31-It's Not Over.

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'.. Cambio faccia..
Cambio modo di pensare se una goccia di una lacrima versata..
Ti accarezza il viso mentre ridi e dici che è la pioggia..
Ed è più dolce la paura se mi tieni in un tuo abbraccio..
Riesco a sentire anche il profumo della notte..
Mentre continui a sorprendermi..
Disegna una finestra tra le stelle da dividere col cielo..
Da dividere con me..
E in un istante io ti regalo il mondo..
Baciarti e poi scoprire che l'ossigeno mi arriva dritto al cuore..
Solo se mi baci te..
E non sentire bisogno più di niente..
Non fermare quel tuo modo di riempire le parole..
Di colori e suoni in grado di cambiare..
Il mondo che non ero in grado di vedere..
Ed è più dolce la paura se mi tieni in un tuo abbraccio..
Riesco a sentire anche il profumo della notte..
Mentre continui a sorprendermi..'

Era la prima volta che se ne stava in un letto che non era il suo senza l'intenzione di alzarsi e andarsene.
Osservava i lineamenti della ragazza al suo fianco che dormiva beata.
Quei capelli scurissimi con sfumature di un castano chiaro che ricadevano disordinati sul cuscino bianco, le labbra socchiuse dove ne uscivano lievi respiri e quelle guance rosse e rotonde che sembravano sempre più paffute, le amava.
Finì con lo sguardo sul suo collo e sulla bianca schiena che lei mostrava, dormendo a pancia in giù.
Aveva una voglia matta di accarezzarla, quella pelle era come una droga per lui, ne dipendeva non potendone fare a meno.
Lentamente allungó il braccio verso di lei e posó le dita sulla pelle liscia delle spalle, scese piano sulla schiena.
Era così rilassata e bella, scese ancora sul suo fondo schiena e scorse con gli occhi un piccolo neo sul fianco, sorrise.
Anche i dettagli di lei lo affascinavano, quelli che non si vedevano subito, quelli che doveva ancora scoprire.

La vide accennare un sorriso sotto il suo tocco leggero e sorrise anche lui inevitabilmente. Era incredibile quanto l'umore di lei lo contagiasse al tal punto da trascinarlo nei suoi sorrisi.

Era del tutto strano per lui tornare ad amare una persona di nuovo, fino a poco tempo prima tutto ció che amava erano il sesso e l'alcool, nemmeno il wrestling sua grande passione da sempre, era riuscito a risollevarlo dall'oblio, solo lei.
Ed ancora si chiedeva il perché.

Forse quell'aria da bambina che contrastava con il suo carattere così forte e determinato..
Forse quell'affronto fatto tre mesi orsono con così tanta tenacia da spiazzarlo..
O forse quegli occhi così uguali ai suoi da averlo attratto..

Inutile era per la vipera, cercare di trattenere il sentimento che provava nei confronti di quella ragazza difatti non poté non calarsi a baciarla non appena lei aprì gli occhi.

Helena rimase del tutto immobile a quel gesto inaspettato, la mano grande di lui premuta contro la sua schiena le aveva dato un calore tale da farle aprire gli occhi con un sorriso e quel bacio l'aveva fatta rimanere senza parole.
Batté le palpebre velocemente per poter guardare meglio le iridi azzurre di lui, così tremendamente vicine e prepotenti che dovette indietreggiare con il capo.

«Buongiorno.» inclinó il capo poggiandosi sul proprio palmo della mano e continuando ad accarezzarla con l'altra.

«Buongiorno..!» sorrise arrossendo subito dopo. Non era la prima volta ma averlo nel suo letto... era tutt'altra storia, doveva abituarsi.

«Hai perso la voce?» si avvicinó ancor di più. «Forse ho esagerato stanotte.» ghignó ad un soffio da lei.

«Forse dovrei tirarti un calcio.» sorrise innocentemente. «O forse uno schiaffo, ti piacciono tanto quelli, ne fai una collezione.

«Ahh... devo punire questa tua impertinenza, signorina..!» la fece scivolare abilmente sotto di sé. «Vediamo cosa vuoi fare contro una vipera esperta..» strusció lentamente su di lei.

In My Veins.||In Revisione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora