19.

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Awed's pov

Finito lo spettacolo e i saluti con i fan, aspettiamo nei camerini che ci vengano a chiamare per tornare in hotel.

-Sono così stanco che appena metterò piede in camera mi addormenterò- mi lascio cadere sul divanetto e Dadda accanto a me.

-Sappi che ti lascerò lì per terra tutta la notte- cerca di fare il duro, ma sappiamo entrambi che mi porterebbe in braccio fino al letto

-Si certo come no, e io sono Doraemon- rido, contagiandolo

Mi prende la mano intrecciandola con la sua e la avvicina alla bocca, sfiorandola leggermente con le labbra.

Il mio cuore batte all'impazzata, nonostante lo abbia già fatto più di una volta è come se fosse la prima, il fuoco che lascia una traccia invisibile del suo passaggio su di me.

C'è una luce giallastra, gli fa risaltare gli occhi che risplendono come due stelle.

Allungo una mano e la passo tra i ricci per poi lasciarla sulla sua guancia, girandolo quel tanto che basta per riuscire a baciarlo

Vorrei restare in questo momento per sempre, ma Riccardo entra per dirci che il nostro passaggio è arrivato

-Che cazzo ti sei messo?- inizio a ridere, vedendo Riccardo con una parrucca viola in testa

-Sono stiloso e chi dice il contrario è solo invidioso- dice, con una voce stridula che sembra pitchata

Iniziamo a ridere e non smettiamo neanche un macchina, perché quel cretino non vuole togliersi la melanzana dalla testa

-Ma dove la hai trovata?- Dadda è il primo che riesce a smettere di ridere, io invece sto per soffocare

-In giro, dove vuoi che la abbia trovata sull'Everest?-
Quando siamo nella hall dell'hotel mi sono un po' calmato

-Buona notte Richi, porto l'ubriaco a letto- mi indica, mentre ho un attacco di ridarola

-Buona fortuna a farlo smettere- ci salutiamo, dandoci appuntamento per l'indomani mattina

-Dai Simo andiamo- mi prende per mano e mi trascina fino alla porta

-Ecco entra- mi tiene la porta aperta e la chiude dietro di sé

Accendo una luce, ancora ridendo un po', ma non riesco a fare un'altro passo che mi ritrovo immobilizzato contro il muro da Dadda.

Mi tiene le mani sui fianchi, spingendomi con il suo peso contro la parete.
Ho le ginocchia un po' piegate, e le nostre facce sono alla stessa altezza

Mi guarda negli occhi, e poi unisce le nostre labbra in un bacio
Dopo neanche dieci secondi mi chiede l'accesso con la lingua, e lo lascio fare.
Gli farei fare quello che vuole

Restiamo così, il suo corpo che spinge contro il mio, i respiri che si fanno sempre più pesanti

Inizia a spostare i baci dalla bocca alla mascella, proseguendo fino al collo.
Inclino la testa di lato, agevolandogli l'accesso.

Quando sento tirare un punto del collo prendo una boccata d'aria, tremante, e faccio fatica a non emettere nessun suono

Mi aggrappo alle sue spalle, sentendo le ginocchia cedere

Sento le mani di Dadda mollare un po' la presa su di me, ma prima che le stacchi completamente le prendo e le sposto sul mio culo.

So che ha detto che non è ancora pronto, ma visto che prima voleva metterle lì così tanto, ho fatto che accontentarlo

Ha distolto l'attenzione dal mio collo, così prendo l'iniziativa e inizio a baciarlo sulla clavicola, salendo sempre più in alto

Non mi fermo finché non arrivo alle sue labbra, baciandolo piano e mettendogli le braccia al collo

-Vedo che hai smesso di ridere finalmente- dice, in una mezza risata.

-Se hai fatto tutto questo solo per farmi smettere di ridere, allora puoi stare sicuro che riderò molto più spesso- abbiamo entrambi il fiatone, il suo corpo è ancora appoggiato al mio

Mi strizza il fondoschiena, le mani ancora appoggiate lì
-Non solo per quello- mi bacia ancora, e poi va a prendere qualcosa nella sua valigia

Uso tutta la mia forza di volontà per non cadere e per non pregarlo di tornare da me, ma ce la faccio e sono seduto sul letto a cercare il pigiama nella mia valigia

-Dadda- mi giro a guardarlo
-Non è che mi presteresti una tua maglia per dormire?
Sta sorridendo, e mi lancia la maglia che aveva in mano, come se se lo aspettasse

Si alza e va verso il bagno
-Io vado a cambiarmi, aspettami prima di andare a dormire eh-

-Ovvio, mica vado a letto senza il mio cuscino personale- rido, e inizio a cambiarmi mentre lui chiude la porta

Dadda's pov

Mi lavo i denti e mi cambio per andare a dormire.

Ho volutamente ignorato i pantaloni che diventavano più stretti a ogni bacio che ci siamo dati, e non so se sperare che se ne sia accorto o no.

Il mio dubbio sul non essere pronto è svanito del tutto: voglio fare l'amore con Simone, e quanto più prima possibile, finché io stia sopra.

Non voglio però che la nostra prima volta insieme sia in un hotel, voglio fare le cose per bene con lui.

Quando saremo tornati a Milano lo inviterò a casa, e poi lì vedremo.

Per ora però, devo occuparmi della mia 'questione pantaloni', perché con quelli che ho per dormire risulta fin troppo evidente.

Non è la prima volta che mi capita nei confronti di Simone, e ora non mi sento in colpa come all'inizio.

Non mi ci soffermo troppo, e inizio a ripetermi nella testa quello che abbiamo fatto, immaginandone una migliore conclusione.

Quando esco dal bagno trovo Simone che si dondola sui talloni, il telefono in mano scrollando tiktok

-Non sei scomodo messo così?- attiro la sua attenzione
-Ce ne hai messo di tempo, comunque no, sono molto comodo in realtà-

Metto a posto il beauty case e mi siedo sul letto, aspettando che Simone finisca il suo turno in bagno.

Appena esce sento lo stomaco in subbuglio
Vederlo in pigiama, nella nostra camera da letto con indosso la mia maglietta è qualcosa che supera ogni mia aspettativa.

Probabilmente arrossisco, ma non mi interessa.
Gli faccio cenno di avvicinarsi, e gli tendo le braccia; si arrampica sul letto e si butta su di me, sdraiato a pancia in giù sul mio petto.

È il momento più felice della mia vita.
Simone tra le mie braccia, io e lui soli nel letto

-Hai visto tiktok di recente?- sa che non ho tiktok giusto?
-Non ho tiktok Simo, non so di cosa tu stia parlando-

Alza lo sguardo verso di me
-Beh ci sono dei fan che hanno fatto degli edit su noi due- fa una pausa
-noi due come coppia-

-Come sono i commenti?- non ho nessuna reazione, perché sinceramente ora sono solo felice di stare con il mio ragazzo

-Tutti positivi, anzi ci incoraggiano a dire 'la verità' come se lo sapessero già- ridacchia, e sposta la testa verso destra

-Direi che se non abbiamo del fondotinta, siamo un po' obbligati a dirlo- gli fisso il collo, dove prima ho lasciato un segno abbastanza scuro

Passa la mano dove sto guardando
-Scusa, colpa mia- rido piano
-Ma quale scusa e scusa, mi piace che tutti possano vedere che sono tuo-

Gli dò un bacio sulla fronte, e spengo la luce; Simone rotola via dal mio petto e mi si sdraia accanto, rivolto verso di me

Mi giro e gli metto una mano attorno alla vita
-Buonanotte Simo-
-Buonanotte Daniel-

le stelle nei tuoi occhi l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora