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Dadda's pov

-Richi- poso il fiore sul cruscotto della macchina quando finiamo l'esplorazione.
L'ho tenuto tutto il tempo solo per ricordarmi di Simone e di non fare cazzate o cose spericolate

-Ou?- accende la macchina e parte
-Riusciamo a passare da casa mia prima di tornare da Simone?-
-Va bene, cosa devi fare?-

-Restituire le chiavi, per il resto ho fatto tutto mi rimane solo più questo- prendo le chiavi dalla tasca e le appoggio accanto al fiore.

-Potremmo anche tenerle per esplorarla, forse non troppo abbandonata ma sicuramente da visitare- ride, sistemandosi gli occhiali sul naso
-Eeeeeeh sì, tanto una denuncia in più non fa male vero?- rido, battendogli sul braccio

-Ma cosa, sono un angelo non vedi che ho l'aureola?- traccia un cerchio nell'aria sopra la sua testa
-Tua mamma un angelo, tieni le mani sul volante cretino- mi aggrappo alla maniglia della portiera.

Salgo e in un attimo consegno le chiavi al proprietario, scendendo poi di corsa per tornare il prima possibile a casa

-Cos'è tutta sta fretta, sei diventato un ghepardo o Simone ti ha mandato una foto nudo?- ride Riccardo, mentre entro velocemente in macchina

-Beh sai- inizio
-Preferisco la visione te ghepardo con tutti i muscoli a macchie, le foto sono tutte per te- gira la chiave.

Dopo qualche altro commento arriviamo sotto quella che ora è, a tutti gli effetti, casa mia e di Simone

-Grazie Ricciardo, ci vediamo domani mattina allo studio per partire per il tour?- ci diamo la mano
-Sì a domani mattina, e salutami quel palo della luce di Awed- mi saluta con la mano mentre entro nel giardino con un'altro inquilino.

-Simo sono io apri- sto bussando da qualche minuto fuori dalla porta
-Dai per favore- busso ancora finché qualcuno non mi tocca la spalla.

-Eccomi sono qui- mi bacia la guancia e mi scansa per aprire la porta
-Ajò che mi soggu cancarendi- lo spingo dentro casa, chiudendo la porta appena passiamo

-Ti stai che?- ride
-Morendo di freddo- vado dritto all'armadio a prendere una coperta
-Vieni qui- mi avvolgo la coperta alle spalle e spalanco le braccia, andando verso Simone.

-Ti amo ma prima vai a lavarti che tra due ore dobbiamo andare- resta a debita distanza mentre posa le chiavi sul tavolo

-Eddai solo un abbraccio- mi avvicino a lui spingendo la testa in avanti per baciarlo
-No no no prima vai a lavarti, chissà cosa c'era in quel posto quanti germi e quanto schifo- si mette la mano sulla bocca come per vomitare.

-Va bene va bene vado a lavarmi, ma dopo mi devi un abbraccio ricordatelo- gli punto il dito contro, alzando così il mio mantello-coperta

-Sì ora tu vai sotto l'acqua e usa tanto sapone- manda un bacio con la mano e mi fa cenno di andare in bagno
Ridacchio mentre mi prendo i vestiti di ricambio e entro nel bagno.

Un'ora dopo e fatta una lunga doccia calda e la skin care, apro la maniglia della porta per essere sommerso da un abbraccio
-Mi sei mancato oggi- mi bacia la guancia e mi passa una mano tra i capelli ancora bagnati

-Mi sei mancato anche tu- gli dò un bacio sulla guancia prima di ricambiare l'abbraccio.

-Dov'è che dobbiamo andare tra mezz'ora?- resto fermo, alzandomi in punta di piedi per non farlo stare troppo ricurvo

-Io e te. Ristorante e passeggiata-
-Ma sei serio?- mi tiro indietro dall'abbraccio per guardarlo

-Davvero?- ha gli occhi sorridenti mentre annuisce, e lo abbraccio ancora più forte.

le stelle nei tuoi occhi l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora