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Awed's pov

Arrivati nel backstage, dopo aver ricevuto le congratulazioni da tutti, entriamo nel camerino di Dadda

Per la prima volta da mezz'ora stacco la mano dalla sua, solo per portarla alla sua guancia per baciarlo meglio.

-Tu e Riccardo, due stronzi siete- lo guardo sorridendo, non riuscendo però a trattenere la lacrima che si ostina a rimanere

-Noi? Guarda te che mi hai copiato l'anello- ride, e prima staccarsi mi dà un ultimo bacio.

-È bellissimo amore- guardo l'anello che ho al dito, sbalordito per la sua bellezza

-Appena l'ho visto ho saputo che fosse quello giusto, non lo spiegare- mormora, guardando anche lui il suo

-Allora siamo veramente destinati a stare insieme, io l'ho preso a Parigi, l'ho visto e ho subito pensato a te- lo guardo negli occhi, che continuano ad essere lucidi.

-Sì questo è sicuro- tossisce per cercare di mascherare la lacrima che scende, ma quando ci passo sopra con il pollice mi sorride apertamente

-Ti amo Simone, per fortuna sei nato- dice, seppellendo il viso nella mia spalla mentre mi abbraccia.

Lo stringo forte a me, non riuscendo ancora a metabolizzare quello che è successo nell'ultima ora

Rimaniamo così per non so quanto, Riccardo ci deve praticamente tirare per farci salire in macchina e anche lì restiamo attaccati.

Le nostre mani non si allontanano di un solo centimetro le une dalle altre, e il mio ginocchio è premuto sul suo

Il mio sguardo non si distrae neanche per un secondo dai suoi occhi: non credo di averlo mai visto così felice, e mentre chiacchiera con gli altri continua a guardarsi l'anello sulla mano sinistra.

-Cosa c'è?- mi chiede, dopo che ho passato gli ultimi cinque minuti a guardarlo, appoggiato sulla mano
-Ti amo- gli sorrido, stringendogli la mano

Ricambia il sorriso e si sporge a baciarmi.
Riccardo non fa nessun commento sulla nostra sdolcinatezza per tutta la serata, ma so che da domani ricomincerà

Per ora però, mi godo la libertà di poterlo ammirare apertamente per tutta la sera, anche al bar dell'hotel dove prendiamo un drink prima di andare in camera.

-Ragazzi, posso fare un video su tutto questo?- ci indica gli anelli
-Direi di sì, dopotutto è merito tuo se 'tutto questo" è stato possibile- sorride Dadda

-Aspetta, ti ha aiutato pure per questo anche a te?- lo guardo sconvolto
-Certo, ed è già stata un'impresa non dirtelo per tutti questi mesi- ride, vedendo la mia espressione scioccata

-E tu brutto pigmeo non mi hai detto nulla quando ti ho fatto vedere l'anello?- mi rivolgo a Riccardo, che sta per scoppiare a ridere.

-Ovvio che no, sennò la proposta di Dadda non avrebbe funzionato. E poi, sarebbe andata comunque così visto che hai cambiato idea all'ultimo minuto- Dadda mi guarda stranito, ma gli faccio capire che ne avremmo parlato dopo con più calma

-Comunque, per me va bene se ci fai il video, solo prima faccelo vedere così ti diciamo se ci sono cose da cambiare- sorrido a Riccardo, e continuiamo la serata finché non è tarda notte, dandoci appuntamento a domani mattina.

-Cos'è questa storia che hai anticipato tutto?- mi chiede Dadda, chiudendo la porta e andando a sedersi a letto, portandomi con sé

-Il mio piano originale era quello di chiedertelo verso Natale, sotto la prima nevicata dell'anno da soli, ma non riuscivo più ad aspettare- mi stringo nelle spalle, sedendomi a cavalcioni su di lui, allacciando le gambe dietro la sua schiena.

le stelle nei tuoi occhi l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora