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Dadda's pov

Per tutto il viaggio gli tengo la mano intrecciata o sulla coscia, quando riesco, perché vedo che è agitato.
Non lo ammetterebbe mai, ma è in ansia per fare una bella figura con i miei genitori.

Lo capisco, quindi cerco di aiutarlo in ogni modo possibile, pure fermandomi ad una pasticceria molto rinomata non appena ci passiamo davanti

Penso che il suo piano fosse quello in ogni caso, data la sfilza di ragioni per cui ci saremmo dovuti fermare che mi ha recitato, forse a memoria

Sta facendo rimbalzare la gamba su e giù velocemente, i pasticcini che seguono il movimento nel piccolo sedile della mia Smart

-Simo- ho parcheggiato e gli metto una mano sulla coscia, non per farlo smettere di muovere ma per fargli sapere che ci sono

-Andrà tutto bene, ti amo e loro faranno lo stesso- esco e vado ad arpirgli la portiera.

Ci aprono il portone e mentre aspettiamo l'ascensore poso gli occhi su di lui
Ha lo sguardo perso nel vuoto

-Ti amo- intreccio insieme le nostre mani e gli prendo una guancia con la mano libera, baciandolo

-Bacio porta fortuna, con me ha funzionato- mi fa un timido sorriso in risposta, e arriva l'ascensore.

Fa un respiro profondo ed entra, schiacciando poi il numero del piano.
Esco per primo e gli tengo la porta aperta mentre esce, e lui mi lancia un'occhiata piena di gratitudine e amore

-Daniel, bambino mio! Come stai?- Mia madre mi abbraccia, prima di avvisarmi che mio padre è in casa

-Mi ricordo di te, sei proprio un bel ragazzo- sorride al mio fidanzato, che le stringe la mano incerto su cosa dire

-Salve, sono felice di rincontrarla- sorride
Entriamo in casa, mettendo i pasticcini nel frigo e accomodandoci direttamente a tavola, dov'è già tutto pronto.

C'è anche mio padre già seduto, e non lascio andare mia madre in cucina prima di presentare come si deve Simone alla mia famiglia

-Mamma, papà, lui è Simone, il mio ragazzo- gli prendo la mano, offrendogli un punto saldo a cui aggrapparsi.

-Daniel, siamo felicissimi per voi- mio padre e mia madre ci sorridono, e iniziano a farci domande per conoscere meglio noi e il nuovo membro della famiglia

Gli tengo la mano per tutto il pranzo, che sia sotto al tavolo sia sopra, intrecciando i nostri mignoli insieme.

Finito il secondo ci alziamo in contemporanea ad aiutare a sparecchiare, portando in cucina i piatti sporchi.

Simone si ferma un po' di più in sala da pranzo, a parlare di calcio con mio padre, mentre io vado in cucina

-A voi va veramente bene che io sia fidanzato con un ragazzo?- la domanda la coglie alla sprovvista, e mi viene incontro ad abbracciarmi

-Ma certo tesoro, e ti sei trovato un ragazzo fantastico, non potremmo essere più felici di così- mi bacia sulla guancia

-E poi ho visto come lo guardi, in un modo in cui non hai mai fatto con nessuna di tutte le poche ragazze che ci hai mai fatto conoscere.

-Si vede così tanto?- mi passo la mano dietro la nuca, imbarazzato ma sorridente
-Sì tesoro, e puoi stare certo che anche lui ti riserva gli stessi identici sguardi- mette a posto le ultime posate nella lavastoviglie e mi mette in mano i pasticcini

-Siete fatti l'uno per l'altro, sono felice che tu abbia trovato la tua metà- mi dà un buffetto affettuoso sulla guancia prima di tornare in salotto con i pasticcini e la seguo subito.

le stelle nei tuoi occhi l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora