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Dadda's pov

Mi sveglio presto per andare in palestra e poi a comprare degli scatoloni.

Mentre aspetto Riccardo e Simone inizio a scrivere su ogni scatola cosa ci andrà messo, e seleziono cosa invece posso vendere

Riccardo arriva prima, visto che dobbiamo registrare un video di una settimana a tema della Lidl.

-Ragazzi, è con molto dispiacere che vi comunico che questo sarà il nostro ultimo video- Riccardo fa una faccia sconsolata mentre annuisce con la testa, a fine video

-Ma và cretino, ragazzi mi trasferisco e sarà l'ultimo video in questa casa- gli dò una pacca sulla schiena
-Scemo guarda che li fai preoccupare- lo guardo male ma lui inizia a ridere come una caffettiera

-Non soffocare in casa mia per favore- passo una mano sul tavolo e ride ancora di più
-E tu non fare le pulizie di primavera durante i video- mi spinge di lato, cercando di allontanarmi da lui

-Per i prossimi video vedremo dove farli, tranquilli non ci fermiamo mica, dobbiamo solo vedere se la nuova casa del sergente Nataniel approva lo sfruttamento della cucina- si sistema gli occhiali sul naso, rivolto alla telecamera

-Comunque un modo lo troveremo tranquilli, basterà solo corrompere- mi interrompe il campanello che suona
-Quando parli del diavolo- ghigna Riccardo, guardando Simone nella telecamera del citofono

-Dicevo, non sarà difficile trovare un compromesso, e poi c'è sempre casa tua- mi appoggio allo stipite della porta aperta, rivolto verso Riccardo
-Ma se c'è Mirtillo che rischia di mangiare qualcosa e soffocare-

-Vero hai ragione, allora possiamo PORCO DIAZ CHI È- mi giro di scatto praticamente saltando in aria quando sento abbracciarmi da dietro

-Sono il fantasma formaggino- ridacchia Simone
-Ma sei scemo? Mi hai fatto prendere un infarto- lo bacio prima di tornare a sedermi accanto a Riccardo

-Gabri lascia tutto, ora Danielson io ti ringrazio-
-Grazie a te- ci diamo la mano
-Vi ringraziamo e come sempre ci vediamo prestissimo con altrettanti contenuti. Adios e hasta luego- va a spegnere la videocamera mentre io saluto con la mano destra.

-Buongiorno Richi- si danno la mano, salutandosi
-Colazione- Simone appoggia un sacchetto che non avevo visto prima sul tavolo

-Ma sono le undici e trenta cosa fai colazione- si lamenta Riccardo, ma apre comunque il sacchetto e tira fuori due brioches al cioccolato

-Grazie del pensiero- mi avvicino a Simone e lo bacio sulla guancia prima di andare a prendere un coltello in cucina

-Perchè solo due?- chiede Riccardo, indicando il nostro spuntino
-Perchè non ho molta fame, mangiate voi che avete registrato- sorride e si siede su una delle due sedie

-Che tu abbia fame o no tieni, ti serviranno energie per portare giù le scatole- taglio metà della mia brioche e gliela porgo, rifiutandomi di riportarla al piatto

-Ci siete voi due muscolosi, io non riesco a sollevare neanche un foglio di carta- ma accetta la brioche che gli offro, anche se a malincuore

Mangio la mia (ormai seconda) colazione e vado a prendere gli scatoloni

-Li hai già divisi per stanze?- Simone mi guarda, ridendo
-Sì così è più semplice- inizio a svuotare le mensole e i mobiletti del soggiorno, e dopo un minuto mi raggiungono anche gli altri due

-La "guida ai parchi dell'Umbria" dove la metto?- Simone fa per lanciarmi il libro
-Non è mio, è del vecchio inquilino quindi direi di lasciarlo tranquillamente qua- lo rimette a posto e inizia a mettere in una scatola tutti i libri che trova

le stelle nei tuoi occhi l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora