'..Quello che ho dentro..
Quello che ho nella mia mente sei tu..
Ne morirei se fosse finita..
Quello che sento adesso mi fa capire che mi perdo nella sofferenza senza di te..
Cosi freddo,cosi solo..
Tu sei tutto quello che ho..
Il motivo del mio respiro..
Tutto quello di cui ho bisogno sei tu..
Ora non posso far finta di niente..
Ho pregato tutte le notti..
Potrebbe sembrare una bugia..
Non sono preparato ad essere forte..
Non riesco a credere che ti sto perdendo..
Sono impreparato all'idea di
vederti andar via..
Cosi fredda,cosi sola..
Ti sto perdendo per sempre..
Mi sto perdendo nella sofferenza..
Senza di te mi sto lasciando distruggere per sempre..
Ora la solitudine mi sta infettando..
I giorni sono trascorsi e tu eri li a proteggermi..
Cosi fredda,cosi sola..'«Quale verità?» chiese la ragazza guardando il lunatico. «Di che parla, Randy?» spostó i suoi occhi su quest'ultimo.
E lì con quelle domade il tempo parve fermarsi...
Nessuno osava fiatare a quella scena.
Tutti con lo sguardo fisso sulla vipera che sospiró a quella domanda.
Quella domanda che lo fece diventare di colpo nervoso, i suoi pugni si strinsero e l'inrefrenabile voglia di prendere a pugni quel ghigno sul volto di Jonathan cresceva in lui sempre di più.
Non poteva lasciare che rovinasse tutto, di nuovo.
Non voleva permetterlo.Ma ormai non aveva scelta..
Quel gioco era giunto al termine..
E lui non poteva far altro che dirle la verità..
Ma qual'era la verità?«Randy..?» lo richiamó ancora e lui poté avvertire il profumo della ragazza a poco da lui.
Si voltó verso di lei e vide nei suoi occhi la paura. Non sapeva spiegarsi di che tipo, vedeva solo una strana paura occupare quegli occhi azzurri.
Ed era vero, Helena aveva paura.
Paura della verità.
Paura di quel ghiaccio che ora era rivolto verso di lei.«Avanti Orton non farla così lunga.» il lunatico interuppe il contatto visivo tra i due attirando l'attenzione della mora per pochi istanti. «Posso dirglielo io se ti và.» rise.
I nervi della vipera stavano saltando tutti mentre i presenti compresa Helena stavano cercando di capire che cosa stava succedendo.
Lo sguardo amareggiato di John attirava parecchie occhiate, come quello colpevole di Colby e quello dispiaciuto di Nick.
Loro erano gli unici a sapere essendo presenti in quel momento e vedere lo sguardo perso di quell'uomo che avevano sempre reputato uno dei più forti dopo quello che aveva passato.. li rendeva distrutti.«Ricordi quello che ti ho detto stamattina?» chiese allungando una mano verso il viso di lei per sfiorarlo con le dita.
Lei annuì beandosi di quella carezza che sapeva di disperazione.
Una carezza distrutta, una carezza che trasmetteva dolore anche se fatta il più dolcemente possibile.«Si..» sussurró fievolmente, in modo da far sentire solo a lui. «Ma non capisco che centra..»
«Credici in quelle parole.» ritiró la mano. «Non dubitarne mai hai capito? Mai, Helena.»
Non capiva il perché di quelle raccomandazioni.
Era confusa dal ghigno di Jonathan e dagli occhi freddi, distaccati, forse dispiaciuti di Randy.
Aveva il presentimento che qualcosa non andava ma non aveva idea di quale cosa fosse.
Il suo cuore cominció a battere in modo anormale, non staccava un istante gli occhi da quelli di Randy. Eppure nessuna rassicurazione arrivava, nessun 'tranquilla,va tutto bene' usciva dalle sue labbra e questo le metteva ancor più paura.
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In My Veins.||In Revisione.
RomanceWWE FANFICTION ||COMPLETA|| Una vipera velenosa e spavalda. Ecco cos'era lui per gli altri, ma gli altri non sapevano cosa si nascondeva dietro quel suo essere misterioso e sfacciato. Degli occhi del suo stesso colore, quelli scioglieranno il ghiacc...