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Dadda's pov

-È raro-
-Quanto raro?-
-Tanto da essere la prima volta in quasi vent'anni- siamo nello stesso studio medico di tre mesi emmezzo fa, e fatico a comprendere quello che ci sta dicendo

-Ma ne è proprio sicuro? Non è che le analisi sono sbagliate o confuse?- guardo Simone, che ha un'espressione sconvolta come me

-Esatto, se è veramente così raro forse non è questo caso, quante probabilità c'erano?- sorrido nervoso, rivolto al medico.

-Ragazzi so che può sembrare sconcertante o impossibile, ma abbiamo ripetuto le analisi più volte per esserne sicuri- cerco a tentoni la mano di Simone e per fortuna la trovo

-Ora, se avete altre domande potete farmele in qualunque momento io passerei a vedere le ecografie. Volete già sapere il sesso dei bambini?- sta andando troppo velocemente devo schiarirmi le idee.

-Scusi aspetti un attimo, solo per capire meglio: sono due gemelli eterozigoti che hanno il padre diverso?- mi sforzo di credere a quello che ho appena detto, e il medico annuisce

-Esatto, saranno due gemelli diversi, il padre biologico di uno sei tu- indica Simone -e dell'altro sei tu- e indica me

Avremo due gemelli.
Saremo entrambi padri biologici per i nostri figli.

Guardo Simone, iniziando a sorridere quando finalmente capisco la fortuna che abbiamo avuto
Sta sorridendo e mi guarda, annuendo

-E sono due bambini o due bambine?- chiedo, rivolgendomi di nuovo al medico, così paziente con noi
-Un bambino e una bambina- prende le ecografie e inizia a illustrarle.

Giro la festa di scatto verso Simone, che ha la bocca spalancata
Come nei suoi disegni
Com'è possibile?

Gli stringo la mano e ascolto quello che ci sta dicendo: i bambini sono sani e il rischio di qualche complicazione ora è quasi pari a zero

Non ci facciamo dire chi è il padre biologico di chi, sono entrambi nostri figli.
E poi, si vedrà quando cresceranno no?

Quando usciamo dalla clinica con le copie delle analisi del DNA fetale e delle ecografie nello zaino siamo ancora sotto shock

Mi giro lentamente a guardare Simone
-Gemelli- dico, ancora incredulo
-Fratello e sorella- sento il sorriso nella sua voce prima di essere travolto da un abbraccio.

Quando torniamo a casa, la sera stessa, i suoi genitori sono ancora in città da quattro giorni fa, quando abbiamo fatto una cerimonia simbolica e poi la festa vera e propria del nostro matrimonio

È stata una giornata bellissima, c'erano tutti i nostri amici e le nostre famiglie, e il posto era bellissimo con i fiori blu che ha scelto Simone.

Prima di andare a casa nostra passiamo da casa dei genitori di Simone, siamo troppo agitati per tenerci questa notizia per noi

-Mamma sono io apri per favore- Simone suona al citofono dell'Airbnb che hanno affittato due volte di fila, senza aspettare una risposta

-Amore lasciagli il tempo di rispondere- ridacchio e gli tolgo la mano dal citofono, e non appena lo faccio la porta si apre.

Simone mi prende per mano e corriamo su per le scale fino al terzo piano, fermandoci contro la porta
-Ragazzi cosa succede?- ci chiede mia suocera, aprendo la porta e vedendoci col fiatone e con gli zaini in spalla.

Entriamo e troviamo tutti seduti attorno al tavolo a guardare la televisione
Ci guardano, straniti di vederci
-Tutto bene?- ci chiede Daniele

Non sappiamo come iniziare, mi tolgo lo zaino e prendo la busta ancora chiusa che ci hanno dato alla clinica, tenendola in mano.

le stelle nei tuoi occhi l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora