25.

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Dadda's pov

Il cuore mi rimbomba nelle orecchie mentre sto per salire sul palco, le mani mi sudano

Guardo Simone
-Tu sei pronto?- mi sorride e mi prende per mano, questo gesto mi tranquillizza all'istante

-Prontissimo- mi bacia, e appena sentiamo la musica partire saliamo sul palco, mano nella mano

Tutto il teatro è in silenzio, c'è solo spazio per la musica e noi due.

Camminiamo piano, per arrivare al centro del palco poco prima del ritornello

Mi metto di fronte a lui, prendendogli entrambe le mani tra le mie.
Mi sorride, e non posso fare altro che ricambiare

Abbiamo il microfono, ma per ora è spento, così da non rovinare tutto.

-Got everyone watching us- lo guardo, mentre canto piano
-So baby l'ets keep it secret- mi risponde. Probabilmente nessuno ci sente, ma il labiale si leggere benissimo sulle sue splendide labbra

-A little bit scandalous- mi avvicino verso di lui, lasciando i nostri petti a poca distanza l'uno dall'altro

-No, no- scuote la testa, sorridendo

-So baby don't let them see it- colmo il divario tra di noi e lo bacio, spostando una mano per metterla a coppa sulla sua guancia, chiudendo gli occhi

Ci baciamo finché il ritornello non finisce, anche se la canzone è sovrastata dalle urla delle persone nel teatro.

Ci stacchiamo e lo guardo negli occhi, entrambi sorridenti e ci giriamo a guardare il pubblico, che esulta e ci acclama a gran voce

-Ragazzi, è per me un onore presentarvi i miei migliori amici: Simone Paciello, e il suo ragazzo, Daniel Daddetta!-

Ci teniamo la mano e salutiamo il pubblico: sono tutti in piedi ad applaudire, fischi di approvazione e urla di gioia e apprezzamento inondano il teatro.

Riusciamo a calmarli dopo qualche minuto, ma le urla di 'SIETE BELLISSIMI INSIEME', 'SIAMO FELICI PER VOI' e 'LO SAPEVAMO GIÀ' continuano per tutta la sera

Arriviamo a fine spettacolo che ci siamo "dovuti" baciare minimo cinque volte, e non posso essere più felice di così.

Sul palco con mio fratello e il mio fidanzato mi sento a casa, e gli amici che vengono a vederci sono la ciliegina sulla torta che rendono il tutto magico

Scesi dal palco e prima di tornare in hotel, facciamo le foto con i fan, che questa sera ci riempiono di complimenti e congratulazioni.

Sono tutti carini con noi, sia con me e Simone sia con Riccardo, compatendolo per essere il terzo incomodo

Quando arriva il nostro passaggio salutiamo tutti, e prima di salire in camera stiamo un po' al bar a chiacchierare.

Sono troppo euforico per bere, al contrario degli altri due; dopo un'oretta Riccardo si addormenta, con la faccia appoggiata sulla mano, quindi lo svegliamo e lo accompagnamo in camera sua

-Ecco qua, cambiati eh mi raccomando, noi siamo solo tre stanze più avanti chiama se hai bisogno-
Gli lascio un bicchiere pieno d'acqua e un'aspirina sul comodino, così da non fargli mancare niente.

Raggiungo Simone, che era rimasto fuori dalla porta
-Andiamo Simo?-
-Con te vengo dappertutto puoi starne certo-

Rido, prendendolo in braccio come una sposa e portandolo alla nostra camera mentre ride.
Apro la porta ed entro, adagiando lentamente Simone sul letto

-Arrivo subito, tu inizia a toglierti la maglia- vado verso la mia valigia, prendendo la maglia che gli ho dato ieri sera

-No grazie, preferisco sia tu a togliermela- mi sorride tranquillo, con un'espressione innocentemente dolce

-Arrivo arrivo- sbuffo un po', ma in verità non vedo l'ora di poterlo baciare, mi sembrano ore che non lo faccio

-Eccomi- gli dò un bacio e gli afferro la maglia, sfilandogliela in un secondo.
Mio dio non vedo l'ora di tornare a Milano solo per poter stare con lui.

Gli passo la mia maglia, che si mette volentieri; mentre mi cambio io, mettendomi dei pantaloncini e una felpa, lui va in bagno a lavarsi.

-Dai ci sei? Sei veramente lento- mi richiama dal letto
-Mi sto lavando i denti, un secondo e arrivo non essere così impaziente- lo derido affettuosamente, anche se vorrei solo saltargli addosso e baciarlo ovunque

Metto a posto le mie cose e vado da Simone, sdraiandomi accanto a lui.
Si deve essere sfregato il collo, perché il fondotinta è praticamente sparito

-Sai che sei bellissimo? Ma proprio tanto bello-
Lo sento sorridere mentre mi bacia, tenendomi un fianco con la mano

Mi tira più vicino a lui, e sento la mano spostarsi verso la mia testa.
Mi stacco per baciargli il collo, ma prima di arrivarci mi tira il cappuccio della felpa sulla faccia

-Dai cretino- rido, non riuscendo a rimanere serio
-Lasciamolo per Milano quello- mi fa l'occhiolino
-Deficiente- torno a baciarlo, accarezzandogli i capelli.

Mi guarda, ma sembra volere qualcosa
-Cosa c'è?- le guance gli diventano rosse
-Non è che potresti.. sai- mima qualcosa con le mani ma continuo a non capire

-Puoi usare le parole?-
Mi guarda male, imbarazzato
-Puoi abbracciarmi mentre dormiamo?-

Sento le guance avvampare mentre sorrido
-Certo che sì- gli dò un bacio sulla fronte e si gira, dandomi la schiena.

Prima di avvolgerli un braccio attorno al busto spengo la luce, mentre l'altra mano scorre tra i suoi morbidi capelli.

Appoggio la testa nell'incavo del suo collo e lo guardo, ammirando quanto il mio ragazzo sia bello e mio.

Awed's pov

Sento il suo respiro sul mio collo, che mi manda scariche di adrenalina in tutto il corpo.

Chiudo gli occhi, godendomi la sua presenza e le sue braccia forti che mi stringono.
Mi sento al sicuro, a casa.

-So che stiamo insieme solo da qualche giorno- sussurra dopo una decina di minuti, come per non svegliarmi
Resto fermo, facendo finta di dormire

-Ma sei la cosa più bella che mi sia mai capitata- appoggia le labbra sulla mia clavicola per un attimo
-Ti amo Simone- mi tira a se piano per poi rilassarsi, sistemando la testa per riuscire ad addormentarsi

Ho lo stomaco in subbuglio, pieno di farfalle. Il cuore mi sta per scoppiare di gioia e non riesco a smettere di sorridere, anche se non mi vede nessuno.

-Ti amo anche io Daniel- sussurro, spostando la mia mano sulla sua che mi sta tenendo stretto

Si irrigidisce per un secondo, ma mi tira più forte a sé
Sento la sua guancia calda premere sul mio collo; la sua poca barba mi fa il solletico, ma non riesco neanche a pensarci.

Ci addormentiamo dopo poco, e al mio risveglio sono ancora tra le braccia di Dadda, che dorme tranquillo.

Cerco di alzarmi, ma borbotta qualcosa e mi stringe di più a sé.
Sorrido e mi giro, restando sdraiato a guardarlo

Gli passo delicatamente una mano tra i ricci.
-Ti amo- lo sussurro, sorridendo.
-Buongiorno anche a te- apre gli occhi, ha sorriso magnifico

Probabilmente arrossisco, ma poco importa.
Finalmente posso dirgli quello che si merita di sentire

-Hai una voce bellissima la mattina lo sai?- gli accarezzo la guancia, e vedo che gli spuntano le fossette

Ci alziamo e facciamo le valigie dopo un po' di coccole, con lui che mi passava la mano tra i capelli e io che gli passavo i contorni del viso col dito, soffermandomi sulle labbra un bel po' prima di baciarle.

Abbiamo le valigie pronte in mezz'ora, e siamo giù a fare colazione con Riccardo prima di salire in macchina.

Dopo mezza giornata di viaggio in macchina siamo arrivati a Milano

Accompagnano prima me
-Ci vediamo domani? Registriamo reazione a catena- bacio Dadda e saluto gli altri.

Appena entrato in casa mi arriva un messaggio
'Domani sera cena da me?'
Arrossisco, immaginando il finale che spero abbia la serata
'Certo <3'

le stelle nei tuoi occhi l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora