Cap_11

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"Una doppia possibilità" (pt_2)

Quel giorno i componenti della band arrivarono un po' in ritardo, tranne lui.

Era seduto al piano, circondato da una miriade di carta stracciata o scarabbochiata ,e indossava le sue cuffie nere che sembravano isolarlo dall'ambiente circostante.

Iniziai a pulire e ,una volta finito, andai a sistemare delle cose nel magazzino che si trovava dietro al palco.Nel ritornare in sala mi fermai prima di poter apparire su di esso.
Sentii delle note provenire da quel piano, stava suonando una melodia delicata,dolce, quasi inudibile.
Nella stanza stava eccheggiando un suono che sembrava privato, quasi come se qualcuno stesse urlando,ma con dolcezza.
Mi sporsi leggermente e ovviamente notai il ragazzo seduto al piano con uno sguardo assorto, era completamente preso da ciò che stava facendo.

Era una canzone così bella, non l'avevo mai sentita prima...Che l'avesse creata lui??
Come poteva solo una melodia ,senza neanche un testo, toccarmi così tanto?!

Rimasi nascosta fino alla fine finchè non finì di suonare

Z:"Non sapevo suonassi il piano!"dissi avvicinandomi al capo opposto dello strumento rispetto a chi lo stava suonando

S:"Infatti non sai nulla di me e non lo saprai mai"esclamò diffidente con ancora le cuffie e lo sguardo sui tasti

《Aish questo ragazzo prima o poi lo affoggo》

Z:"Era bella comunque "

S:"L'hai sentita??"

Z:"Ero in magazzino e mentre stavo uscendo ho ascoltato qualcosa"

S:"Era bella?"Rise rivolgendo finalmente lo sguardo verso di me
"E dimmi...cosa ti ha trasmesso"
Esclamò con un sorrisino sul viso, quasi come se sapesse che non me ne intendessi

Z:"Non so cosa tu volessi esprimere ma ho sentito quasi come se qualcuno volesse urlare ma non potesse farlo, limitandosi semplicemente di ridere di sé stesso ...ovviamente è ciò che io ho immaginato"
Nel mentre che pronunciavo la mia teoria vidi quel sorriso scomparire e distolse di nuovo lo sguardo da me

S:"Quindi non ti è sembrata una canzone felice"

Z:"Beh io non l'ho interpretata così...anzi mi ha messo abbastanza tristezza.Doveva essere una melodia felice?"

Negò con la testa
S:"Doveva essere triste...la più triste di tutte le canzoni"

Z:"Oddio ora non esagerare...sei bravo ma ci sono canzoni migliori"
Dissi ridacchiando
"Ora voglio sapere la vera storia"

S:"Non c'è "

Z:"Ti ho appena fatto tanti complimenti quindi potresti trattarmi in modo leggermente più ragionevole"

S:"Scordatelo"

Quei pensieri tornarono.
In tutto quel tempo aveva avuto un tono, se pur freddo, troppo pacato rispetto ai nostri soliti battibecchi.
Non so neanche io dove trovai quel coraggio ma decisi di seguire il consiglio di Chawa, dovevo cogliere quel momento di stallo nella nostra guerra quotidiana.

Z:"Ti posso fare una domanda?"

S:"Vorrei tanto dirti no ma so che rimaresti qua a stressarmi quindi sii veloce"

Z:"È successo qualcosa?"

S:"No"

Z:"Mi semb-ri stanc-o"dissi titubante a causa della paura della reazione dell'altro

S:"Lo sono, di te!!Stai qui a dire stupidaggini e non mi lasci lavorare"

Z:"Guarda che ero seria"

S:"Lusingato delle tue preoccupazioni..." disse stringendo i propri occhi a causa di un sorriso fintissimo per poi esclamare con altrettanta durezza
"...sappi però che io non mi preoccuperei per te quindi evita di farlo anche tu...Mi dai fastidio!"

||  𝐀 𝐋𝐈𝐀𝐑   ||    ~𝑵𝒐𝒕𝒉𝒊𝒏𝒈 𝒊𝒔 𝒂𝒔 𝒊𝒕 𝒔𝒆𝒆𝒎𝒔~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora