17.

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Awed's pov

Per essere il più tranquilli possibile, ci sediamo per terra con la schiena contro il letto, la sua mano che mi cinge la vita attirandomi a sé.

Ho un po' di paura quando chiamo i miei genitori per dirgli di me e Dadda, ma so che non la prenderanno male.

Infatti, appena glielo dico vogliono subito conoscerlo.
Non ci tengono molto al telefono, ma ci fanno promettere che li andremo a trovare, appena passiamo da Napoli

-Certo signora, passeremo sicuramente- dice Dadda, con un sorriso così bello che faccio fatica a non baciarlo all'istante

-Oh dammi pure del tu caro, non vediamo l'ora di conoscerti bene-

e chiudono la chiamata.
Dadda sta ancora sorridendo, e non mi trattengo più.

Mi alzo in ginocchio davanti a lui, alzandogli la testa verso l'alto, una mano tra i suoi capelli e l'altra sul lato del collo.

Lo avvicino a me fino a quando i nostri respiri non diventano uno

-lo sai che sei bellissimo?-

-Mi hai tolto le parole di bocca-
sorride, mentre mi mette le braccia attorno al collo, mettendosi in ginocchio pure lui.

Ci baciamo lentamente, un bacio calmo che trasmette solo amore.
Provo a chiedergli l'accesso con la lingua, che mi concede all'istante.

Dadda's pov

Non riesco a rifiutare una sua richiesta, soprattutto se è una cosa che voglio così ardentemente pure io.

Prendo la sua vita, delicata tra le mie mani, per poi spostarle sul suo fondoschiena

-Ué ué qualcuno è coraggioso- sorride, staccandosi dal bacio

Tiro subito via le mani e me le caccio in tasca

-Scusa non volevo, dovevo chiederti il permesso- borbotto, pensando già a quale mazzo di fiori prendergli per farmi perdonare

-Non provare a chiedermi scusa, anzi se non avessimo un programma da rispettare, ti pregherei di rimetterle subito dov'erano-
mi fa l'occhiolino, e si risiede per terra, a gambe incrociate

Resto imbambolato per qualche istante, per poi seguire il suo esempio e mi sedermi accanto a lui

-Simo, su questo.. mi piacerebbe veramente tanto fare l'amore con te, ma-

-Non sei ancora pronto, lo capisco tranquillo. Io sarò qui ad aspettarti per tutto il tempo necessario- mi sorride e mi prende la mano

Come posso meritarmi una persona così splendida?

Gli dò un bacio sulla guancia, e prendo il telefono già aperto sul contatto di mia madre.

Lo guardo per un po', la mano che trema leggermente mentre è sospesa sopra il pulsante "chiama".

-Simone ho paura, e se la prendessero male?- lo guardo, con l'ansia che mi si legge negli occhi

-Non succederà vedrai, i tuoi capiranno, e ameranno come faccio io quello che sei- mi sorride, e quella sola vista mi basta ad avere abbastanza coraggio da schiacciare il pulsante.

Gli prendo la mano, aspettando con ansia i prossimi minuti

Risponde al secondo squillo
-Ciao tesoro, come va il tour? Tutto bene?- riesco a sentire pure la voce di mio padre in lontananza

Deglutisco, cercando le parole giuste
-Ciao mamma, tutto bene. Senti volevo dirvi una cosa, se siete soli potete mettere il vivavoce?-

-Ma certo, ecco ci siamo. Cosa devi dirci?-

le stelle nei tuoi occhi l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora