52.

1.6K 83 95
                                    

Dadda's pov

-Simone giuro su qualsiasi cosa che se non la smetti di lanciare le mie magliette finisce male- sto cercando di finire la mia valigia, e non trovo la maglia che avevo solo mezz'ora fa

-È da qualche parte di là- ride.
Provo a restare serio ma non ci riesco, la sua risata è troppo contagiosa e finisco per ridere con lui.

-Cretino, guarda che se le lanci ogni volta poi finisce che le perdo- trovo la maglia, finita dietro mobiletto, e la metto nel cesto delle cose da lavare

-Bene, io con questi ho finito- aggiungo un paio di calzini alla valigia e la chiudo, portandola alla porta
-Tu invece come sei messo?- so perfettamente che non si è mosso dal divano tutto il tempo

-Sono stato impossibilitato da certi.. problemi di percorso creati da te- si sistema sul divano, sdraiandocisi sopra a pancia in giù
-E poi so che non riesci a dirmi di no-

-Purtroppo per me è vero- mi rassegno di fare quello che mi ha chiesto prima, piegandomi per prendere delle magliette dal suo cassetto

-Bel culo- mi giro non appena lo dice, e lo vedo che fa dondolare le gambe all'insù, mentre tiene il suo serpente arancione sotto il mento.
Prendo un cuscino che trovo accanto a me e glielo tiro contro

-Cretino, cosa vuoi portare? Qualche camicia e delle canotte o delle magliette?- mi accovaccio e cerco tra le sue varie maglie.

-Prendi quella di Rosa Ricci, e anche quella di INSVNE nera e tre canotte bianche-
-Come desideri- metto quello che ha chiesto in valigia, e ci aggiungo pure una maglia rossa della Vans che penso gli stia benissimo ma che non ha mai messo

-Ecco fatto, pantaloni, giacca e cintura presi serve altro?- chiudo la sua valigia dopo dieci minuti e vado a sedermi accanto a lui
-Le ciabatte, non voglio toccare quel pavimento sarà sporco- alza la testa quel tanto che basta da appoggiarla sulla mia coscia.

-Va bene le metto domani mattina, e per l'altra cosa non preoccuparti, li ho già presi io- gli passo una mano tra i capelli, sapendo quello che voleva chiedere

-Tu prendine in più che non bastano mai- mi lascia un bacio sull'interno coscia e si gira completamente, rimanendo disteso a guardarmi.

-Li compriamo domani d'accordo? Sono gli unici rimasti quelli in valigia- gli accarezzo una guancia e sorrido, felice

Si tira su a sedere e avvicina le nostre facce, fermandosi quando le nostre labbra sono separate da pochi centimetri.

Gli guardo gli occhi, che sotto la luce sembrano fatti di miele e cioccolato, e poi le guance, sulle quali il sole ha fatto spuntare una spruzzata di leggere lentiggini

-Sei bellissimo, incredibile, brillante, divino, attraente e perfetto- dò voce ai miei pensieri, non riuscendo a metterli a tacere
Vedo le sue guance dipingersi sempre più di rosso ad ogni parola

Gli dò un bacio sul naso e poi unisco le nostre labbra per poco, perché Simone si scansa e lascia cadere la testa sulla mia spalla

-Bastardo- mi abbraccia
-Ti amo signor Awed- riesco a sentire il calore delle sue guance sulla mia pelle, e un tenue 'Ti amo anche io stupido', soffocato dal sorriso che ha.

Restiamo abbracciati, le sue mani che passano tra i miei capelli e le mie sulla sua schiena a tracciare piccoli disegni

Sono stato sul punto di chiedergli di sposarmi per non so quante volte, sempre guardando quel suo bellissimo e stupido sorriso, ma non l'ho fatto.
Devo aspettare la prima data del secondo tour, posso e devo farcela.

Quando andiamo a dormire si addormenta subito, e non appena lo abbraccio da dietro si gira nel sonno e si accoccola a me

-Dadda- è un sussurro quasi inudibile, ma mi scalda il cuore.
Lo bacio sulla testa e lo tiro più vicino a me per i fianchi

le stelle nei tuoi occhi l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora