'..Tutti hanno bisogno di ispirazione..
Tutti hanno bisogno di una canzone..
Una bella melodia..
Quando la notte è così lunga..
Perchè non c'è alcuna garanzia..
Che questa vita sia facile..
Sì, quando il mio mondo sta cadendo a pezzi..
Quando non c'è luce che rompa il buio..
E' allora che io..
Io ti ho guardato..
Quando le onde inondano la riva e non riesco più a trovare la via di casa..
E' allora che io..
Io ti ho guardato..
Quando ti guardo vedo il perdono..
Vedo la verità..
Tu mi ami per quella che sono..
Come le stelle che tengono la luna..
Proprio lì dove sono nate..
E so che non sono sola..
Tu mi sembri un sogno..
Proprio come i colori del caleidoscopio che mi coprono..
É tutto ciò di cui ho bisogno..
Respira in modo che io possa respirare..
Non lo sai che sei bellissimo..'Le prime luci dell'alba si facevano strada portando via il buio della notte.
La stanza sembrava decisamente più luminosa di prima, forse era per il fatto che la ragazza avesse aperto gli occhi dopo così tanto tempo.Le sue iridi erano fisse in quelle dell'amica, in cerca di spiegazioni che potessero aiutarla a capirci qualcosa di più in quella storia che dava dell'incredibile.
Saraya dopo vari minuti passati ad abbracciarla e altri passati a piangere si era finalmente decisa a sedersi al suo fianco per raccontarle cosa fosse successo nel tempo che lei aveva passato stesa, senza sensi.
«É.. stato terribile trovarti in quello stato, davvero..!» cercava di non far tremare le mani. «Randy sembrava paralizzato ad un eventuale idea di perderti... ed anch'io.. giuro che se mi avessi abbandonata te l'avrei fatta pagare! Non so come ma mi sarei vendicata!» pianse silenziosamente.
La mora la guardava semplicemente e si tratteneva dal piangere, ascoltava ogni sua parola e realizzava man mano quel che era successo.
Randy.. lui l'aveva aiutata a tornare..
«Quando ti hanno portata qui.. eri.. eri in gravissime condizioni..!» spiegó apparendo calma. «A tal punto che dal nulla... un emorragia ha peggiorato le cose. Randy.. ha seguito i medici.. e ti ha vista..Dio Helena!! Perdevi tutto quel sangue...» altre lacrime solcarono i suoi occhi.
«M..mi..dispiace.» la mora abbassó lo sguardo sentendosi colpevole per il dolore da loro provato.
Infondo se non avesse corso come un incosciente per strada tutto quello non sarebbe successo, o almeno lei così credeva.«Non dirlo neanche per scherzo! Non scusarti!» la fermó facendola sorridere. «Ora viene il meglio..!» fu lei a sorridere.
Ovviamente, la ragazza lanció lei uno sguardo confuso.
Non aveva nemmeno lontanamente idea che la sua vipera avesse potuto fare quello che invece aveva fatto senza pensarci sù due volte.
Senza pensare a se stesso e mettendo lei ancor prima di lui.
Salvandole la vita.«Ha perso... il controllo, del tutto fuori controllo.» sostó qualche istante. «Ha sbraitato contro tutti urlando e scaraventandoli in parti indefinite..»
«Si..» sorrise appena capendo di chi stesse parlando. «É proprio da lui... una vipera.. non molto paziente..» non seppe bene come definirlo, perché infondo non era mai riuscita a farlo.
«Helena lui ti ha salvato la vita!» la fece accigliare. «Avevi bisogno di sangue per tutto quello che avevi perso e.. lui ti ha donato il suo!» concluse con un debole sorriso, infondo era stanca. Non aveva dormito per tutta la notte.
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In My Veins.||In Revisione.
RomanceWWE FANFICTION ||COMPLETA|| Una vipera velenosa e spavalda. Ecco cos'era lui per gli altri, ma gli altri non sapevano cosa si nascondeva dietro quel suo essere misterioso e sfacciato. Degli occhi del suo stesso colore, quelli scioglieranno il ghiacc...