1- Two Looks.

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' L'amore è un fiore che se nasce non conosce inverno ed io ci credo, ma credo anche a questo caos che diventa inferno perché lo vedo.
Ormai è un po' che guardo con freddezza e con distanza, l'informazione e lo show che fan la stessa danza.
E quando è sera non ci riesco ma vorrei uscire da questo quadro...
E aspetto il giorno che sciolga i pensieri e la musica, che è sempre un po' più leggera e ad un passo da me, lei é...
Ma io, se solo io fossi Dio avrei un sentimentoche io come gli altri, uomini o santi ingannati dai tanti sogni infranti.'

Il sole picchiava forte sulla finestra della camera da letto, costringendola ad aprire i suoi occhi grandi e azzurri.
Helena Dowson era un tipo pigro e spesso faticava ad alzarsi presto la mattina, finendo con il fare sempre tardi. Quel giorno però doveva rinunciare al suo sonno, a meno che non voleva far tardi il primo giorno di lavoro; ancora non poteva crederci di aver ottenuto un contratto con la più importante federazione di wrestling: la World Wrestling Entrateinement.
Amava quel tipo di spettacolo, anche se si limitava a guardarlo. Il suo contratto prevedeva che lei avrebbe dovuto presentare ogni atleta in diretta mondiale, non sarebbe mai stata capace di lottare in quel quadrato con la facilità di quelle persone.

Dopo pochi minuti passati a guardare il soffitto, si alzó dal suo amato letto e si diresse in bagno per una doccia veloce.
Da poco era arrivata a Stamford, circa due mesi, e ancora non aveva conosciuto nessuno, come da bambina.
Il suo essere un po' maschiaccio l'aveva sempre penalizzata, costringendola a starsene in disparte nel momento in cui le amiche parlavano di soli tre argomenti, ovvero: shopping, ragazzi e trucco.
Lei odiava quelle sciocchezze, preferiva parlare di quanto bravo fosse stato il suo idolo ad aver battuto l'avversario, strappandogli la cintura e diventando così campione del mondo, ma di certo non poteva farlo. Non con le stesse che quando la sentirono nominare il wrestling le risero in faccia.

Non sapevano che lei lo guardava con suo padre, quella era l'unica cosa che facevano insieme e fu anche l'ultima che fecero prima che quel giorno arrivasse; prima che quell'uomo dagli occhi chiari, preparando dei popcorn da mangiare davanti ad un buon match, si accasció sul pavimento tirando con sé dei piatti. Prima che lei corresse in cucina e rimanesse immobile nel vederlo a terra; aveva solo tredici anni quando suo padre decise di abbandonarla e morire, così come sua madre che era morta dandola alla luce.

Non aveva più guardato quello sport dopo quel giorno, non ne aveva avuto più il coraggio, mentre ora si ritrovava ad andare lì e lavorarci, presentare ogni atleta e personaggio, ogni match e segmento e sapeva che suo padre sarebbe stato felice per lei. Uscì dalla doccia, legó i capelli in una coda e indossó la prima cosa che gli capitò a tiro; semplici jeans e maglietta.
Sì, era pronta per andare.

**

Tutto intorno a lui girava e anche il minimo rumore gli sembrava un'esplosione atomica; il solito effetto del dopo sbronza.
La sera prima, come sempre, aveva esagerato con l'alcool ed ora si ritrovava in una casa che non era la sua, ma bensì quella di una biondina chiamata Summer.
Sgattaioló via dal letto, si vestì velocemente e uscì di casa senza nemmeno lasciare un biglietto alla ragazza.
Non lo aveva mai fatto, non ne sentiva il bisogno, tanto sarebbe ritornata da lui sempre e comunque.
Tanto lui era Randy Orton.

Un'altra giornata di allenamenti lo avrebbe aspettato, quella sera ci sarebbe stato 'Monday night raw' e doveva impegnarsi, ma la prima cosa da fare era prendere un'aspirina per il mal di testa, che sentiva letteralmente scoppiare.
Ogni giorno la stessa storia: mal di testa la mattina, allenamenti per gli show, live, la sera in qualche pub con qualche ragazza e tanto alcool, per poi ripetere il tutto.

Da tempo il cuore di colui che veniva chiamato vipera era avvolto da uno strato di ghiaccio che nessuno era mai riuscito a rompere. Quel ghiaccio che non lasciava avvicinare nemmeno lontanamente una donna.
Faceva solo del buon sesso lui, niente amore... da quel giorno. Scosse il capo per mandare via i pensieri opprimenti e con sguardo assente varcó la soglia della federazione, incamminandosi con fare superiore e saccente verso la palestra.

In My Veins.||In Revisione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora