'..Bussare alla sua porta e non pensare se ti dirà "sei pazzo" e non ti farà entrare..
Convincersi che tanto di dormire non c'è verso se nel letto hai un pensiero che non muore..
Buttarsi solo in strada senza pretese..
Senza alcuna direzione..
Pensando solo a cosa potrai dire quando oltre a lei ti mancheranno pure le parole..
Ti sto chiedendo solo di ascoltare.. Se vuoi mandarmi al diavolo fai pure..
Ma lasciami parlare e giurami che se mi hai amato solo un po' mi lascerai finire..
Bellissimo parlarti anche se so che i nostri occhi non si guardano..
Bellissimo ascoltar le sue parole consapevole che tagliano..
Poi ritrovarsi in un suo abbraccio e stringerla più forte al petto fino al punto di sentire i nostri cuori che si toccano..
È bellissimo..'Il tempo sembrava essersi fermato per la vipera che aveva le iridi puntate su chi lo aveva ingannato per troppi anni.
Guardava il suo passato e aveva voglia di urlare e spaccare ogni cosa.
Provava delle emozioni che nemmeno lui riusciva a spiegare a parole, nemmeno a se stesso.
Odio, rabbia, tristezza, malinconia e frustrazione.
Non riusciva a definire quel vuoto al petto nel sentirla sussurrare il suo nome.
Non voleva sentirlo o si?La sua testa stava andando in una confusione totale, si riprese solo quando la sentì parlare ancora e non in meglio.
«Non... non mi lasci entrare?» allungó una mano verso il viso di lui che puntualmente indietreggió. «Voglio.. solo parlare, Randy!»
La vipera era in una sorta di sotto shock, la guardava con il vuoto dentro, come se avessero estratto ogni fibra vitale da quelle meravigliose iridi.
Che cosa doveva fare?
Non lo sapeva.Alzó lo sguardo su di lei... sempre la stessa donna.
La donna che aveva amato per anni e dalla cui avrebbe voluto una famiglia.
Quella stessa donna che la famiglia, gli e l'aveva sottratta facendolo bruciare nelle fiamme dell'inferno.Helena se ne stava sul divano a torturarsi le mani nervosamente, osservava l'orlo del suo vestito ricadere sul divano mentre cercava di ingannare il tempo, poi una voce.
S'irrigidì all'istante nel sentire la voce di una donna pronunciare il suo nome.
Si sollevó in piedi lentamente e si diresse verso l'entrata del corridoio che portava alla porta principale.
Cercó di fare il minor rumore e nonostante i tacchi ci riuscì, non che Randy in quello stato l'avrebbe sentita arrivare alle sue spalle.
Difatti dovette farsi avanti lei per far sì di capirci qualcosa.«Randy...» lo richiamó avanzando di qualche passo. «Che.. che succede?» spostó il suo sguardo sulla donna che se ne stava a pochi centimetri dalla vipera.
Quest'ultima la squadró da capo a piedi con sguardo visibilmente infastidito per poi riportare la sua attenzione all'uomo difronte a sé.
«Lei chi é?» chiese con tranquillità estrema. «É una delle puttanelle che ti scopi, Randy? É così?»
«Non chiamarla in quel modo, Samantha.» riuscì a dire, freddo. Distaccato, del tutto assente e con un groppo alla gola.. il suo nome gli faceva uno strano effetto mentre la piccola Helena assisteva alla scenetta che si era creata, in disparte.
«É una di loro? Quante te ne sei fatte per provare invano a dimenticarmi?» chiese muovendosi sul posto. «Già, come vedi so tutto quello che hai fatto in questi anni.»
La mora spalancó gli occhi a quella frase.
Le sembró perdere vari battiti e non seppe spiegarsi come le sue gambe erano ancora in piedi.
La guardó con curiosità, era bellissima.
I capelli di un castano scuro ricadevano accuratamente sulle spalle, ordinati e perfetti. Gli occhi di un taglio meraviglioso erano scuri e perfettamente truccati. Le guance arrossate ed il rossetto che copriva le labbra sinuose. Vestiva in modo elegante e fine, sembrava una di quelle modelle uscite dalla televisione o magari una piena di soldi.
Si guardó per alcuni istanti e realizzó che lei non avrebbe mai potuto competere, così restó al suo posto in attesa.
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In My Veins.||In Revisione.
RomanceWWE FANFICTION ||COMPLETA|| Una vipera velenosa e spavalda. Ecco cos'era lui per gli altri, ma gli altri non sapevano cosa si nascondeva dietro quel suo essere misterioso e sfacciato. Degli occhi del suo stesso colore, quelli scioglieranno il ghiacc...