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Awed's pov

Non mi ricordo di essermi addormentato a letto ieri sera, ma vedendo che sono tra le braccia di Dadda non mi faccio domande e mi stringo a lui, sistemando meglio la testa sul suo petto

Le sue braccia mi stringono a sé con fare protettivo e mi riaddormento.
La seconda volta che mi sveglio il sole illumina la stanza, e cerco con lo sguardo Dadda visto che non è a letto con me.

-Speravo non ti svegliassi ora- sbuca da dietro il piccolo corridoio con un vassoio in mano, pieno di qualsiasi genere di colazione

-Dobbiamo sfamare un esercito?- ridacchio indicando quello che sta portando a letto
-Beh oggi è giorno di palestra quindi- scrolla le spalle, confermandomi che questo pomeriggio lo passerà nella palestra dell'hotel.

Facciamo colazione e ci vestiamo per andare a fare un giro per la città;  ad ogni punto interessante ci fermiamo, e Dadda inizia a snocciolare aneddoti sulla storia dell'antica Grecia

Sono stupito da quante cose sappia, ma è affascinante vederlo parlare di cose che gli piacciono e lo ascolto sempre volentieri.

Nel pomeriggio torniamo all'hotel e Dadda va in palestra, lasciandomi da solo in camera
Non ho niente di meglio da fare, quindi accendo la televisione di sottofondo e faccio un pisolino sul divano.

Dadda's pov

Dopo la palestra mi faccio la doccia nello spogliatoio e salgo su in camera, voglio uscire un po' prima per andare a comprare la cena da mangiare fuori.

Apro la porta ma non lo chiamo, sapendo perfettamente che sta dormendo
Appoggio lo zaino contro il letto e mi siedo accanto a lui sul divano, mettendogli una mano tra i capelli

-Buongiorno amore- lo saluto quando, dopo mezz'ora, apre gli occhi
Alza la testa e si guarda intorno disorientato
-Eh?-

Ci mette qualche minuto a svegliarsi del tutto e a capire che ha dormito due ore emmezza

-Ok dove dobbiamo andare? Pensavo che stasera saremmo rimasti in camera- si stropiccia gli occhi un'ultima volta e si alza, traballando un po' prima di stabilirsi in piedi.

Si guarda intorno con le mani sui fianchi per poi raggiungermi sul letto, dove mi sono sdraiato
-Cosa fai mica puoi venire in pantaloncini e canotta fa freddo- rido abbracciandolo
-Sì sì ora vado, ma prima voglio le coccole-

Usciamo dalla camera un'ora dopo e andiamo a comprare qualche cosa ad un supermercato prima di andare per un'ultima volta all'Acropoli.

La luce rosata e arancione del tramonto si staglia sull'enorme tempio, rendendolo più maestoso di qualsiasi altra cosa abbia mai visto.

Faccio una foto a Simone, che sta guardando con la bocca semiaperta una piccola ricostruzione di come doveva essere l'Atena Parthenos.

Ci spostiamo e ceniamo in un parco con la vista sul mare, e quando finiamo di mangiare tiro fuori dallo zaino due barrette Kinder

-Futuro papà- gliene offro una
-Futuro marito- la prende e la fa' sbattere con la mia, come per brindare
Ridacchio e mi metto più vicino a lui, appoggiando la testa alla sua.

Rientriamo in hotel presto, domani mattina dobbiamo svegliarci all'alba per andare a prendere Riccardo e Daniele all'aeroporto e poi in comune.

-Dai Simone muoviti, guarda che torniamo qua a cambiarci dopo pranzo- gli dico dal letto, ci sta mettendo un'eternità a farsi la doccia

-Allora aiutami per favore- apre la porta del bagno e mi tende il phon
Mi alzo e lo raggiungo subito, aiutandolo a sistemarsi i capelli.

L'aereo atterra con un'ora emmezza di ritardo, e per agevolare gli orari decidiamo di andare direttamente in hotel in camera nostra a prepararci

le stelle nei tuoi occhi l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora