando, provate i drink, il mio preferito é il sex on island- disse rivolgendosi a William:
-oh, io non bevo- disse con una risatina per smorzare:
-ah no? Lo fai per la linea, vero?- disse scherzando Tim e a cui William ridacchio in imbarazzo:
-eheh non é il mio primo motivo-
-be, vai alla grande- disse Tim dando un occhiolino a William e per quale egli non seppe rispondere. Si sedettero infine su dei divanetti e per la quale Noah e Tim si persero in chiacchere:
-non mi aspettavo che uno cicciotello come te all'epoca sarebbe diventato il guru della palestra- disse sincero Noah:
-lo so amico, ma fortunatamente ho deciso di fare un cambio nella mia vita. Ora me la godo mille volte meglio e poi...la palestra migliora le tue prestazioni...quelle importanti se capite- disse seguendo una risata.
-Hai ragione- disse Noah divertito- piuttosto, che fine ha fatto il tuo vecchio compagno?-
-ti ho detto che ho fatto dei cambiamenti: lui non era da meno. Si vive molto meglio senza certi pesi- disse portandosi il proprio bicchiere alle labbra: - Mi spiace per il casino successo con tuo zio e tua cugina.-
-giá...poteva andare peggio peró...- William intervenne per cambiare argomento:
-allora da quanto tempo di conoscete?-
-10 anni? 11?-
-troppo- disse Tim: - mi ricordo ancora quel tuo ciuffo stile leccata di mucca-
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Il soldato e il tenente
RomanceNonostante le asperitá della guerra, il soldato William Turner e il tenente Henry Miller si lasciano lentamente andare a un'infatuazione che presto tramuta subito in altro... Miller ha il carattere fermo e da leader, William riservato ed empatico...