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Richi's pov

Quando ho letto il messaggio di Simone stamattina mi sono preoccupato, e anche tanto.

Ho subito chiamato gli altri chiedendo di spostare il checkout al pomeriggio, spiegando approssimamente la situazione

'Tranquillo Richi, si è ripreso e ci ho parlato sta bene ora'
'Appena riesci lo mandi qua da me? Vorrei parlargli anche io'

La doppia spunta diventa blu, ma non ricevo una risposta. Aspetterò, tanto prima o poi di oggi dovremo pur vederci no?

So quello che sta passando Dadda, dei suoi problemi con gli attacchi di panico, e voglio assicurarmi che sappia che io ci sono sempre, per qualunque cosa

Mi siedo sul letto, le gambe accavallate mentre scrivo a Jasmine, raccontandole di ieri e mandandole un sacco di foto che ho fatto agli animali.

Saranno passati cinque minuti quando sento bussare piano alla porta
-Ciao Dadda come va?- lo faccio entrare e gli dò la mano

-Bene Ricciardo tu? Dormito bene?- resta in piedi in mezzo alla stanza
-Bello sto look con gli occhiali, ti fanno sembrare un acculturato-

-Oh guarda che lo sono acculturato-
-Un acculturato di Michael Jackson sei, solo quello conosci- rido

-Da quando te li metti? Pensavo li usassi solo per leggere- mi siedo sul divanetto di fianco al letto e lui fa lo stesso

-Mi bruciavano gli occhi, e poi piacciono a Simone quindi- si stringe nelle spalle e mi guarda, aspettandosi qualcosa.

-Quindi? Di cosa volevi parlarmi? Perché se sono idee per i video, avevo pensato che potremmo provare snowboard o forse- lo interrompo per non cambiare argomento, ma prendo mentalmente nota di questa idea

-No no su quello siamo a posto per un po', volevo chiederti se va tutto bene. Sai, con gli attacchi di panico e il resto- faccio un cenno con la testa, notando perfettamente i suoi occhi rossi.

Indugia prima di rispondermi, guardando per terra
-No sì tutto bene, ne ho avuto qualche altro ma ora sono a posto- non me la conta giusta, anche perché da quanto ho capito ieri sera ha avuto un crollo da quando siamo arrivati alle due emmezza, quindi circa due ore non sono affatto poche

-So che sei troppo orgoglioso per chiederlo, ma se hai bisogno di parlare di qualsiasi cosa puoi venire da me lo sai? Puoi chiedermi tutto e ti aiuterò prometto-

-Ci sarebbe una cosa che vorrei chiederti- mi guarda negli occhi dopo un po'
Annuisco, spronandolo a continuare a parlare

-Potresti aiutarmi a mettere un filtro ai direct di Instagram? Vorrei poter mettere il cuore a qualcuno ma non voglio che finisca di nuovo come ieri sera- sospira

-Certo lo posso fare anche subito- mi sistemo gli occhiali sul naso -Ma cos'è successo ieri sera, se te la senti di raccontarmelo?-

-Bhe io ho- sposta lo sguardo sulle sue mani, intrecciate
-Ho avuto un attacco di panico abbastanza pesante, e dopo..- si prende il labbro tra i denti -Dopo sono crollato a piangere- non dico nulla, sento che ha bisogno di parlare

-È che tutti i commenti negativi che riceviamo anche se non rispecchiano la realtà mi colpiscono, come quei due ragazzi di ieri sera che a teatro-
-Chi ha detto cosa a teatro?- lo interrompo, sentendo un moto di rabbia provenirmi da dentro

-Due ragazzi hanno fatto dei commenti poco carini sulla mia bisessualità. Non è nulla di che, davvero, ma mi hanno fatto ripensare di non essere normale e tutte quelle cagate là e.. non ho retto-

Se mi ritrovassi davanti quei due, in questo momento non mi riuscirei a trattenere dal colpirli.
Se con quella dell'autogrill ero a malapena riuscito a non tirarle un pugno, qua non ci sarei riuscito minimamente.

le stelle nei tuoi occhi l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora