15-The Kisses Don't Lie.

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'.. Mai cambierò la pelle..
Non c'è vita alcuna..
Che plachi la mia dolce sete..
E' la notte che mi chiama..
Gli appartengo..
La bacio e..
Non trovo pace ormai..
Seguimi o uccidimi..
Mille anni senza amore..
Siamo un viaggio,ombre senza sole...
Seguimi o uccidimi..
Siamo logica immortale..
Siamo soli,soli senza amore..
Piove il cielo nei tuoi occhi e muoio dentro te..
Lascia tutte le carezze sulle labbra aride...
Sei un fuoco tra due specchi..
Una scia nel silenzio sul cuore..
Posso scegliere l'inferno e non bruciarmi mai..
Come petali dispersi in un altro universo..
Che tu mi hai lasciato..
In un bacio segreto..'

Occhi negli occhi...di nuovo..

Goccioline di sangue ancora scendevano indisturbate sulla fronte di Randy e questo non fece altro che far aumentare il battito della ragazza.
Lo guardava quasi in preda alla paura, immobile, senza dire nemmeno una parola.

Ma perché si stava preoccupando per quella vipera?

Non seppe darsi una risposta ormai era abituata ad avere mille dubbi per la testa senza mai risposte a cui appellarsi.
Non sapeva che fare.
Randy la guardava senza mutare la sua espressione seria e confusa, perché davvero non capiva che cosa lei volesse da lui in quel momento, in più con quell'espressione spaventata.

E per un attimo Helena abbandonó quella sua spavalderia che dal primo giorno aveva mostrato.
A passo svelto si diresse verso di lui senza mai distogliere lo sguardo dai suoi occhi, prese a correre piano e si aggrappò alle sue spalle stringendolo forte.

La vipera non si aspettava quel gesto..
Non si aspettava di sentire un calore impadronirsi del suo petto..

Le braccia della ragazza si stringevano intorno al suo collo, sentiva il suo respiro sulla propria spalla.
Si sentiva bene..

Per la prima volta anche lui buttó giù quella corazza, quella fortezza che gli impediva di aprirsi con chiunque.
Un suo braccio si mosse automaticamente andando a circondare la vita di lei e fare leggera pressione sulla sua schiena, voleva sentirla ancor più vicina. Strinse di più.
Tanto da farla sollevare sulle punte, nonostante i tacchi.

Era così piccola tra le sue braccia.
Era così indifesa mentre si stringeva a lui.
Era così calda da scaldare in un attimo anche lui e inebriarlo completamente del suo profumo.

Helena stringeva gli occhi chiusi.
Si era preoccupata, tanto da lasciarsi andare in quel modo.
Ma diamine se le piaceva stare abbracciata a lui, avrebbe tanto voluto fermare il tempo senza farlo più ripartire.
Si stava bene così.

Ma che cosa stava dicendo? Che cosa stava facendo?
Fino a poco prima si era ripromessa di smetterla, di stargli lontano, di non lasciarsi andare e non ci aveva perso tempo a correre per abbracciarlo.

Spalancó gli occhi realizzando meglio che cosa stava succedendo e si staccó immediatamente, in imbarazzo e a disagio.
E Randy si lasció scappare un sospiro nel sentirla allontanarsi dal suo corpo.

Il freddo s'impadronì subito dei loro corpi.

«S... scusami io...» balbettó lei torturandosi le mani. «Non volevo.»

Non sapeva che dire, non sapeva che fare e come comportarsi.
Non aveva mai ricevuto abbracci. Quelli veri.
Non parló, si limitó a guardarla mentre un leggero rossore faceva capolineo sulle guance di lei.

Sorrise.
E lei si perse quel sorriso, troppo impegnata nel cercare una scusa per giustificare quel gesto e andarsene.

«Non ti facevo così timida.» la prese in giro. «Avanti era un abbraccio, non c'é bisogno di arrossire così.»

In My Veins.||In Revisione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora