22.

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Awed's pov

Dopo dieci minuti di macchina ci fermiamo ad un autogrill, per prendere qualcosa per cenare in macchina

Mentre entriamo intreccio la mano con quella di Dadda, non la la lascerò finché non sarà strettamente necessario.

Gli resterò accanto tutto il tempo, perché ora che so cos'è successo le ultime due volte in cui siamo stati in un autogrill non lo lascerò solo.
Soprattutto non dopo che ha preso una decisione così importante e così delicata.

Io prendo un panino confezionato, dei cracker e dei Ringo e, scelta la mia cena, mi godo la splendida vista di Dadda

La fronte gli si aggrotta un pochino quando è concentrato, e gli vengono le fossette sulle guance come quando sorride.

Resto perso ad ammirarlo finché non sceglie, e si volta verso di me sorridendo e facendomi cenno di dargli quello che ho scelto

Glielo passo, e andiamo alla cassa

-Mi può dare un sacchetto per favore?- capisco troppo tardi le intenzioni di Dadda

-Ma cosa fai paghi tutto tu? Ma sei scemo fai pagare me- cerco di staccare le mani per prendere il portafoglio ma non ci riesco, tiene la mano salda e stretta alla mia

-Lascia che ti offra la cena, non sarà un appuntamento con le candele ma almeno è qualcosa-

Cerco di protestare ancora, ma mi rendo conto di parlare al vento: resto fermo a tenergli la mano, le guance rosse fuoco mentre lo guardo pagare

-Potevo pagare benissimo da solo- faccio il finto arrabbiato non appena usciamo, ma lui, ridendo, mi dà un bacio sulla guancia

-Ora che hai fatto il fidanzato modello, possiamo andare che ho fame?- continua a ridere e lo trascino verso la macchina.

Riccardo esce cinque minuti dopo di noi e saliamo in macchina, io e Richi ai finestrini.

Dadda's pov

-Cazzo ho dimenticato di prendere l'acqua- non lo lascio finire la frase che gli metto una bottiglietta in mano.
Sapevo che se la sarebbe dimenticata, quindi gliel'ho presa io

-Tieni a te, e tieni anche a te Ricciardo- ne passo una anche a lui, che è troppo orgoglioso per ammettere di averla dimenticata

Simone mi bacia sulla guancia, e torniamo a finire la nostra cena.
Ascoltiamo della musica, e dopo un po' spiego a Riccardo la mia idea

-Secondo me è perfetto per voi due, solo ricorda di dire se c'è qualcosa che non va d'accordo? Lo potete sempre rimandare al prossimo spettacolo se non ve la sentite domani-

-Tranquillo, finché starò accanto a Simone l'ansia non mi scherzerà brutti giochi-

-CHII?- ridiamo tutti insieme, e finiamo di mangiare la nostra cena.

Riccardo e Simone si addormentano praticamente insieme, entrambi accasciati sul finestrino.
Mi viene quasi da ridere, questi due sono come fratelli in tutto e per tutto

Mi appoggio alla spalla di Simone e, dopo avergli preso la mano, mi abbandono al sonno.

-SVEGLIA PICCIONCINI-
-CHE CAZZO C'È- Mi tiro su di colpo e dò una testata a Riccardo, che mi sta urlando in faccia a pochi centimetri

-Che problemi hai porco diaz- si tira indietro e ride, io invece mi strofino la fronte dolorante

-Siamo arrivati scendete- Mi giro verso Simone, ma sta ancora dormendo.
Com'è possibile?
Ci vogliono le bombe per alzarlo?

-Tira fuori le valigie, io sveglio Simone- provo a scrollarlo per le spalle, ma niente. Provo a fargli il solletico, ma continua a dormire.

Lo bacio, e nell'istante in cui poso le mie labbra sulle sue gli si aprono gli occhi

le stelle nei tuoi occhi l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora