61.

1.2K 81 45
                                    

Awed's pov

Passiamo il resto della vacanza sereni, ogni giorno facciamo qualcosa di diverso tra escursioni per trovare delle spiaggie a giornate tranquille sotto il sole

Sono anche riusciti non so come a convincermi a fare immersione e snorkeling, ma forse la possibilità di vedere Dadda con la tuta da immersione attillata ha aiutato nella mia decisione.

Il giorno dopo il nostro ritorno a Milano lo passiamo prima a fare la spesa, e poi a guardare un film stupido sul divano ma comunque insieme

-Daniel, posso parlarti di una cosa?- il film è finito e spegne il telefono, smettendo di scrollare tiktok.
È da tempo che voglio parlargli, soprattutto dalla chiamata che mi ha fatto.

-Sì? C'è qualcosa che non va?- mi guarda, in attesa di sapere perché sono così serio tutto ad un tratto

-Non volevo parlarne prima per evitare di rovinare la vacanza o altro ma- prendo un respiro, cercando di iniziare il discorso in un modo troppo brusco

-Ma?- lo sento trattenere il fiato
-Ma sono preoccupato per te. Purtroppo non riesco ad essere sempre presente per aiutarti, anche se lo vorrei. Ho bisogno che tu ti fidi di qualcun'altro come di me, qualcuno che sa come aiutare- prendo le sue mani tra le mie

-Potresti avere bisogno di qualcuno che sa quello che sta facendo e che ti possa aiutare concretamente- mi avvicino di poco a lui, non volendo mettergli pressione

-Basta che mi fai capire di essere in difficoltà e troviamo subito qualcuno, chiedere aiuto non ti rende debole- ho già cercato, anche se non in dettaglio, degli psicologi specializzati negli attacchi di panico che potrebbero essergli d'aiuto.

Quando incrocia il mio sguardo, vedo nei suoi occhi passare paura e timore, per poi riempirsi di gratitudine

Abbassa gli occhi un attimo prima di tornare a sostenere il mio sguardo
-Aiuto- fa un debole sorriso, e vedo che ha gli occhi velati da lacrime

Lo abbraccio, e appoggia la testa nell'incavo del mio collo mentre lo circondo con le braccia, tracciando lievi disegni col dito sulla sua schiena.

Non so per quanto rimaniamo così, ma so che è Riccardo a risvegliarci
-Sì cosa vuoi?- rispondo al telefono, cercando di non svegliare Dadda ancora addormentato su di me e notando che sono le undici di sera

-Domani mi serve Dadda, dobbiamo iniziare a girare minimo cinque video al giorno sia per l'estate che per quando nascerà il piccolo Maradona-
-Riccardo Dose non si chiamerà mai così- sento Jasmine urlare dal telefono e inizio a ridere

-Va bene, vieni pure da noi verso le 10 che potete registrare qua- mi passo la mano sugli occhi, svegliandomi meglio

-Bene a domani Simo-
-A domani, salutami Jasmine eh- saluto Riccardo e chiudo la chiamata.

I mesi seguenti sono un continuo di registrazione video per Riccardo e Dadda, certo abbiamo comunque molto tempo da passare insieme fuori da essi, ma non vedo l'ora di andare in vacanza quest'estate per avere il mio ragazzo tutto per me

Sono riuscito a trovare uno psicologo per Dadda, da cui va una volta a settimana e mi sembra che gli stia facendo bene: negli ultimi tre mesi ha avuto "solo" tre attacchi di panico, è un enorme miglioramento e sono così fiero di lui.

Da qualche settimana ho una sensazione strana, come di volere di più da noi, di fare un passo avanti
Non dò né pensieri né parole a questa sensazione, la lascio lì per conto suo senza darci troppa importanza, almeno per ora

Con Dadda impegnato spesso con i video e con le esplorazioni, ho molto tempo per stare da solo, che sfrutto per registrare una nuova serie di reaction a S.O.S. tata, come mi aveva suggerito tempo fa.

Sono sorpreso da quanto mi diverta a guardarli, e riesco anche a convincere Dadda a fare una reaction con me, che si rivela un'ottima idea anche se azzardata

-Io non riuscirei mai a essere così cattivo con i miei figli- commenta una scena, stoppando il video
-Ma gli ha solo detto di no ad andare al parco- rido, all'ennesima dimostrazione che è troppo buono per essere a questo mondo

-Sì ma hai visto che facce che hanno? Non riuscirei mai a resistere a quegli occhi così carini- mi guarda ridendo
-Bene, abbiamo già capito chi sarà il genitore più severo tra noi due- ridacchio e faccio ripartire il video, ma Dadda lo stoppa di nuovo.

-Se provi a non portare al parco i nostri figli dormi sul divano- mi minaccia, in tono scherzoso
-Al parco li portiamo quando vogliono, sei tu che sei provi a dargli le proteine dormi in.. in balcone-

-Ma se non abbiamo neanche un balcone- ride, e mi unisco a lui, finendo per non smettere per cinque minuti buoni.

È stata la prima volta che ne abbiamo parlato dopo i miei disegni, anche se non direttamente

È stata una conversazione normale, come se fosse già stabilito che nel nostro futuro ci siano dei bambini, e questa cosa mi fa esplodere il petto di felicità

Ogni volta che vedo una puntata prendo mentalmente nota sulle cose da fare e da non fare, sperando che ci potranno essere d'aiuto.

Dadda's pov

-Luce dei miei occhi, stella della mia sera vieni qua- sono seduto sul divano e chiamo Simone a me, con tono ironico ma non troppo

-Come siamo romantici sta sera che ti succede?- finisce di apparecchiare la tavola, mettendo solo tre bicchieri per il vino e mi raggiunge

-Sono in astinenza da Simone- mi rilasso quando si siede a cavalcioni su di me, e gli prendo la vita tra le mani
-Rimediamo subito allora- mi prende per il cappuccio della felpa e mi tira a sé, baciandomi dolcemente.

Appoggio la schiena sul divano e Simone si lascia cadere sul mio petto, appoggiando la guancia alla mia felpa e lasciandosi cullare dalle mie braccia

-Ti amo- gli poso un bacio tra i capelli dopo qualche minuto di comodo silenzio
-Smielato- sorride e si rialza, questa volta prendendomi il viso tra le mani.

Gli dò l'accesso con la lingua non appena me lo chiede, e sposto le mie mani sul suo fondoschiena
-Dadda- mi ammonisce Simone, mormorando nel bacio

-Vero, Riccardo e Jasmine scusa- porto subito via le mani, rimettendole sui suoi fianchi
-Non ho detto questo- mi prende le mani e me le sposta dov'erano prima, lasciandole lì.

Presta tutta la sua attenzione al mio collo, lasciando baci umidi per tutta la lunghezza
Stringo le mani sul suo culo, ricevendo in cambio un gemito soffocato

Quando prendo l'iniziativa e lo spingo contro di me suonano al citofono
-E vaffanculo, sempre sul più bello- Simone scende da me, sedendosi sul divano, e vado ad aprire la porta ai nostri amici.

le stelle nei tuoi occhi l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora